Capitolo 9

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La luna ormai alta, si specchiava sulla superfice del lago, increspandosi in quelle lievi e morbide onde mosse dal vento leggero. Erano le nove ormai, e il dessert stava per essere servito. A quell'ora, il lago si era riempito di lucciole sulla riva che volteggiavano in aria. L'intero lago sembrava essersi dipinto di una luce quasi magica con quelle piccole luci danzanti in volo. Tutti si erano affacciati dalla balconata per osservarle meglio, li a pochi metri. Alcune, attratte dalle luci delle lampade del ristorante, si avvicinavano quasi da farsi toccare. Quella scena così bella e rilassante, lontana da tutto il caos della vita mondana, creò un momento carico di passione e amore.
Adam abbracciò stretto a se Clara, dandole un lungo bacio sul capo. La stessa cosa fecero anche Anna e Noel, mentre Jake abbracciava Elena da dietro stringendola più che poteva.
<<Ottima scelta Elena>> esclamò Adam.
<<Già, veramente un'ottima meta>> disse anche Noel.
<<Grazie, sapevo vi sarebbe piaciuto>>.
Il dessert intanto era arrivato. Dopo una cena deliziosa con antipasti freschi, primi dai sapori eccezionali e secondi dal gusto pungente, toccava ora un meraviglioso dessert creato con cura e maestria.
Ognuno di loro aveva una piccola tortina al cacao scuro, circondata da strisce di cioccolato bianco e granella di pistacchio, con una coposizione in fiori di zucchero sul piatto. Al centro c'era un piccolo foro nel quale il cameriere versò del cioccolato fondente bollente. Quando tagliarono al centro per aprirlo, dall'interno colò il cioccolato caldo mischiato ad una crema chantilly che si amalgamava alla perfezione.
Con gli occhi sorpresi ed estasiati, affondarono le loro forchette in quella meraviglia di dolce, dal sapore unico e indimenticabile.
Dopo aver gustato quella cena deliziosa era il momento per Jake di aprire i suoi regali. Annabelle non stava più nella pelle, sembrava una bambina al suo compleanno.
Clara tirò fuori la busta contenente il primo regalo, lasciando che Elena non sospettasse nulla del secondo. Una piccola scatola, contenuta in una busta sigillata poteva già lasciar indovinare cosa fosse.
<<Allora, questo te lo abbiamo fatto con amore poiché sappiamo che tipo sei>> esclamò Clara passandoglielo sopra il tavolo.
Annabelle si scambiò un sorriso complice con il suo ragazzo e la stessa cosa fece Adam con Clara, vedendo che Elena non sospettava di nulla. Lei sapeva che cosa gli avrebbero regalato ed era d'accordo dopo aver visto la loro scelta.
Jake aprì la busta e poi la scatola nera in cuoio al suo interno, dove c'era un bellissimo orologio da taschino, che da sempre sognava di avere. Il suo aspetto era meraviglioso, degno di un tipo di classe come Jake, fissato con uno stile ottocentesco. La catenina e la cassa dell'orologio erano d'oro, così come le lancette al suo interno. Aveva dei ricami e degli intarsi molto particolari, non molto comuni negli orologi di quell'epoca, motivo che lo rendeva ancor più pregiato ed elegante.
Jake aveva gli occhi spalancati, con le emozioni che sembravano essersi fermate nella sua gola insieme alle parole che voleva esprimere per ringraziarli. Quello che gli uscì però fu soltanto un grazie smorzato.
<<Grazie ragazzi... Sul serio sono senza parole...>>.
<<Tutto qui?>> lo rimproverò Elena <<Non sai dire altro. Sei spregevole>>.
<<Dai amore, lo sai che non ci riesco in questi casi... Non trovo mai le parole>> cercò di scusarsi facendo il ruffiano.
<<No no, Elena ha ragione>> disse Annabelle spiazzando Jake.
<<Pensavate che fosse tutto qui?>> continuò Noel.
<<In che senso?>> dissero Jake ed Elena all'unisono.
<<E' la tua laurea, siamo in un posto magnifico in riva al lago, c'è un atmosfera magica e pensavi davvero che ti avremmo regalato solo un'orologio?>> ridacchiò Noel.
Adam tirò fuori dalla tasca della giacca la busta contenente il secondo regalo a sorpresa per Jake.
<<Questo è un regalo che nemmeno la tua ragazza sapeva>> esclamò Adam mentre glielo passava sotto gli occhi increduli di Elena.
<<Cos'è?>> domandò lei.
<<Apritelo e vedrete>>.
Jake aprì la busta, tirando fuori due biglietti aerei di andata e ritorno per l'Italia, il luogo dove da sempre entrambi sognavano di fare una vacanza insieme. Per loro voleva dire tanto, dato che dovettero annullare il loro viaggio per l'Italia la prima volta un paio di prima, per la morte del nonno di Elena. Da quel giorno non ebbero più modo di farlo.
Ora, davanti a quei due biglietti, Elena aveva gli occhi lucidi, gonfi di lacrime e di gioia restando senza parole. Quando li vide portò la mano alla bocca, stupita ed esterrefatta mentre Jake la stringeva forte a se.
<<Sappiamo per voi quanto fosse importante quel viaggio e soprattutto ciò che ve lo ha fatto annullare. Sono passati due anni ormai, credo sia ora che ve lo facciate giusto?>> disse Adam.
Elena corse ad abbracciarlo il lacrime, quasi piangendogli sulla camicia bianca. Poi abbracciò forte anche Clara e tutti gli altri, seguita da Jake. Anche Annabelle si lasciò scappare qualche lacrima, ma per lei era normale, era la più emotiva del gruppo.
<<Direi che vi abbiamo sorpreso abbastanza>> sogghignò Noel.
<<Devo ammetterlo, non me lo aspettavo, anche perchè mi avete preceduto>> rispose Jake.
<<Che vorresti dire?>> lo guardò Adam.
Lui non rispose, semplicemente prese per mano la sua ragazza e si avvicinò al parapetto. Si mise davanti a lei guardandola dritta negli occhi.
<<Quello che voglio dire è che entrambe le vostre sorprese sono state grandiose, ma volevo farvene una io, che vi avrebbe stupito a tutti>>.
Di nuovo poi guardò Elena, sorridendole teneramente stringendola per le mani. Poi, lentamente, si inginocchiò a terra tirando fuori un piccolo cofanetto grigio dalla tasca interna della giacca.
Tutti rimasero senza fiato; bloccati come se il tempo si fosse fermato ad osservare quella scena senza battere ciglio.
<<Non ci credo>> esclamò Noel sottovoce.
Clara spalancò gli occhi, di nuovo, stavolta con il cuore in gola e il viso pallido. I suoi occhi erano fissi sul cofanetto, che man mano si apriva lentamente rivelando poi un anello con un bellissimo diamante incastonato sopra. Le sue emozioni ora erano fuori controllo, non sapeva più cosa pensare e ne cosa fare. Poi Jake pronunciò quelle famose parole.
<<Mi vuoi sposare?>>.
Le altre persone sulla balconata vip e alcune dentro al ristorante che videro la scena dal vetro, si fermarono ad osservare attentamente quella scena, con un sorriso stampato sulle labbra ad attendere la sua risposta. Anche i suoi amici erano li, bloccati col fiato sospeso ad aspettare il si.
Il suo cuore sembrava per scoppiare, così come i suoi occhi, di nuovo gonfi di lacrime.
<<Certo che lo voglio>> esclamò gettandosi su di lui.
Dal ristorante, dalla balconata e dai suoi amici, partì un grande applauso, mentre Jake infilava l'anello sul dito della sua ragazza.
Annabelle e Clara sembravano due fontane, applaudendo più che potevano mentre il trucco colava dai loro occhi. Elena poi lo baciò più volte, abbracciandolo quasi a stritolarlo.
Adam li guardava col sorriso, ma una rapida fitta alla testa sembrò bloccarlo per qualche secondo.
"Cosa succede" si chiedeva.
Poco dopo una parola; un sussurro gli echeggiava in testa.
Gli salirono delle vertigini, mentre un forte dolore sembrava provenirgli dal collo.

Ima tar Neero ne eloi'i

Una forte scarica di energia e di adrenalina gli pervase tutto il corpo. I colore dei suoi occhi cambiò rapidamente passando da verde a marrone chiaro. Dal suo collo sembrò sprigionarsi come una luce, che attirò l'attenzione di Noel che lo guardò dirgignare i denti dal dolore.
Non fece in tempo a chiedergli se andasse tutto bene, quando una scossa di terremoto colpì il ristorante. L'atmosfera cambiò in pochi attimi, passando da un momento felice ad un'imminente tragedia. Elena e Jake si allontanarono velocemente dal bordo della balconata, raggiungendo gli altri. Annabelle gridava in preda al panico, così come le altre persone nel locale. Quella scossa era molto forte, a tal punto da far crollare alcune parti del balcone nel lago.
<<Via, via tutti fuori>> gridò Jake.
Tutti quanti corsero verso la porta che gli avrebbe permesso di attraversare il locale ed uscire, ma Adam sembrava essere incapace di muoversi.
Clara lo vide ancora seduto, trascinata dagli altri verso l'uscita.
<<Adam è ancora li>> gridò.
Jake si girò vedendolo ancora sulla sedia, con un espressione di dolore sul volto mentre provava ad alzarsi. Lasciò Elena e corse verso il suo amico per aiutarlo.
<<Dai amico dobbiamo uscire>>.
Adam si appoggiò a lui, mentre cercava di tenersi in piedi. Le sue energia sembravano abbandonarlo pian piano, mentre la terra continuava a tremare.
Ormai erano quasi alla porta, ma il pavimento sotto i loro piedi iniziò a cedere. Alcuni dei piloni portanti sotto il ristorante, erano ceduti sotto la potenza della magnitudo, facendo crollare verso il lago parte del ristorante. Jake provò a tirare verso di se Adam, ma il pavimento in legno si spezzò facendolo scivolare. Perse la presa dalle mani del suo amico, guardandolo mentre scivolava oltre la balconata. Anche Clara e gli altri guardarono la scena, incapaci di reagire.
<<Adam>> gridò Jake.
Poi cadde, oltre la balconata cadendo tra le macerie.
La scossa terminò, così come il fremito del simbolo sul suo collo.

Neero ne

Sentì di nuovo un'altra parola, stavolta non come sussurro, ma come una voce limpida che sembrava chiamarlo. Aprì appena gli occhi vedendo davanti a se, su una roccia in riva al lago, una piccola luce trepitante. La toccò senza pensarci, sentendo il suo corpo, per pochi attimi, diventare leggero come l'aria. Un'ultima sensazione fredda gli pervase la schiena, come se fosse sdraiato su dell'erba leggermente bagnata. Poi una voce confusa e nient'altro.

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