42. Hope

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[Canzone capitolo: 23 - Chase Atlantic]

<<Cristo, Hope...>> alzo lo sguardo e sono estasiata dalla sua espressione. Si sta mordendo il labbro, stringe le lenzuola tra le mani. Le nocche bianche mostrano la sua immensa lussuria. Passo la lingua, più coraggiosa e sicura, sugli slip neri, creando la spaccatura. Sam inarca la schiena soffocando un verso ansimante. La provoco con movimenti lenti, facendo pressione, su e giù.

<<Hope, basta... cazzo.>> ordina a fiato corto.

<<Voglio giocare anche io, Amore.>> dico fronteggiandola. Il sorriso compiaciuto di Sam mi spinge a concederle quello che brama. Sposto gli slip ormai bagnati, sospiro tra le sue gambe, sentendo il suo odore e delicatamente affondo la langua tra le sue gambe.

<<Mmh... si.>> sussurra Sam stringendo i denti. Apre le gambe e porta una mano tra i miei capelli, stringendoli delicatamente. Prendo a muovere la lingua con curiosità e insistenza, voglio ricambiare tutto il piacere che lei mi fa provare anche senza toccarmi. Cerco il movimento più efficace, girando in torno al clitoride, fino a sprofondare nella sua entrata. Sam ansima, mordendosi il labbro pur di non gemere. Mi stringe con prepotenza i capelli e mi spinge contro di se. Decido di concentrarmi sul clitoride, seguendo i sospiri e i movimenti di Sam, percependo la stretta fra i capelli per regolare i propri movimenti. Dopo poco Sam raggiunge l'orgasmo, riempiendo la mia bocca del suo sapore, il mio preferito.

<<Cazzo, Hope.>> ridacchia Sam, senza fiato. Mi lecco i baffi sotto il suo sguardo famelico, respiro pesantemente e ho male alla lingua, ma nonostante questo, amo aver fatto impazzire Sam.
<<Vieni qui.>> mi ordina. Obbedisco e mi rialzo, gattonando verso di lei. <<Sei stata fantastica... peccato che tu abbia "giocato" con la persona sbagliata.>> senza preavviso mi afferra il centro del reggiseno e mi costringe a cadere su di lei. <<Ti scoperò come non ho mai fatto fin'ora.>> "Oh..." ribalta la situazione, e ricado sotto il suo peso. <<Non muoverti.>> ordina e scende dal letto, apre la valigia e prende delle cose al suo interno. Non ho il tempo di vedere cos'è che Sam è di nuovo su di me. Mi riempie di umidi baci l'incavo del collo, godendo dei miei respiri come fossero ossigeno. Con le mani corre a tirare giù l'elastico dei jeans, non aspettando un secondo in più per denudarmi anche del restante, lasciandomi solo con gli slip. <<Dimmi... ti piace ancora giocare?>> chiede.

<<Se è con te, si.>> dico col fiato corto.

<<Bene.>> sussurra facendo scivolare le labbra sulla pelle fresca, scendendo di bacio in bacio a succhiarmi un capezzolo. Inarco la schiena istintivamente, e faccio per affondare le unghie nella schiena di Sam, ma mi blocca.
<<No, piccola. Ora tu stai ferma e non mi tocchi.>> dice e prende la cravatta ai piedi del letto. <<La ricordi?>> me la mostra e io riconduco la mia mente al viaggio in Francia, alla Torre Eiffel. Annuisco e lei sorride. Mi fa alzare le braccia sulla testa e ne lega i polsi con la cravatta. "Non è giusto." <<Sta ferma!>> senza aspettare, la sua mano scende fino al mio sesso, andando a toccare il tessuto umido degli slip. Gemo, e in risposta Sam affonda un dito tra le mie labbra creando una spaccatura.

<<Aamh... Sam...>> ansimo.

<<Sento quanto sei bagnata anche da sopra.>> mi dedica un sorriso perverso, prima di sfregare il medio tra le mie labbra, lasciando che il tessuto si inumidisca di più. Non contenta mi afferra il volto e mi infila la lingua in bocca. Le nostre lingue si scontrano vorticosamente, mente la mia intimità pulsa tanto forte da non poter più aspettare. Abbasso le braccia e appena le mani toccano la sua schiena, Sam si stacca dal bacio e afferra le braccia riportandole dov'erano.
<<Ti ho detto... di stare... ferma.>> mi respira sulle labbra e basta questo per mandare a puttane l'ultimo briciolo di sanità mentale. Sono sua. Lo sono sempre stata, e sempre lo sarò.

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora