30. Hope

270 10 0
                                    

16 Giugno 2019

La luce invade la stanza, strappandomi a un sonno profondo. Mi stiracchio e apro gli occhi. Accanto a me, Sam dorme profondamente; sono sorpresa di vederla ancora a letto. È girata verso di me, e ho l'opportunità di studiarla. Nel sonno il suo bel viso sembra più giovane, rilassato. Le sue labbra scolpite e imbronciate sono socchiuse, i capelli lucenti ridotti a una matassa inestricabile. Come può essere legale una persona così bella? Sono tentata di toccarla, ma è adorabile mentre dorme, come una bambina piccola. Potrei restare a guardala tutto il giorno, ma devo andare in bagno. Scivolando giù dal letto, trovo la sua camicia bianca sul pavimento e la infilo. Vado in bagno, ed è molto più grande di quanto ricordassi. Mi guardo nel gigantesco specchio sopra ai lavandini. Mi sento diversa. Ho un aspetto diverso? Forse esteticamente no, ma dentro di me le emozioni stanno lottando tra di loro. I miei capelli sono un disastro come al solito, cerco di riportare ordine nel caos con le dita, ma fallisco miseramente e rinuncio. Torno in camera da letto. La Bell'Addormentata è ancora immersa nel sonno, quindi la lascio in pace e mi dirigo in cucina. "Oh, no... Giada." Ho lasciato la borsetta nel salone, vado a prenderla e cerco il cellulare. Ci sono tre SMS.

Hope dove 6?
Tutto ok, Hope?
Hope, ke cavolo

La chiamo subito. Dato che non risponde, le lascio un messaggio desolato per dirle che sono da Sam e che sono ancora viva. Devo cercare di incasellare e analizzare i miei sentimenti per Sam, e soprattutto riflettere sulla proposta di Sam di venire a vivere qui. Scuoto la testa, sconfitta. Per pensare ho bisogno di stare sola, lontana da lei. Prendo il telefono e mi metto le cuffie. Non c'è niente di meglio che cucinare con la musica. Lo infilo nella tasca della camicia di Sam, alzo il volume al massimo e inizio a ballare. Porca miseria, ho una fame da lupo. Forse dovrei preparare la colazione per Sam e per Sara. Guardo nel frigo, dove ci sono uova in abbondanza, e decido che ho voglia  di pancake e bacon. Mi metto a preparare la pastella, ballando per la cucina. Avere qualcosa da fare è un bene: mi dà un po' di tempo per pensare, ma senza consentirmi di andare troppo a fondo. Anche la musica sparata nelle orecchie mi aiuta a rimandare le riflessioni impegnative. Metto il bacon sotto il grill, e mentre si cuoce sbatto le uova. Mi giro, e Sam è seduta su uno degli sgabelli, appoggiata al bancone, il viso sulle mani. Indossa una T-shirt bianca. Ha un'espressione divertita e perplessa al tempo stesso. Rimango di sasso, arrossisco, poi mi ricompongo e mi tolgo le cuffie dalle orecchie. A vederla mi cedono le gambe.

<<Buongiono, ti vedo arzilla, stamattina.>>

<<H-ho dormito bene.>> Farfuglio. Le sue labbra cercano di mascherare un sorriso, ma senza successo.

<<Anch'io, se ci sei tu.>> cosa? È così diversa, così calma e serena.

<<Hai fame?>>

<<Parecchia.>> dice con uno sguardo penetrante, e ho il sospetto che non si riferisca solo al cibo.

<<Pancake, bacon e uova?>>

<<Sembra squisito.>>

<<Non so dove tieni le tovaglie.>> mi stringo nelle spalle, sforzandomi di non apparire agitata.

<<Ci penso io. Tu cucina. Vuoi che metta un po' di musica così puoi continuare... emh... a ballare?>> mi guardo le dita, consapevole che sto diventando paonazza. <<Per favore, non smettere per colpa mia. È molto divertente da guardare.>> ha un tono ironico. Divertente, eh? Mi volto e continuo a sbattere le uova, un po' più energicamente del necessario. In un attimo, me la trovo dietro di me, mi abbraccia da dietro.

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora