Capitolo 1

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Dopo un mese e qualche settimana dal tuo ritorno in Giappone, avevi iniziato ad avere fame, quella piccola fame che non avresti potuto placare con un gelato al cioccolato o una pizza per cena.

"Dannazione.. ricominciamo.." Ti preparasti in fretta, con dei vestiti che sapevi avresti buttato una volta tornata a casa. Sapevi quanto fosse impossibile togliere le macchie di sangue dalla stoffa, quindi non ci provavi neppure più. Con un berretto in testa ed una mascherina, iniziasti a girare per le strade vicine, nella speranza di trovare qualche malvivente con poca voglia di vivere da qualche parte.

Il tuo occhio cadde su un uomo in fuga, ricoperto di polvere e sangue, che scappava da chissà cosa con un coltello insanguinato tra le mani.

Seguendo la scena da lontano cercasti di controllare che non ci fosse qualcun altro in giro, e a mentre osservavi la scena vedesti una figura seguire l'uomo che avevi preso di mira e ad un certo punto, quasi, bruciarlo vivo con una fiamma blu potentissima, forse il suo quirk.

In quel momento ti scappò un "Oh no!" che fu un grande errore. Certo, avresti potuto occuparti del tizio che si era girato a guardare da dove provenisse quella voce, ma con un'unicità del genere, se fosse stato un villain di certo qualcuno si sarebbe reso conto della sua scomparsa, pensasti che doveva essere un pezzo grosso.

"Esci fuori" . Lo sentisti dire con una calma raggelante.

"Non è che potresti lasciarmi un braccio, o un polmone intatto, di quel tizio?" Ti scappò, prima che uscissi dal tuo nascondiglio.

A questa tua affermazione, sentendo una voce femminile, gli scappò un sorriso beffardo. "Ma come, a voi ragazzine non piace ben cotta, la carne?."

Ma che diamine...? "M-ma c-che vuoi dire con questo?" Non può conoscere il mio segreto? È praticamente impossibile.

Camminavi verso l'uomo cercando di controllare dietro le sue spalle se ci fosse qualcosa di ricavabile, quando vedesti di colpo le fiamme diminuire e poi spegnersi.

"Stavo scherzando. Peró non so cosa tu voglia fartene, quindi resterò qui a guardartelo fare." Disse con voce sicura, che non lasciava adito ad una speranza di fargli cambiare idea.

"No! Cos. No aspetta, TU non puoi restare a guardare!" La tua voce era preoccupata, molto preoccupata, non poteva di certo vederti fare quello che dovevi fare.

"Sì che posso. E lo farò. Puoi provare ad uccidermi, ma sicuramente io ucciderò te, se proprio non vuoi."

"T-tu sei pazzo." Gli dicesti. Ma il tuo stomaco chiamava, e non potevi più aspettare. Così ti inginocchiasti al cadavere che avevi avanti, scegliesti le parti che potevi ancora gradire, e lo mangiasti. Per la prima volta dopo molto tempo pensasti che non ti eri sporcata le mani dell'omicidio di una persona. Che alla fine non lo avevi ucciso tu e che quindi, potevi tornare sollevata a casa. Persa in quei pensieri, però, non collegasti che ora avevi un testimone. Un uomo, chissà di che fazione, che aveva deciso di godersi lo spettacolo e che, tral'altro, aveva appena ucciso un uomo senza battere ciglio. 

"Quando dicevo lo preferissi ben cotto non avrei mai immaginato di averci preso in pieno". Era vicino, troppo vicino. Al punto che aveva sussurrato quelle parole nel tuo orecchio ed eri riuscita a sentirlo sorridere. La cosa ti aveva dato i brividi.

"Tutto questo non deve uscire da questo vicolo." Gli dicesti. Irrigidita e tremante, cercando di sembrare dura, pur non riuscendoti a girare a guardarlo negli occhi.

Sentisti lo sbuffo d'aria che il suo "tsk", seguito da un altro sorrisetto, aveva provocato. "Credi davvero che terrei una cosa del genere per me? Per quale motivo dovrei farlo? Dimmelo." Detto questo lui avvicinò ancora di più la bocca al tuo orecchio e ti sussurrò "O vuoi stringere un patto, bambolina?"

Ti girasti di scatto verso di lui, quella parola ti aveva sempre fatto un certo effetto, fin da piccola ti avevano sempre detto che sembravi una bambola, anche se nulla, dentro di te, era fragile porcellana.

"Che tipo di pat-" Ti fermasti a fissare degli occhi di un azzurro brillante, deglutendo per un secondo per riprenderti da quello che stavi vedendo per poi concludere la frase "-to..? Sentiamo."

C'era un barlume di dubbio nei suoi occhi, come se stesse mettendo a fuoco qualcosa, prima di riprendere ad essere lo sbruffone di pochi secondi prima. "Io non ti uccido e non dico nulla a nessuno, se mi segui al Fronte di Liberazione Paranormale."

Spazio Autore

Visto che sono in flusso di coscienza sto buttando giù un po' di cose, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, per qualsiasi modifica o suggerimento, non esitate a scrivermi, sono qui per crescere!

Play With Fire. [DabixReader(OC)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora