Capitolo 51 chi erano, chi sono.

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Quando finalmente le ragazze sono pronte, sono passate da poco le 20.
In leggero ritardo, come è giusto che sia, le ha detto Camilla.

"Be, io qui ho finito.
Per ciò vi auguro una buona serata.
E mi raccomando, fate solo cose che i genitori non approverebbero."

Le saluta Camilla con una bacio volante, per poi uscire dal locale, insieme allo staff, dall'uscita sul retro.

Le quattro ragazze si guardano, prendendosi per mano.
Tutte nervose allo stesso modo, poiché nessuna di loro sa come i ragazzi hanno organizzato la sala.

"Ok, tutte d'accordo a ucciderli se hanno fatto un pasticcio?."

Propone Sofia, immaginando le più catastrofiche versioni di cio che c'è fuori dalla porta.

Immagina una serata stile football, con i ragazzi in canottiera e urlare davanti alla partita in TV come camionisti.
Oppure di trovare una cozzaglia di decorazioni tra unicorni e cose vomitevoli rosa.
O peggio ancora, che non abbiano ancora finito.

E le quattro ragazze  sono d'accordo di creare un buon piano e di trovare un buon posto dove seppellire i loro ragazzi.

Un lungo respiro, e aprono la porta verso la sala.
Entrando in un luogo che va oltre ogni loro immaginazione.
E fa mancare il respiro.

"Cazzo se sono stati bravi."

La luce è soffusa, mentre la musica fa da sottofondo.

Tutti tavoli sono stati tolti o spostati in un angolo, dove è stata creata una lunga tavolata per cenare.

Le decorazioni floreali sono fantastiche.
Perché c'è tutto quello che le ragazze amano.
Le calle bianche di Emma, le rose rosse di Sofia, i girasoli di Isa e i tulipani di Scarlett.

Quello che i ragazzi, insieme ai genitori, hanno creato ha dell'incredibile.
Perché non è un semplice ballo, ma il loro ballo.

Lo dimostrano anche le loro foto che sono state attaccate su un grande cartellone che ricopre tutto il bancone.

Emma è senza parole, e non sa cosa dire quando gli si posiziona davanti Al.

"Abbiamo deciso di fare un aggiunta al tradizionale ballo di diploma."

Ed Emma si chiede cosa ci possa essere di ancora più bello di ciò che vede.
Mentre Al si sposta dalla sua visuale.

E la ragazza trattiene le lacrime a stento, e solo per non rovinare il lavoro della truccatrice.

Davanti a lei c'è suo padre.
Vestito con la divisa ufficiale, elegante e curato come Emma non lo vede da un po'.

"Abbiamo pensato di inserire il ballo con i genitori.
Spero che non ti dispiaccia."

Gli sussurra il padre, porgendole una mano.
Ma ancora una volta Emma è muta e si limita ad accettare l'invito, vedendo con la coda dell'occhio le altre fare lo stesso con i loro padri.

La musica di un valzer riempie la sala, ed Emma si lascia guidare dai passi esperti del padre.

"Sei davvero bellissima amore mio.
Cioè, lo sei sempre.
Ma stasera risplendi di luce propria."

Ma lei si limita a sorridere, perché si sente in un sogno.
Con la paura che una sola parola possa spezzare l'incantesimo.

Chi poteva immaginare tuto questo?
Era impossibile da credere, soprattutto per lei che non si aspettava nulla.

Così si limita a sorridere, godendosi questa magia prima
Che la mezzanotte trasformi  tutto in un enorme zucca.

"Devo ammettere che sei proprio bello questa sera.
Ma non montarti troppo la testa."

Macchiati di Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora