Capitolo 45

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Angela

Demir è partito ed io sto cercando di impegnare come meglio posso la mente.
Ho chiesto ad Erika di sostituirmi al lavoro.
Non sarei stato in grado di nascondere la mia tristezza e la mia preoccupazione.

Perché la verità è questa ho paura.

In questi giorni ho solo pensato al dovermi allontanare da Demir.
Al distacco non avevo mai dato peso, mentre era qualcosa che invece viveva silente in me.
Adesso che lui è partito, sento come una morsa che mi stringe lo stomaco.

Mille scenari sono apparsi nella mia mente.

Demir non ha solo amici ha anche molti nemici.

Per quanto possano dire che ora è tutto sotto controllo, può mai davvero essere tutto sotto controllo quando si parla di mafia?

Ho accettato la vita di Demir, forse questo mi rende una persona cattiva.
So che ha sempre avuto una morale, non ha mai toccato ne donne ne bambini, ma ha ucciso .
Non l'ha mai nascosto.
Ha venduto droga e permesso che altri la comprassero ed usassero  nel suo club.

Le attenuanti non lo rendono migliore.

Eppure io in lui ho visto quello che c'era sotto la corazza del boss.

Mi sono innamorata della sua dolcezza, del suo modo di amare.

Speravo che si fosse sbarazzato di quello che era, non lo nego.
In fondo al cuore speravo che gli bastasse una vita normale, ma non era così.

Perché il vero Demir è quello che ho conosciuto ad Istanbul.

E sarò una donna orrenda, ma io amo anche quello.
Amo quando si fascia di mistero e diventa il padrone della notte.
Amo anche quando invece è solo il proprietario di un hotel.

Ho pagato sulla mia pelle la scelta di amarlo.

Forse questo avrebbe dovuto farmi spaventare e non volerlo mai più vicino a me.

Ho provato a farlo, ma anche io non ero me stessa.

Sono andata avanti con la mia vita, ma il mio cuore era rimasto fermo nel passato.

Mi detesto alle volte per questo, avrei voluto essere più forte.

Mi fa male sapere di aver deluso Paola, lei che per me è mia madre.

Le mie spalle vengono coperte da uno scialle.
Sorrido grata a Jasmine.

<<Ti ho vista qui rannicchiata sul dondolo, ho pensato avessi freddo>>.

<<Si in effetti ne sentivo un po'>>.

<<Posso farti compagnia?>>.

<<Ne sarei felice>>.

Si siede vicino a me.

<<Hope si é calmata?>>.

<<Si. I bambini sono molto più forti di noi. Mostrano le loro emozioni e questo in qualche modo li fa stare meglio. Adesso sta giocando con mia sorella, almeno si rende utile come babysitter>>.

<<Poverina. Sei molto dispotica con lei>>.

<<Forse sono un po' dura, ma lo faccio per lei. Soleil essendo la seconda genita avrà la possibilità di vivere la sua vita come vuole e non sta cogliendo l'opportunità>>.

<<Cosa intendi?>>.

<<Angela io non ho avuto scelta. Mio padre ha deciso che avrei dovuto sposare Tiran. Sono stata il premio di un accordo. Non ho potuto studiare. Il mio sogno era andare all'università, ma una donna, deve solo pensare ad essere una brava moglie, nella nostra cultura>>.

Sono sconvolta.

<<Quindi tu non ami Tiran?>>.

<<Si lo amo, ma ho imparato a farlo dopo il matrimonio. Quando ho potuto conoscerlo. Sono stata fortunata, perché oltre ad essere molto sexy, è un bravo uomo. Mi vuole bene ed è meraviglioso con Hope. Potevo non essere così fortunata. Però avrei voluto avere la possibilità che ha Soleil. Avrei studiato, viaggiato, vissuto storie d'amore folli, invece lei è stupida. Va dietro ad uomini adulti, già impegnati. Sta sprecando il suo tempo. I soldi di mio padre li usa solo per fare shopping>>.

Ora capisco.

<<Sai non avrei mai pensato che tu non avessi scelto liberamente di condividere la tua vita con Tiran. Vi ho sempre visto innamorati, non avrei mai immaginato tutto ciò. Certo mi ha sempre incuriosita la tua passività. Cioè il tuo essere sempre accondiscendente alle sue scelte, ma credevo fosse una questione caratteriale>>.

<<Sono stata cresciuta così. Sono stata istruita a dovere su come deve comportarsi la donna di un mafioso. Sai quante volte avrei voluto mandarlo a quel paese? Ma non ci sono mai riuscita. Ho imparato sin da bambina a non pensare. La donna non deve obiettare, solo assecondare>>.

<<Tutto l'opposto di come sono io>>.

Scoppiamo entrambe a ridere.

<<Diciamo che se mi fosse capitato Demir come marito, probabilmente mi sarei uccisa.
Tiran mi rende la vita facile. Per lo più mi tiene all'oscuro dai suoi affari ed io ne sono felice. Meno so meglio sto>>.

<<E non hai mai paura?>>.

Jasmine solleva lo sguardo verso il cielo.

<<Ho sempre paura. Ancora di più da quando c'è Hope. Ho paura per noi e per Tiran. Mi spavento che qualcuno possa far del male alla mia bambina. Ho la preoccupazione che uccidano Tiran. Non so come riuscirei a vivere senza di lui>>.

Si volta verso di me.

<<Ma ho imparato a conviverci Angela. Non passerà mai, la sentirai più forte ogni volta che lui non sarà con te, si affievolirà e sembrerà sparire quando sarai fra le sue braccia, ma riapparirà puntuale quando sarà il momento.
Dovrai essere brava a non farti sopraffare da lei. Soprattutto dovrai non scaricarla mai su di lui. Dovrà sempre pensare che tu sia tranquilla, in modo da esserlo anche lui>>.

<<Non so se sarò capace>>.

<<Hai fatto una scelta Angela. Hai scelto di stargli vicino non hai altre possibilità. Quando avrai troppa paura chiama me, piangeremo insieme e mangeremo quintali di gelato, ma a Demir fai credere sempre di essere in grado di gestire tutto. Perché anche se non te lo dirà mai, lui ha più paura di te. Perché sa che sta costringendo entrambi ad una vita pericolosa>>.

Poggio la testa sulla spalla di mia cognata.

Accarezza il mio volto.

<<Andrà tutto bene vero ?>>.

Sorride.

<<Si. Stiamo parlando dei nostri uomini. Li hai presenti quei due tutti testosterone e muscoli. Chi potrà mai metterli K.O>>.

<<Nessuno>>.

Rimaniamo in silenzio a fissare il tramonto.
Ha detto che tornerà sempre da me ed io voglio crederci..

(Sequel) Close your eyes and live Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora