Capitolo 27

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Angela

Voglio sapere che fine hanno fatto quelli che mi hanno distrutto.
Demir non mi risponde subito.

<<Vuoi i particolari?>>.

<<In grandi linee>>.

Rilascia il fiato.

<<Mia madre è viva>>.

Non so se ne sono felice o meno.

<<Non sono riuscito ad ucciderla. Tu mi dirai che avrei potuto farlo a fare ad uno dei miei uomini, ma non l'ho fatto perché pensavo che tu non avresti voluto. Ora in realtà non so se ho fatto bene. L'ho tenuta prigioniera per un paio di giorni, non sapevo davvero cosa fare. Poi mi sono ricordato delle tue parole, avevi detto che per un figlio la madre rimarrà sempre la madre qualsiasi cosa lei faccia. Allora ho deciso di esiliarla. È in un convento molto lontano da qui. Seguita a vista non può lasciare il paese ne avvicinarsi a nessuno. Non l'ho uccisa, ma non le ho neanche dato la possibilità di avere una vita>>.

<<È in un limbo>>.

<<Diciamo di sì>>.

Nessun posto sarebbe sufficiente per farle espiare le sue colpe. Neanche l'inferno.

<<Kaiman?>>.

<<Lui è morto Angela. Con lui non sono riuscito a tenere a freno il demonio che è in me. L'ho torturato e fatto torturare, ha passato sulla sua pelle il doppio di quello che ha fatto a te. Sono stato io a mettere fine alla sua vita>>.

Per una volta sono d'accordo su quello che ha fatto.
Ha messo fine alla vita di un uomo schifoso.

<<Hai scoperto chi c'era dietro?>>.

<<Si, lo stesso uomo che ha cercato di farmi fuori. Kaleb>>.

<<Volevano toglierti tutto>>.

<<Sono morti pensando di non esserci riusciti. Credevano che mi importasse solo dei soldi e del mio potere invece mi hanno tolto te>>.

<<Per loro ero solo un mezzo per arrivare a te>>.

<<Sapevano che avrei dato tutto per riaverti, ma per fortuna non avevano capito che avrei rinunciato solo se non ti avessi più avuto>>.

<<Non ti seguo>>.

<<Se ti avessero ucciso mi sarei tolto la vita Angela. In quel modo avrebbero avuto tutto>>.

<<Fatico a crederti Demir>>.

<<Lo so. So che non credi alle mie parole>>.

Mi volto verso di lui.

<<Tu hai creduto alle mie parole Demir? No non l'hai fatto. Eppure io ti amavo e to lo dicevo in continuazione. Ti avevo dato la mia vita mi ero donata a te e tu non mi hai neanche fatto parlare>>.

Demir si solleva dal pavimento.
Si posiziona vicino a me, poggia anche lui le braccia sulla ringhiera.

<<Non ti sto dando torno Angela>>.

<<Mi viene automatico difendermi da te>>.

So che ogni mia parola è una coltellata per lui, ma deve essere cosciente di come stanno le cose.

<<Demir nessuno ti obbliga a starmi vicino>>.

Sorride.

<<Sono sempre stato masochista. Mi piace farmi maltrattare da te che vuoi farci>>.

(Sequel) Close your eyes and live Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora