Capitolo 53

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Demir

Sono al club, la porta del mio ufficio si apre.
Davanti a me si palesa, un uomo alto, muscoloso.

<<Per essere vivo hai proprio un aspetto di merda>>.

Sollevo il sopracciglio.

<<In passato non ti saresti permesso di parlarmi così>>.

<<In passato lavoravo per te>>.

Mi sollevo dalla poltrona, Alfred si avvicina.
Ci stringiamo la mano, come due vecchi amici.

<<Sono felice di vederti, non ero sicuro che avresti accettato il mio invito>>.

<<Si può dire di no al grande Demir?>>.

Scuoto la testa.

<<Ho saputo che lavori come buttafuori in un locale>>.

Alfred solleva le spalle.

<<Non ho un bel curriculum>>.

<<Dire che hai lavorato per un mafioso, non ti apre molte porte>>.

<<Direi di no>>.

<<Non voglio fare molti giri di parole. Ti rivoglio nella mia squadra. Sei uno dei pochi di cui mi fido. Le cose qui sono cambiate, stiamo stringendo nuove alleanze ed io ancora non so da chi devo guardarmi le spalle>>.

Fisso Alfred, dai suoi occhi capisco che è combattuto. Non sa cosa fare.

<<So che quello che ti chiedo non è facile. Hai chiuso con questo mondo ed hai avuto le tue ragioni, ma anche io sono diverso. Rischiare di perdere Angela e la possibilità di riaverla, mi hanno fatto capire che la mia vita ha un senso. Non la rimetterò più a repentaglio. Se ti ho chiamato non è solo per me, l'ho fatto soprattutto per Angela. Perché ho intenzione di avere una famiglia mia e so che tu la proteggeresti come se fosse la tua>>.

Lo vedo annuire.

<<Il lavoro da buttafuori è davvero una merda>>.

Scoppiamo entrambi a ridere.

<<Angela come sta?>>.

<<Adesso bene. È cambiata anche lei, sta inseguendo il suo sogno ed è giusto che lo faccia. Non le taglierò le ali. Si trova ancora in Italia e non so quando deciderà di venire qui>>.

<<Sono felice che stia bene, però Demir sai bene che non può rimanere lì in Italia. Abbiamo bisogno che sia qui per poterla proteggere>>.

<<Lo so, ma non voglio forzarla, voglio che sia una scelta sua>>.

<<Vuoi farle credere che sia una scelta sua>>.

<<Ora ricordo perché te ne sei andato>>.

Rispondo sarcastico.

<<Per adesso è insieme alla mia moglie di mio fratello, ma quando loro torneranno dovrà farlo anche lei. Spero che per quel momento lei sia già pronta>>.

<<Lo spero anche io>>.

<<Tu sapevi  che Tiran era mio fratello>>.
Non è una domanda.

<<Si. L'ho saluto dopo che ti avevano sparato. Mi chiedevo il motivo dell'interessamento di quell'uomo nei tuoi confronti. L'ho messo alle strette e me l'ha detto. Per questo sono partito, sapevo che c'era lui a proteggerti le spalle>>.

Annuisco, si è fatto tardi ed una persona al club che mi aspetta.

<<Da quando pensi di cominciare?>>.

(Sequel) Close your eyes and live Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora