The Love Maze: Stringimi più forte

41. Hope

<<Ciao, dormigliona.>> Sam mi sveglia. <<È quasi ora di cena.>>
Ancora assonnata mi metto ad armeggiare con il telefono, ma è Sam a dirmi l'ora. Mi da un bacio sulla fronte prima di tornare a sedersi. Una visita inverosimilmente lunga e un picnic in riva al lago mi hanno distrutta. Anche il resto della compagnia è tranquilla, Rita e Massimiliano sono seduti sull'altro divano. Colgo lo sguardo di Rita e le faccio un sorriso che restituisce, poi torna al suo libro. Sbircio Sam. Sta lavorando a un contratto, o qualcosa del genere, continua a rileggerlo e a scrivere annotazioni a margine. Ma ha l'aria rilassata. Mi alzo per avvicinarmi a lei. Gli poso le mani sul petto e lei si irrigidisce, ma non si muove.

<<Avevi detto che volevi scappare dal lavoro, questo weekend.>> mormoro al suo orecchio.

<<Beh, tu dormivi e non volevo stancarti.>> ammicca e colgo l'allusione della frase.

<<Sam!>> la rimprovero.

<<Come sta andando il tuo weekend, Signorina De Angelis?>> mi chiede in tono dolce.

<<Bene, se smetti di lavorare ancora meglio.>> sorrido e mi sporgo per vederla in volto.

<<Okay.>> mi lascia un piccolo bacio sulle labbra, e di colpo mi sento un po' timida.

<<Ragazzi la cena è pronta.>> annuncia Carol, sulla soglia del salone. Ci accomodiamo, Sam accanto a me.

<<Dove vi siete conosciute?>> chiede Rita.

<<Ci siamo scontrate al parco, e senza pudore gli ho chiesto di prendere qualcosa insieme.>> risponde Sam.

<<Non ci credo. Fossi in lei ti avrei preso per una pedofila.>> ride Rita.

<<Un po' di vino, Hope?>> chiede Massimiliano.

<<Sì, grazie.>> Gli sorrido. Massimiliano si alza per riempire i bicchieri degli altri commensali. Lancio un'occhiata a Sam, che si volta a guardarmi, la testa piegata di lato.

<<Che c'è?>> mormoro.

<<Rita sa che ti ho conosciuta molto prima. All'epoca eri una quindicenne, non pensi che io si una pedofila, vero?>> chiude gli occhi per un istante.

<<No, credo che tu sia strana, ma pedofila no.>> sorrido e lei sospira ricambiando il sorriso.

<<Cos'avete voi due da bisbigliare?>> si intromette Rita. Avvampo, e Sam, le lancia un'occhiata assassina.

<<I cazzi tuoi, quando?>> sputa acida Sam. Rita sorride, con un luccichio malizioso negli occhi.

<<Mh, calmati.>> la scimmiotta e presta l'attenzione su di me. <<Sei sicura di voler stare con lei? C'è di meglio.>> scherza, ma dal modo in cui Sam inizia a muovere la gamba intuisco che non gli è gradita la battuta.

<<Ha i suoi difetti, ma tutti li abbiamo.>> faccio per accarezzargli la gamba e immediatamente si rilassa. Rita mi lancia un'occhiata d'intesa, e mi rendo conto che sta cercando di stuzzicare Sam. Gli antipasti sono deliziosi, e mi concentro sul cibo mentre Massimiliano, Mario e Sam parlano di calcio. Sam sembra rilassata e tranquilla in mezzo ai suoi. La mia mente, intanto, non smette di rimuginare. Dovrebbe esserci anche Sara qui, con i suoi nonni, la sua famiglia. Carol e il marito si sorridono. È quasi imbarazzante guardarli. È evidente che si amano profondamente, e per un attimo mi chiedo come debba essere crescere con entrambi i genitori in casa.

<<Qualcosa non va?>> chiede Sam con dolcezza. Mi posa una mano sul ginocchio, facendo scorrere le dita verso le cosce. Quando nego, mi regala un piccolo sorriso. Il filetto, servito con patate dolci arrosto, carote, sedano e piselli, è delizioso, ed è reso ancora più gustoso dal fatto che Sam rimane di buonumore per il resto della cena. Durante il dessert, costituito da un sorbetto al limone, Rita ci intrattiene con le sue avventure parigine, e a un certo punto comincia, senza accorgersene, a parlare fluentemente in francese. La fissiamo sbigottiti, e lei non ne capisce il motivo, finché Sam non glielo spiega in un francese altrettanto fluente, facendola scoppiare a ridere. La sua risata è davvero contagiosa, e presto ridiamo tutti. Quindi anche Rita è stata a Parigi con Sam e Sasha. Lancio un'occhiata a Sam. È così bella che potrei contemplarla all'infinito. Lei mi guarda e mi solleva il mento.