E passata una settimana circa dal compleanno di Emma.
Dal ritorno del padre.Oliver da quella mattina ha visto poco Emma, in modo da lasciarle i suoi spazi con il padre.
Accontentandosi delle ore notturne passate al telefono.Si guarda allo specchio, sbuffando per nulla soddisfatto del suo aspetto.
Si toglie la cravatta, lanciandola sul letto in cima all'accumulo di vestiti provati.
Nel momento in cui sfila la camicia per lanciarla sul letto, per poco non colpisce Camilla appena entrata nella stanza.
Come sempre senza bussare."O mio dio.
C'è stato un uragano e il tg non ne è accorrente?"Sdramattiza la donna, guardando sorpresa la confusione che regna nella stanza.
Oliver non è mai stato un precisino.
Ma nemmeno....
Questo, anche perché Camilla non sa come chiamarlo questo disordine.Tutti i completi eleganti sono in giro per la stanza.
Le scarpe occupano il pavimento, ne meno fosse un campo minato.
Mentre le cravatte sono su tutti i mobili, alcune anche sul lampadario.Torna con lo sguardo sul nipote e finalmente da un nome allo stato della camera.
Nervosismo, ma per cosa?"Assomigli a una donna che deve andare al suo primo appuntamento."
Continua a scherzare lei, iniziando a sentirsi offesa per l'indifferenza del nipote.
Troppo preso a litigare con l'ennesima cravatta blu.Quando finalmente ci riesce, senza annodarsi le dita, si gira verso la donna.
"Che ne pensi?"
Camilla lo osserva bene.
Bello è bello, anche così.
In un completo completamente nero, se non per la camicia bianca."Stai facendo le prove per il mio funerale?"
Basta questa battuta innocente, per ributtare Oliver nello sconforto.
Spingendolo a spogliarsi di tutti, ringhiano qualcosa che Camilla non capisce per quanto stia parlando tra i denti stretti."Quale è l'occasione che crea tanto nervoso?"
Gli toglie dalle mani la camicia prima che faccia la stessa fine delle altre.
Non l'ha mai visto così nervoso, e soprattutto non sul suo aspetto.
Quindi non sa se preoccuparsi o farsi una risata."Emma mi ha invitato alla festa di ben tornato del padre."
Lancia la bomba, lasciandosi cadere su un angolo libero del materasso.
Si passa le mani tra i capelli e sul viso, esasperato.
Quando Emma gli ha chiesto se aveva impegni questa sera, sperava in un uscita a due.
E non di andare sotto l'esame del padre.
Perché Oliver è sicuro che dietro l'invito c'è il soldato."Be, cosa c'è di male.
Sei il suo ragazzo, e normale che ti voglia li."Spiega con troppa tranquillità Camilla, mentre ispeziona gli ultimi completi rimasti nell'armadio.
E Oliver si altera per come la donna la faccia semplice.
"Forse non parliamo la stessa lingua.
Ci sarà il padre.
Un soldato con la licenza di uccidere, molto geloso della figlia.
Ora ti è chiaro a cosa sono stato invitato?"A un massacro, ecco a cosa è stato invitato.
Quasi si pente di aver aiutato i due a fare pace.Sbuffa esasperato, sa che stasera il soldato controllerà ogni suo gesto, ogni sua parola.
Guardandolo dall'alto al basso, aspettando una sola mossa sbagliata.
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Macchiati di Me
RomanceOliver Johnson, è il classico bad boy, figlio di papà, un vanto a sentire lui. Ribelle e dannato, vive la vita al momento, fregandosene delle regole. Si mostra superficiale e freddo, nascondendo segreti e lotte. Sempre al centro della situazione, m...