capitolo 39 tu sei caldo e poi freddo.

2K 85 5
                                    

La serata è ormai partita alla grande.
E Luca deve ammettere che gli è mancato tutto questo.
Questa leggerezza insieme ai suoi amici, persino vicino alla nana.

È li vicino a lui, a ballare scatenata con Sofia, entrambe nella cerchia di amici.
E Luca non può non guardarla, ammirarla in tutta la sua bellezza.
E mentire a sé stesso dicendo che non gli piace vederla così felice.
Sentirsi bene vicino a lei.

La musica sembra non voler finire mai.
E forse Luca ci spera, ci spera che questo momento non finisca mai.
Nonostante stiano solo ballando vicini, insieme alle persone a cui tengono.

Ma poi Isa si ferma, tirando fuori il telefono, dove sicuramente è arrivato un messaggio.
Che Isa legge sorridendo, per poi scappare via, seguita dallo sguardo confuso di Luca.

Ed ecco che il buon umore finisce sotto i piedi, dove vedrebbe bene il ragazzo che saluta con troppa intimità la nana.

Che ci fa qui Marco?
Perché è qui?
Perché sta così attaccato alla nana e perché lei glielo lascia fare?

"Non fare cazzate Lu."

Ma lui non sente il consiglio di Sofia.
E sta già camminando verso i due.

La musica sembra essere scomparsa, sentendo solo le loro risate.
E il resto è scomparso, lasciando solo i loro sguardi e lo loro mani che si stringono.

E Luca dovrebbe fregarsene, divertirsi con gli altri.
Fingere che la nana non sia nulla per lei.

E invece in pochi respiri è davanti a loro.
Attirando subito l'attenzione.

"Ciao amico.
Bella festa vero?"

Ci prova Marco a essere simpatico.
Anche perché non gli ha mai fatto nulla di male.
Se non stringere la sua nana sotto braccio.

"Non credo tu sia stato invitato.
È una festa per intimi."

Lo fulmina con sguardo severo, facendolo sentire Marco a disagio.
Con la fortuna che Isa si para subito davanti a lui, fronteggiando a sguardo duro il gigante.

"Infatti l'ho invitato io."

Perche l'ha fatto?
Non le basta uscirci tutti i maledetto giorni.
Non le basta passare con lui le lezioni e a volte anche le pause nei corridoi?

Luca se lo chiede, stringendo con forza i pugni.
Perché l'ha vista, ha visto tutto, ed è stato come un tremolio che pian piano è diventata una valanga.

"Avresti dovuto chiedere a Oliver.
Se non sbaglio è lui il festeggiato."

Ed Isa non si sposta, non cede.
E forse è questo che ha sempre attratto Luca.
La sua caparbietà e testardaggine.
La sua forza nonostante il suo aspetto minuto.

"Infatti l'ho fatto, e lui mi ha detto che va bene.
Perciò non devo dare conto a te."

Luca ingoia a vuoto per due motivi.
Uno perché Isa l'ha fottuto.
Due perché le sue parole l'hanno ferito.

Da essere il suo uomo è diventato uno qualunque.
Perdendosi ciò che è successo in mezzo.

Lei lo guarda con durezza, facendolo sentire nulla per lei.
Un estraneo.

"Già non devi.
Infondo anche tu non sei niente per me."

Ed Isa è molto più istintiva di lui, altro piacevole pregio agli occhi di Luca.
Se non fosse che ora spinge la mano di lei sulla sua guancia.

Gli ha appena tirato uno schiaffo.
E chi sente dolore è comunque lei.

"Mi hai stufato Luca.
Ho sopportato le tue occhiattacce, le battute del cazzo.
Ma ora basta, sono stufa di te.
Di te che non mi vuoi e non vuoi che sto insieme ad un'altra persona.
Che cazzo vuoi davvero Luca?"

Macchiati di Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora