Capitolo 41 bella e unica

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Ancora una volta Emma si trova davanti allo specchio.
Ormai succube di una immagine che non riconosce come sua.

Dopo quasi un mese di chemio la pelle è ruvida e opaca, il suo corpo e dimagrito.
E i suoi occhi sono sempre stanchi.

Passa le dita sul tessuto blu del suo vestito, un regalo ricevuto dalla madre qualche giorno fa.

Una fila di brillanti che le circondano il collo, per poi diventare stoffa che le fa da vestito fino a sotto il ginocchio, con un piccolo spacco laterale per rendere pratici i movimenti dei passi.

La cosa bella si questo vestito e che il petto è completamente coperto.
Nascondendo così, con la stoffa morbida e scura, il push che ha sul petto.

Facendola sentire più coperta, più femminile e molto meno malata.

Vorrebbe solo tornare nel lettone passare l'intera domenica a letto.
Ma ormai sono altri i piani per la giornata.
E ancora una volta c'entra Oliver è l'apparizione che ha fatto ieri sera.

Flashback

Ormai è tarda sera e Emma ha già indossaro una canottiera e uno short, pronta ad andare a dormire.
Quando un messaggio le cambia i piani.

"Scendi la scala antincendio."

E Oliver.
E il messaggio fa ridacchiare Emma e chiedere perché i suoi amici ultimamente preferiscano entrare dalla finestra che dall'entrata principale.

Si infila un corpi spalle, coprendo il push visibile con solo la canottiwra, e ai affaccia alla finestra.

Trovandolo già giù ad aspettarla.
E nonostante tutto, non può negare si apprezzare le improvvisate che ultimamente gli fa il ragazzo.

Una volta che quest'ultimo è nella sua camera.
Lei si sofferma a guardarlo per qualche secondo.

Ha una tuta e i capelli ancora umidi, deve essere appena uscito dall'allenamento con Al.
Anche perché nonostante la stanchezza di Emma sono ancora le 20:00.

Ma Oliver è troppo distratto per rendersi conto del suo sguardo adosso.

È la prima volta che entra in camera di lei.
E in realtà non si aspettava nulla di diverso.

L'ordine regna in cosa che è posata nella camera.
Non ci sono segni personali o particali.
Se non per la parete dove c'è la finestra.
Piena di foto, scritte, ricordi e pezzi di lei.

"Sai vero che ho anche una porta all'ingresso?"

Lo riprende lei, sentendosi troppo nuda davanti a lui.
Troppo esposta davanti al suo sguardo che vaga nel suo mondo.

"In realtà Sofia mi ha detto che è l'ultima moda entrare così.
Perciò ha voluto seguire la tendenza."

Gli sorride, guardandola come ormai fa ogni giorno.
Non si abituerà mai a vederla consi stanca e fragile.

Al contrario delle aspettative di lei, il push che porta al petto non gli fa nessuno effetto.
Sono gli occhi opachi e stanchi a ferirlo fino all'anima.

E sono uno davanti all'altro, sempre nella solita situazione.
In un vortice che li spinge a sfiorarsi nel silenzio dei loro respiri.

Macchiati di Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora