Capitolo 26

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"...Ora chi lo dice a Dabi?"

"Dirmi, cosa?" La voce del tuo moro arrivò dalle tende della tua finestra, quando lo vedesti entrare di soppiatto nella tua stanza.

"Cosa ci fai qui? Come sei arrivato?" Eri allibita e ti guardasti intorno per essere sicura non ci fosse nessuno in giro.

"Ci ho messo un po' a trovare la stanza giusta, ma avevo immaginato ti avrebbero messo in una di quelle private." Ti guardò avvicinandosi al tuo letto. "Ci faccio qui, che mi hai fatto prendere un colpo, cazzo."

"Ma non puoi stare qui, se qualcuno ti scopre?"

"Tu dimmi prima cosa ti hanno detto, poi decido cosa fare se qualcuno mi scopre." Era nervoso, lo vedevi chiaramente.

"Aspetta, ascolta, è una cosa complicata."

"Che ha qualcosa a che vedere col fatto che hai un ritardo di almeno dieci giorni?" Ti prese in contropiede facendoti quella domanda.

"Di quanto?" Lo guardasti perplessa.

"Pensavo che voi donne teneste il conto."

"L-lo teniamo! Ma ci sono state così tante cose in questo mese che... Non... Me ne sono accorta." Pensasti, persa nelle informazioni da elaborare.

"Quindi?" Ti disse, dopo una pausa, man mano avvicinandosi a te.

"Quindi cosa?"

"Quindi la risposta."

"Quale risposta?" Stavi ancora connettendo e mettendo insieme i dati, mentre i tuoi neuroni facevano ancora due più due, probabilmente lui aveva già capito da qualche giorno.

"Le analisi." Sospirò.

"Ah." Lo guardasti, non sapendo ancora cosa dire, lui ti sorrise, sedendosi accanto a te sul letto, ti prese la mano e te la baciò dolcemente, quel gesto ti diede l'ultimo aggancio sinaptico di cui avevi bisogno. "Sono incinta?" Sussurrasti.

Lui rise alla tua domanda, poi ti tirò forte a sé, abbracciandoti. "Beccata." Ti disse all'orecchio, facendo ridere anche te.

Restaste per qualche minuto a chiacchierare, mentre tu gli raccontavi cosa fosse successo dopo che vi eravate incontrati, e lui ti ascoltava in silenzio.

"Io resto qui." Ti interruppe di botto, mentre concludevi una frase.

"Cosa?" Non avevi capito in che senso.

"Resto qui. Non ti lascio sola finché non ti fanno uscire."

"Sei pazzo? Domani tornerà mio zio, probabilmente con Endevour a seguito, se non vengono anche gli altri."

"Bene. Vorrà dire che io mi metterò in un angolo a guardarli male, mentre mi assicuro che tu stia bene." Disse in un sorriso che nascondeva la fermezza di una decisione già presa, alla quale non potevi obiettare.

"Ah! Devi firmare delle carte, a detta dell'infermiera!"

Fece spallucce. "E sia. Però ci pensiamo domani, ora dormi, principessa. Si sta facendo tardi." Ti baciò dolce, mettendosi poi a sedere su una sedia appoggiata al muro, e osservandoti scivolare nel mondo dei sogni.

***

"Non temere, Bambina mia! Ci sono ora io, qui!" All Might entrò nella tua stanza con la sua solita energia precipitandosi verso di te, per poi fermarsi a metà stanza non appena notò la presenza accanto al tuo letto. Dabi stava con le braccia conserte, mentre dormiva dopo aver passato buona parte della notte a controllare che stessi bene.

Prima di riprendere a camminare, tuo zio rivolse il suo sguardo verso di te, che lo stavi guardando con due occhioni dolci, sperando di distrarlo e che non chiedesse nulla.

Play With Fire. [DabixReader(OC)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora