35. Hope

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22 Luglio 2019

Mi sveglio avvertendo una pressione alla vescica. Quando apro gli occhi sono disorientata. Sam non è accanto a me e il suo pigiama è ripiegato sul letto. "È andata già a lavoro?" Sento dei passi riecheggiare nel corridoio. Sam si ferma sull'arco della porta, e mi osserva; indossa la camicia bianca, i pantaloni neri e la cravatta del medesimo colore dei pantaloni, non ha ancora la giacca. Si avvicina piano e si siede sul letto. Ha i capelli umidi e sento l'odore di bagnoschiuma della doccia appena fatta e il suo caratteristico profumo... "Mmh"

<<Ciao.>> mormora guardandomi, gli occhi pieni di affetto.

<<Ciao.>> sorrido, improvvisamente intimidita. <<Che ore sono?>>

<<Le otto.>>

<<È ancora presto. Vai già in azienda?>> mi stiro, sentendo i muscoli irrigidirsi.

<<Tra un po'.>> accende la schermata del telefono per l'orario <<Pensavo di accompagnarti prima.>>

<<Oggi vado più tardi, abbiamo una riunione alle 11 e prima di allora siamo bloccati.>> mi alzo con cautela: ho bisogno di andare in bagno. Prendo la mia vestaglia di seta e me la infilo in fretta.

<<Okay.>> Sento gli occhi di Sam su di me. Quando la guardo, lei torna al telefono, la fronte aggrottata.

Mentre mi lavo distrattamente le mani nella toilette, la vestaglia si apre. Mi fisso nello specchio, e resto scioccata. "Merda! Che cosa mi ha fatto?" Fisso con orrore i segni rossi che mi ricoprono il seno. Ho dei succhiotti! Sam è una delle donne d'affari più rispettante dell'Europa e lei mi ha fatto dei succhiotti! Com'è che non me ne sono accorta? Il fatto è che so esattamente perché: Miss Controllo stava usando le sue raffinate abilità erotiche su di me. Guardo a bocca aperta la mia immagine nello specchio. In questi giorni il mio corpo è così diverso. È cambiato sottilmente da quando conosco Sam... per la prima volta nella mia vita sono curatissima, tranne questi spaventosi segni d'amore. Sono troppo arrabbiata. Come osa macchiarmi in questo modo, come una stupida adolescente?! Da quando stiamo insieme non mi aveva mai fatto dei succhiotti... oh, solo a Firenze; ma erano pochi e non troppo visibili. Questa volta è andata decisamente oltre. "Maledetta maniaca del controllo." Esco dal bagno ed entro nella cabina armadio, evitando di guardare nella direzione di Sam. Mi tolgo la vestaglia e mi infilo i pantaloni della tuta e un top. Prendo una spazzola e mi pettino i capelli.

<<Hope.>> chiama Sam e io percepisco la nota d'ansia. <<Tutto bene?>> La ignoro. "No, non va tutto bene". Dopo quello che mi ha fatto, dubito che potrò mettere vestiti troppo scollati. Il pensiero mi fa infuriare. Glielo do io il suo "Tutto bene?". Fremo di rabbia. Anch'io posso comportarmi come un'adolescente! Torno in camera e gli lancio addosso la spazzola, mi giro e me ne vado... non prima di aver visto la sua espressione e il movimento fulmineo con cui ha sollevato le braccia per proteggersi la testa; la spazzola la colpisce sull'avambraccio e cade sul letto senza fargli niente. Mi precipito fuori dalla stanza, vado in salone ed esco in terrazza. Faccio un respiro profondo e comincio lentamente a calmarmi. Percepisco la sua presenza alle mie spalle prima di udire la sua voce.

<<Sei arrabbiata con me.>> sussurra

<<Indovinato, Sherlock!>>

<<Quanto arrabbiata?>>

<<In una scala da uno a dieci, cento.>>

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora