Capitolo 12

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Quella mattina ti svegliasti di soprassalto, urlando, in preda ai tremori causati dall'incubo che avevi appena avuto. Touya stava morendo, per mano di un villain spietato. Quel sogno era venuto mille e mille volte a tormentarti, ma questa volta era diverso, perché il tuo vecchio amico era cresciuto, ed aveva delle enormi bruciature su tutto il corpo.

"Cosa diavolo ti prende?" Dabi era corso, pensando che stessi urlando per qualche strana cosa da donna, ma quando di vide col volto tra le ginocchia, piangendo si precipitò a stringerti tra le sue braccia. "Hey, hey, che succede? È stato solo un brutto sogno, qualunque cosa fosse."

"T-tu... Tu morivi!" Urlasti piangendo, accartocciandoti tra le sue braccia.

"Sono qui. Non sono morto, guardami. Hey, guardami." E così facesti, mentre lui ti teneva il volto tra le mani, tu annuisti e, quasi a conferma di quello che vedevi toccasti il suo viso, con lentezza, nella speranza che non fosse solo un miraggio.

Il calore della sua pelle ti rasserenò del fatto che fosse realmente di fronte a te, ma lui si avvicinò e ti baciò la fronte e poi le labbra, solo così, riuscisti a calmarti davvero.

"G-grazie." Riuscisti solo a dire, lui ti sorrise e si alzò, tendendoti la mano.

"Forza, su. Ti ho preparato la colazione." Stringesti forte quella mano, per poi arrivare in cucina e trovare tutto pronto per una colazione di gran lusso.

Quando finiste, scendeste insieme per stare un po' con gli altri, restaste vicini, ma avevate concordato di non dare troppo nell'occhio, anche se sapevate che Toga avrebbe sparso la voce di ciò che aveva visto la sera prima a chiunque avesse incontrato, e così le occhiate ed i commenti a bassa voce, confermarono le vostre idee, anche se a voi questo, non interessava davvero.

***

Passò un altro mese, le cose andavano bene, passasti dei test a scuola coi voti migliori, mentre la tua routine settimanale continuava intervallata da qualche uscita coi tuoi compagni di scuola (attentamente seguite da un villain diverso ogni volta, per non dare nell'occhio) un film al cinema e qualche combattimento o salvataggio durante il tirocinio, intanto passavi la tua vita "segreta" nei modi più disparati, iniziasti addirittura ad andare anche tu in missione coi villain, qualche volta. Certo, cercando di immischiarti il meno possibile nelle cose da villain, poiché in fondo, tu eri sempre un hero, ma quando non eri in tuta, eri un comune cittadino, e non spettava a te fermarli, no?

Quando ti capitò di incontrare qualcuno di conosciuto durante una ronda nell'ora di tirocinio, dovesti far finta di non conoscerlo e sventare le sue malefatte, come un bravo hero deve fare. Era il tuo lavoro, ed eri stata chiara con tutti, imparzialità e correttezza, sarebbe stato quello il tuo motto.

Dabi si dimostrava essere un gentiluomo, nei tuoi confronti, scopristi varie cose, sul suo conto, dal fatto che dormiva senza maglia perché, quando si era ustionato, dovette passare mesi senza coprire le ferite che aveva, ed ormai era diventata un'abitudine, oppure anche cose molto imbarazzanti. – Tipo che ogni mattina, quando lo vedevi scappare in bagno appena alzato dal letto era perché aveva da fare "cose da uomini" pur di evitare di avere ingombri e disturbi nei pantaloni quando era in tua presenza, la cosa più imbarazzante era sapere che lo faceva da quando ti eri trasferita, ma tu ovviamente non ci eri mai arrivata (genio). – Lui però, non pretendeva nulla da te, e questa cosa la trovavi estremamente dolce.

***

Quella sera stavi tornando da un tirocinio, avevate dovuto fermare un po' di villain, quella sera e vi eravate stancati un bel po', per quello Endevour vi fece tornare a casa prima.

Passasti fuori la porta della sala in cui ti accolsero la prima volta, e lì vedesti tutti i boss riuniti a parlare, stavi per andare via, quando li sentisti.

"Quella (Y/N) non ci ha detto ancora niente. Ti ho detto di metterti con lei per farla cantare, quanto credi ci vorrà ancora? Sto perdendo la pazienza." Sentisti chiaramente Shigaraki grattasti il collo, dal nervoso, ma il silenzio successivo e le parole che avevi sentito ti erano bastate, per scappare di corsa in stanza, piangendo.

Dabi salì trovando la porta aperta. "Sei tornata, bambolina? Non mi avevi detto che finivi prima."

"E tu non mi avevi detto che era tutta una farsa." Uscisti dalla stanza con la borsa sulle spalle, pronta ad andare via.

"Aspetta, cosa?"

"Adesso fai anche il finto tonto, Dabi?" Pronunciasti il suo nome quasi con disprezzo, ma dovevi ferirlo quanto eri ferita tu in quel momento, e quindi aggiungesti un "Pensavo fossi diverso da tuo padre, ma mi sono sempre sbagliata." Passasti davanti a lui, mentre impietrito, stringeva i denti ed i pugni, perché davvero non sapeva cosa dire e tu, senza aggiungere altro, andasti via.

Sentisti da lontano Dabi urlare un "Aspetta! Hai capito male." Ma a te non importava capire, importava solo andare via, sentendoti stupida per aver creduto a quello stupido sogno.

***

Arrivasti a casa di tuo zio, quando aprì la porta, tu piangendo ti precipitasti tra le sue braccia.

"Cosa succede, piccola (Y/N)?" La sua voce era dolce come sempre lo era stata nei tuoi confronti.

"Sono solo una stupida. Ma non voglio parlarne." Continuasti singhiozzando, mentre ti portava nel suo salotto, dove vedesti delle facce conosciute.

Una testa verde si alzò alla tua vista, preoccupato ti venne incontro "Tutto bene, (Y/N)-chan?" annuisti, un poco perplessa alla vista di Midoriya e Bakugou, insieme a casa di All Might.

"Cosa succede, qui, invece, zio?" Eri curiosa, e questo ti fece cambiare argomento, abbastanza in fretta.

"Ecco... non ho ancora avuto modo di dirtelo, ma, Midoriya è l'erede che ho scelto per il mio One For All."

"Uhm... Era abbastanza chiaro." Ridesti tra i baffi e questo fece ricordare a tuo zio che la tua quirk ti permetteva di capire quali fossero quelle degli altri. "Ma la domanda resta comunque la stessa, che ci fanno qui? E Bakugou che c'entra?"

"Il giovane Bakugou ha scoperto il segreto già qualche tempo fa, sono qui perché ho voluto che si allenassero insieme per migliorare il loro controllo."

"Quindi siete in fase 'briefing'?"

"Esatto, vuoi unirti a noi?" Pensasti a quello che avevi sentito da Tomura oggi, e pensasti che forse era meglio evitare di prendere troppe informazioni che avrebbero potuto un giorno estorcerti.

"Forse è meglio di no, per ora, ho bisogno di suonare." E così ti scusasti e ti chiudesti nella tua stanza per qualche ora lasciandoli fare quello che dovevano, fino a quando non bussarono alla tua porta.

"Midoriya e Bakugou stanno andando via, tu resti qui stanotte? Ordino da mangiare anche per te?"

"Se puoi sì, zio, scusami per il disturbo." Gli rispondesti, pregando sempre che non chiedesse oltre. Il giorno dopo sarebbe stato sabato, e tu non sapevi cosa fare. "Ci vediamo ragazzi, allora!".

"A presto, (Y/N)-chan!" Disse Izuku con un leggero inchino.

"Domani ci alleniamo, se non sai che fare." Ti disse Bakugou, che nei suoi modi di fare sempre nervosi, aveva il suo solito sguardo preoccupato che rivolgeva a chiunque gli stesse a cuore almeno un poco.

"Esatto! E i ragazzi avevano organizzato un'uscita nel pomeriggio, se ti va puoi unirti a noi! Non ti farà male!" Aggiunse Midoriya, iniziando a farneticare tra sé e sé cose tipo "Effettivamente non è mai uscita con noi, secondo te le andrebbe? O le da fastidio? Forse non le stiamo simpatici, per quello non ha mai volut-"

"Con piacere, ragazzi!" Lo fermasti dai suoi infiniti ragionamenti e con un sorriso accettasti gli inviti volentieri, ne avevi semplicemente bisogno. "Ora andate, prima che si faccia troppo tardi."

Play With Fire. [DabixReader(OC)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora