The Love Maze: Stringimi più forte

28. Hope

Il viaggio di ritorno è così piacevole che mi dispiace che duri poco. Per tutto il tempo ho stretto Sam e ogni tanto mi ha accerezzato la mano. Mi sento davvero in sintonia con lei rispetto a qualche anno fa. Quando si impegna sa essere davvero simpatica. <<Ti sei divertita?>> gli chiedo una volta arrivati al campo estivo di Sara.

<<Si, molto.>> sorride, e si gira a guardarmi.

<<Sam!>> Sara corre verso di noi e salta in braccio a Sam, è davvero graziosa. <<Nonna non mi ha detto che saresti venuta tu. Ciao Hope!>> scende dalle braccia di Sam e si avvicina a me, così faccio per abbassarmi a salutarla.

<<Salve, Signorina Ferrari.>> un donna con abiti estivi e i capelli neri raccolti in una coda, si avvicina con un sorriso ampio. <<È ritornata vedo.>> continua a sorridere alla donna accanto a me e cordialmente Sam ricambia il sorriso.

<<Si, da un mese.>> risponde secca ma cordialmente educata.

<<Spero di vederla presto... Sara è molto contenta quando lei c'è.>> non capisco chi sia questa donna, forse una delle signorine del campo estivo. Ma deduco che Sara non sia l'unica contenta di avere qui Sam. <<La prossima settimana c'è una giornata in piscina con i bambini e i genitori, dovrebbe venire.>> afferma la nera posizionando una mano sulla spalla di Sam. Non posso negare che quel contatto mi dia davvero fastidio, ingoio pesantemente e fisso il punto in cui c'è il contatto.

<<Amh...>> Sam fa un passo indietro liberandosi di quel contatto, <<Vedrò di esserci, ma ho molti impegni.>> risponde in fine, cingendomi con un braccio. La ragazza finalmente si accorge di me e immediatamente le muore il sorriso sulle labbra.

<<Sam, la settimana prossima, avevi promesso di portarmi al mare, con Hope.>> si intromette Sara stringendomi la mano. È più sveglia e astuta di quanto si possa pensare. <<C'è Leonardo!>> grida e si libera da me per correre verso il menzionato. Leonardo è venuto con la Q7, non saremmo potute andare in tre in moto.

<<Dobbiamo andare, arrivederci.>> saluta Sam e mi afferra la mano, do un'ultima occhiata alla donna prima di seguire Sam. La sento ridere e non ne capisco il motivo.

<<Signorina, quando ti avrei promesso di andare al mare?>> si china dinanzi a Sara, che immediatamente mi guarda e ride.

<<Anna è interessata a te, ma non è corrisposto...>> dice ovvia, molte volte ho il dubbio sull'età di questa bambina <<Tu ami Hope, il vostro si che è corrisposto.>> conclude salendo sul Suv audi. Sam resta per un po' chinata, si volta verso di me e mi sorride imbarazzata.

Il campo estivo non è molto distante dal mio appartamento, Sara si è addormentata sui sedili posteriori e Sam non ha tolto la sua mano dalla mia coscia neanche per un istante. Mi sento così bene che non vorrei lasciarla.

<<Ti accompagnerei sopra, ma dubito che Giada mi faccia entrare.>> sorride, e si gira a guardarmi.

<<Non importa, ci vediamo domani.>> gli rispondo. Non so se è il caso di salutarla con un bacio, quindi sono sollevata quando le sue dita afferrano una ciocca dei miei capelli e la sistemano dietro le orecchie. Rimango con la faccia nel suo palmo, mentre lei inclina la testa e avvicina le sue labbra alle mie. All'inizio è un bacio delicato, ma poi il mio corpo si infuoca, e io sento il bisogno di qualcosa di più. La sua lingua accarezza la mia. Mugola quando faccio scorrere le mani sul suo petto. Sto per smarrirmi completamente in quelle sensazioni quando veniamo interrotti dallo squillo del mio telefono. È Giada. Guardo Sam e intuisco che ha capito, perché ha cambiato espressione. Ho paura di rovinare il momento, perciò rifiuto la chiamata e butto il telefono nella borsa.