29. Hope

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Canzone capitolo: Church - Chase Atlantic

Finiamo di mangiare in pochi minuti: non avevo mai avuto tanta fame in vita mia. 

<<Sam, io vado in camera.>> dice Sara alzandosi da tavola. 

<<Va bene, dopo vengo a darti il bacio della buonanotte.>> risponde e sorride. Si volta verso di me e mi afferra la mano. <<Sono contenta che tu sia qui, con me.>> è così sincera che quasi mi sembra un sogno.

<<Ne sono felice.>> sorrido <<Dovremmo ripulire.>> mormoro, non posso sopportare oltre il suo sguardo, è troppo magnetico.

<<Vuoi andartene?>> chiede, con gentilezza.

<<No, se non lo vuoi tu.>> mormoro "Ovvio che non voglio, vorrei poter restare per sempre."

<<Certo che non lo voglio. Mi piace averti qui.>> si acciglia mentre lo dice, poi guarda l'orologio. <<È tardi.>> si gira verso di me e si alza, prende le confezioni di sushi e le porta in cucina. La seguo prendendo il restante e butto tutto in pattumiera. È così bello essere qui, spero che il suo umore non cambi. <<Mi distrai.>> la sua voce è roca, e il suo sguardo è pensieroso. 

<<Cosa?>> chiedo confusa.

<<Hope, smettila di morderti il labbro, per favore.>> sussulto, guardandola fissa, non me ne sono neanche resa conto.

<<Scusa.>> 

<<Non chiedermi scusa.>> si avvicina pericolosamente a me <<È solo che ho voglia di morderlo anch'io, di morderlo forte.>> come può dirmi cose del genere e aspettarsi che non mi facciano effetto? Ha le mani sui miei fianchi e i suoi occhi mi scrutano l'anima.
<<Resta qui stanotte.>> i suoi occhi sono luminosi, ardenti... eccitati. Mi tira fra le sue braccia, stringendo il mio corpo contro il suo, e questa mossa repentina mi coglie di sorpresa. 

<<Va bene.>> mormoro. Mi prende per mano e mi guida in camera sua.

<<Nel primo cassetto ci sono le mie maglie, prendine una. Vado a vedere Sara.>> dice indicando una cassettiera ed esce dalla camera. Faccio un giro nella cabina armadio, ci sono giacche di ogni tipo però sempre sui toni scuri del grigio e del nero; giacche in pelle sportive e una vastità di camicie e cravatte. La cosa che più mi piace e mi colpisce è la mensola dei profumi, almeno una decina di profumi di marche costose. Ne prendo uno, il più usato, e lo annuso... è il suo preferito. Apro il primo cassetto e in modo sistematico tiro fuori la prima maglietta, rigorosamente nera, ha lo stesso profumo della pelle di Sam. Velocemente mi tiro giù i jeans e sfilo la maglietta, indossando quella di Sam. La maglietta mi arriva a metà coscia e sa di buono: un profumo e un aroma che non può che essere il suo. 

<<Ti sta bene.>> sussulto e mi giro di scatto. È difronte a me, appoggiata alla porta della cabina armadio. Indossa ancora la camicia di lino e i jeans. 

<<Mi hai spaventata.>> dico, non riuscendo a togliergli gli occhi di dosso. Lei si slaccia l'orologio e lo appoggia sul cassettone, si toglie le Stan Smith e posa lo sguardo su di me, con un'espressione dolce.
Si avvicina piano. Sicura di sé, sensuale, con lo sguardo ardente. Il mio cuore comincia a battere. Il sangue mi ribolle nelle vene. Un desiderio, cocente e intenso, mi invade il ventre. Sam è in piedi davanti a me e mi guarda negli occhi. "È così seducente."

<<Hai idea di quanto ti desidero, Hope?>> sussurra. Mi manca il respiro e non riesco a staccare gli occhi da lei. Mi sfiora piano la guancia, scendendo fino al mento.
Mi prende per mano e mi tira verso il suo corpo per congiungere, finalmente, le nostre labbra. Un bacio lento, senza malizia, che ben presto si trasforma in qualcosa di più: desiderio, lussuria e felicità. 

The Love Maze: Stringimi più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora