Nella sua solita routine, la musica della radio locale sveglia Emma.
Un particolare inquietante di Emma?
E’ la sua capacità di alzarsi stile vampiro.
Avete presente quei film, dove i vampiri escono dalla bara senza piegarsi, come se avessero un palo al posto della colonna vertebrale?
Ecco, Emma è molto simile a loro.
Dato che appena suona la sveglia ha la capacità di alzarsi all'istante.
Davvero inquietante.
Questa mattina, non ha nulla di nuovo per lei.
Dopo essersi lavata il viso, gira nello schema delle sue mattinate.
Infatti, non sono voci da corridoio, Emma è davvero una perfezionista, soprattutto nella sua camera.
Perfettamente in ordine, con la borsa già pronta e la cambiata ben piegata sulla scrivania.
L'intera camera la rispecchia perfettamente.
Mobili classici posati su muri bianchi.
Non un poster attaccato, ne un quadro.
L'unica cosa che rovina la perfeziona del bianco, sono fotografie senza cornici, che raffigurano la sua famiglia.
Foto con gli amici, con Thomas, con suo padre, con sua madre.
E una particolare di qualche anno fa, dove ci sono proprio tutti.
La sua famiglia, i suoi amici e persino Al e Diana.
E, nonostante lei sia una perfezionista.
Ama l'imperfezione su quel bianco.
Perché raffigura tutto ciò che lei ama.
Per il resto rimane uno spazio vuoto, piatto e impersonale.
Un po' come si sente ultimamente lei.
Sistema il letto, posizionando al centro un orso con un cuore tra le zampe, regalatole dal fratello.
Recupera borsa e telefono e raggiunge velocemente la cucina.
È tutto uno schema ben preciso la sua quotidianità.
Lei che arriva in cucina, saluta la madre seduta al tavolino con il suo ginseng, mentre Emma si riempie una buona razza di caffè.
Mai e poi mai cambierà il suo caffè con quella brodaglia che finge di essere caffè.
Mai.
Comunque il piano è finire il suo caffè, mentre prende in giro la madre per la sua passione per le telenovele che guarda sempre mentre fa colazione.
Ma, questa mattina il suo schema è stato cambiato.
Poiché la madre non sta guardando la milionesima puntata di beautiful.
Ma una notizia travolgente che riempie tutti i telegiornali.
"Questa notte un’ onda anomala ha colpito la costa.
Creando danni su tutte le abitazioni che la vivono.
Per fortuna non ci sono stati danni preoccupanti.
Ma molti istituti pubblici e privati, e molti negozi, sono stati chiusi per allerta meteo..."
La trasmissione continua con i dettagli, mentre le due donne finiscono la loro colazione.
Il pensiero è uguale per entrambe.
Per la prima volta ringraziano l'allergia del padre per la chapparal.
Una pianta che cresce sulla costa, e che quindi a impedito loro di andare vivere lì.
Optando per l'appartamento in cui ancora oggi vivono.
"Chi l'avrebbe mai detto che una allergia portasse fortuna."
Sussurra Caterina, dando voce al pensiero della figlia.
E pensare che proprio la madre si era lamentata spesso.
Dicendo che avrebbe preferito vedere il mare dalla finestra, invece che il negozietto alimentare del signor Kim.
"Comunque vai a prendere tu Thomas?
Io ho il turno doppio."
Emma annuisce, infilando il suo solito giacchetto nero.
Notato un nuovo filo uscire dalla cucitura.
Ma non può lamentarsi, ha questo giacchetto da quattro anni, è già un miracolo che non si autodistruggi.
Uscendo da casa, si incammina verso la fermata distante qualche palazzo.
Raggiunta a metà strada da Sofia, stranamente troppo silenziosa.
È appena l'alba, dato che sono le sette.
Purtroppo l'istituto dista quasi tre quarti d'ora di pullman e un quarto d'ora a piedi.
Questo è il prezzo per la migliore istruzione, non contando la retta coperta dalla borsa di studio.
"Buon giorno fanciulle."
Le saluta Lucas, raggiungendole alla fermata, attraversando la strada.
La fortuna di avere il pullman sotto casa.
Al contrario di quello che pensano tutti, anche Sofia e Lucas vivono nello stesso quartiere.
E anche loro sono lì grazie a una borsa di studio sportiva.
I tre ormai si conoscono dai tempi dei pannolini.
E da allora non si sono mai staccati, nonostante abbiano tre caratteri completamente diversi.
"Come fai a essere allegro a quest'ora.
Dovrebbe essere illegale cazzo."
Si lamenta Sofia, sbadigliando con la sua solita eleganza.
"Se per questo tu saresti in questo stato anche alle 10 del mattino."
Risponde lui, sedendosi sulla panchina in mezzo alle due.
"Ma stai zitto, che sei tu quello che in genere è sempre in ritardo, perché ha una relazione profonda con il proprio letto."
È anche questo è vero.
La sua capacità di svegliarsi tardi è ben saputa al mondo.
Tanto che 5 mattine su 6, deve sempre accompagnarlo la madre.
Che, per fortuna, passa davanti all'istituto per raggiungere l'ufficio dove lavora.
"A proposito.
Com'è che ultimamente sei sempre puntuale?"
Lo punzecchia Emma, dato che è già la terza mattina che il ragazzo è puntale.
Lo stesso che si gratta la nuca nervoso e impacciato.
Reazione molto interessante.
"Non vorrei ammetterlo.
Ma è grazie a quella nana malefica, che mi chiama finché non mi alzo."
Le due scoppiano a ridere, mentre Lucas maledice ancora Sofia per aver dato il suo numero a Isa.
"E dovreste sentire la motivazione."
Le ragazze fermano subito le risate, davvero curiose di sapere l'ultima di Isa.
"Ha detto che mi farà arrivare sempre puntuale, in modo da non investire più nessuna ragazza."
Ed ecco che di nuovo scoppiano a ridere, fregandosene della faccia insignita dell'amico.
Se la ridono loro, mentre Lucas è perseguitato da quella nanetta, stolker e ossessiva.
Quello che non è ancora pronto a confessare, è che si sta pericolosamente abituando a questa ossessione.
Perché, a modo suo, Isa gli dedica quelle piccole attenzioni che lui ama.
Che gli mancano, a causa del lavoro dei suoi genitori.
L'unica pecca è il troppo entusiasmo.
Per uno come lui, riservato e solitario, il carattere di lei cozza terribilmente.
E c'è anche un altro motivo per la imposizione di Lucas a non volere questa storia.
Lui è figlio unico, perciò ha sempre avuto attenzioni solo per se.
Ma queste attenzioni sono sempre state poche, perciò lui ne fa tesoro, tenendole strette a se.
Questo ha creato in lui una possessività verso la propria vita.
A creato una barriera intorno alla sua vita privata, in cui solo pochi possono entrare.
Ma fare entrare una fidanzata, soprattutto una come Isa, sconvolgerebbe il suo mondo.
Il suo "io" diventerebbe un "noi".
E lui non sa se è pronto a fare una condivisione così importante per lui.
Ha paura, e solo questa la motivazione.
Ha paura di perdere il controllo di quello spazio personale.
Ha paura di condividere la sua vita, con un'altra vita.
Fino a mischiarle e non capire più dove inizia lui e finisce lui.
Ha paura di perdere il posto da protagonista in quello spazio, dove ha già poche attenzioni.
Ha paura di dare le chiavi di quello spazio, per poi perdere le proprie.
E poi, come abbiamo già detto, le poche attenzioni lo hanno reso possessivo.
E la donna al suo fianco, vorrebbe investita da questo senso di appartenenza.
E non parliamo solo di gelosia, ma bisogno di lei.
Completa dipendenza da lei.
Diventare dipendente da qualcosa, è gestibile.
Ma quando diventi dipendente da qualcuno, è distruttivo.
Soprattutto se si rischia di perdere quella persona.
E ridursi a perdere qualcosa di se.
Si ha paura di Isa, perché diventerebbe droga di cui lui non può fare a meno.
Ma che potrebbe anche distruggerlo.
Preferisce rimanere un foglio bianco, senza nessun colore che lo segni.
Rimanendo solo un foglio bianco, senza nulla da perdere.
"Quella ragazza è tutta matta.
L'amore rende davvero pazzi."
Le ragazze lo superano, salendo sul pullman, lasciandolo confuso.
Isa è davvero innamorato di lui?
E perché questo pensiero non lo terrorizza come dovrebbe?
Sospira seguendole.
Con la paura sempre presente dentro di sé, che quella nanetta malefica lo macchi di se.
Sempre se non è già un tatuaggio indelebile.
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Macchiati di Me
RomanceOliver Johnson, è il classico bad boy, figlio di papà, un vanto a sentire lui. Ribelle e dannato, vive la vita al momento, fregandosene delle regole. Si mostra superficiale e freddo, nascondendo segreti e lotte. Sempre al centro della situazione, m...