11 maggio 2019
Mi sembra tutto così folle e surreale, in meno di due ore ho provato così tante emozioni che neanche in tutta la mia vita ho provato. Mi sento così impotente e stordita, ogni mia verità, ogni mia certezza creata sta crollando, Sasha aveva ragione... Sam mi fa ricredere in ogni menzogna che ho creato nella mia testa in quest' anno e mezzo, non mi fa ragionare e mi tiene incollata a lei come calamita. Per un'anno e mezzo ho sviluppato uno schema: svegliarsi, lavorare, vedersi con Chris e i miei amici, piangere e pensare a lei, dormire. Bé, cercare di dormire, la sognavo anche di notte. I suoi occhi ghiaccio, il suo sguardo beffardo, i suoi capelli perfetti e il suo corpo da urlo, tutto mi perseguitava. Ricordi strazianti scorrono nella mia mente: il drink, l'appuntamento, il viaggio, la prima notte con lei, le sue mani che mi tengono, la sua gentilezza, l'umorismo, e il suo sguardo torbido, cupo e sexy. Mi è mancata. Sono passati sedici mesi, sedici mesi di agonia che mi sono parsi un'eternità, un'intera vita.
Sono qui sdraiata nel letto mentre Giada dorme e l'unica cosa a cui penso è quanto mi sia mancata Sam, e mi sento così male, non per me o per lei, ma per Chris...mi è sempre stata accanto e ha sempre cercato di aiutarmi quando Sam andò via e io la sto mettendo in secondo piano, non penso ad altro che Sam. Mi rigiro nel letto per almeno un'ora fino a quando non decido di alzarmi e dirigermi in bagno, esco dalla mia camera e percorro il lungo corridoio di casa, arrivo finalmente a quello che ricordo fosse il bagno ed entro. Mi guardo allo specchio e noto la mia faccia assonnata e distrutta dai troppi pensieri, è corrugata e stanca di tutto questo stress: il lavoro, le notte insonni per via del lavoro o di Sam, la serata passata a casa di Sam dove, magicamente, è arrivata anche lei...il ballo, le sue parole, le parole di Sasha, sono uno stress umano e me lo si legge in faccia. Esco dal bagno e mi dirigo in cucina, prendo un bicchiere di vetro dove verso l'acqua precedentemente presa e in silenzio mi dirigo verso il lungo corridoio terminante alla mia camera. Sto attraversando il grande salone quando qualcosa attira la mia attenzione, una figura è seduta su una delle poltrone del giardino, sta guardando in alto e riesco a notare un bicchiere tra le sue mani...è Sam. Che cosa ci fa li fuori? Perché sta guardando il cielo e a cosa starà pensando? La sua testa si abbassa per guardare il bicchiere e qualsiasi cosa ci sia all'interno, porta il bicchiere alle labbra e ne beve un sorso; poco dopo ripone il bicchiere sul tavolino accanto alla poltrona e la sua testa ruota nella mia direzione, il panico mi assale e per un'attimo mi decido ad avvicinarmi a lei, anche solo per chiederle se stia bene, ma subito le mie perplessità e le mie decisioni tacciono perché Sam distoglie il suo sguardo dal mio e si rimette a fissare il cielo. Decido di lasciarla in pace e mi dirigo in camera, Giada sta ancora dormendo beatamente così la raggiungo nel letto e provo ad addormentarmi, nonostante i pensieri che non cessano di girovagare svegli e allegri nella mia mente.
La luce del giorno penetra all'interno della stanza e i miei occhi magicamente si schiudono, mi ci vuole un po' per abituarmi alla luce e alla stanza che non è mia, prendo il telefono sul comodino e vedo l'ora segnata su esso; sono appena le otto, decido di rimanere per altri cinque minuti nel letto fino a quando un'odore invade le mie narici, pancake. Metto i piedi a terra, il pavimento raffredda immediatamente i miei arti anteriori, mi dirigo silenziosamente in cucina per non svegliare Giada. Trovo la madre di Sam intenta a cucinare, il suo solito abito elegante, i capelli legati e truccata come sempre.
<<Buongiorno Signora Ferrari, che buon profumo.>> mi avvicino alla grande isola e mi sporgo un po verso di lei
<<Buongiorno Hope, quante volte dovrò dirti di chiamarmi Cassandra, mi fai sentire vecchia.>> dice mettendo un'altro pancake nel vassoio <<Siediti, vuoi lo sciroppo d'acero o la cioccolata?>> mi siedo e ascolto la donna che mi da le spalle per cucinare
STAI LEGGENDO
The Love Maze: Stringimi più forte
RomanceDopo essere rimasta sola, Hope decide di riprendere le redini della propria vita e tentare di dimenticare Sam. Nonostante si sia resa conto di provare sentimenti profondi per lei, la ragazza ha compreso che Sam non è in grado di lasciarsi amare da n...