Capitolo 26 il ballo (parte due)

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Mentre dentro sono iniziati già i balli.
Sofia e Emma sono ancora fuori, in attesa dei loro cavalieri che sono elegantemente in ritardo
"Elegantemente in ritardo sto cazzo.
Dove si è mai vista una donna che aspetta un uomo?"
Sbuffa Sofia per l'ennesima volta.
Innervosita anche dagli sguardi malizioso che molti stanno riservando alle sue gambe scoperte.
"Eccoli."
Esulta Emma, stringendosi nel capotto leggero che la nasconde da troppe occhiate.
Finalmente due macchine si fermano davanti a loro.
Due macchine ben diverse tra loro.
La prima è una lussuosa Rolls Royce, ultimo modello, che fa sbavare chiunque la guardi, donna o uomo che sia.
Da cui scende Caleb Evans, sorridente e troppo sicuro di sé.
Cosciente dell'effetto che fa.
La seconda macchina è più modesta, ma comunque affascinante.
Una Mini Cooper Cabrio, prestata da un amico.
Che Dimitri ringrazia mentalmente mentre scende dalla macchina, felice dell'effetto che ha fatto.
Sperando di aver colpito soprattutto Sofia, che invece si limita a sorridergli.
"Finalmente.
Pensavo ti fossi perso soldato."
Lo saluta Sofia, prendendolo sotto braccio, usando quel nomignolo che ha ormai sostituito il suo nome.
E si, Sofia il vizio di dare nomignoli non lo perderà mai.
Ma a Dimitri va bene così.
"Sei davvero bella stasera."
Gli sussurra all'orecchio, felice di sentire sulla pelle di lei i brividi.
Senza sapere che essi siano per il senso di colpa che inizia a roderle il fegato.
Le fa piacere essere a braccetto con lui, si sente al sicuro.
Ma sa che non potrà mai provare nulla di più di una semplice amicizia.
E usarlo in questo modo, la fa sentire uno schifo, nonostante fuori faccia finta che va tutto bene.
Sorride, stringendo il braccio di Dimitri.
Lui la guarda, felice del gesto, se non fosse che lei non sta guardando lui.
Ma qualcun'altro, che balla al centro della pista stretto tra le grinfie di una bionda.
"Vieni, andiamo a ballare."
La spinge lui, volendo fingere di aver visto male.
Fingendo di non aver capito che il cuore di Sofia, non sarà mai libero per lui.
La stringe a se, ballando vicini, facendo di tutto pur di non farle vedere lui.
Che intanto non distoglie gli occhi dalla sua Harley Quinn.
Rayan stringe Chloe, ballando con lei, ma con gli occhi fissi sulla coppia appena arrivata.
Fissa Sofia sorridere tra le braccia di Dimitri.
Le mani di lui strette fui fianchi di lei, in una dichiarazione di sfida.
Perché in quel gesto Dimitri sta dicendo a Rayan che lei è sua.
Stringe i denti furioso, per poi afferrare il viso di Chloe, baciandola con tutta la rabbia che ha dentro.
Mentre la mente lo tortura con l'immagine di Sofia bellissima, nelle mani di un altro.
La notata appena entrata, anche perché sarebbe stato impossibile diversamente.
Bellissima in un vestito che risplende alla perfezione il suo animo ribelle.
Ma lei ha esagerato, ha esagerato con quel trucco e quelle treccine.
Impersonando alla perfezione l'Harley Queen di cui lui si è innamorato.
Si stacca dalla bocca di Chloe e lo sguardo torna su di lei.
Che ride, che ride cazzo, sicuramente per una battuta idiota di quello stronzo.
Che la tiene lontana dal suo sguardo, perché quel biondino del cazzo lo sa.
Lo sa che se i loro occhi si incrociano, lui finirebbe nel dimenticatoio.
Poiché Harley Quinn avrà sempre un unico joker.
Cioè lui.
E Sofia lo sa, lo sa che lui è l'imperfezione che tanto ama.
L’ha visto per pochi secondi, ma l'immagine di lui è diventata una fotografia nella sua mente.
Con un completo viola e una camicia nera, che lo rendono diverso dagli altri.
Per non parlare dei capelli non più viola, ma verdi accesi.
E sembra un fottuto film.
E mai come ora gli sembra perfetto al suo fianco.
Il suo joker, il ragazzo che ama.
Ma lui sta stringendo un’altra, senza sapere il nodo che crea nel suo stomaco.
Quanta voglia lei abbia di andare lì e prendere a calci in culo quella troietta bionda.
Ma, nonostante entrambi sentono i crampi allo stomaco, fingono sorrisi ai loro accompagnatori.
Fingendo di non essere sbagliati così separati.
Chi non finge indifferenza è Oliver.
A cui prudono le mani nel vedere Emma entrare sotto il braccio di quel verme.
Rimane immobile e ormai solo al bancone.
Con lo sguardo fisso su di lei, senza nemmeno fingere di guardare altro.
La vuole guardare, anche se farlo gli fa male.
Questa sera è ancora più bella, nonostante sia vicina a quello stronzo.
Come sempre elegante mentre si muove tra la folla.
Come sempre bella, anche se poco truccata e con i capelli al naturale.
Ma, il respiro di Oliver si blocca quando lei si toglie il capotto.
Attirando qualsiasi sguardo su di sé, sia maschile che femminile.
Lei, che era sempre passata inosservata, ora ha gli occhi di tutti addosso.
Molti dei quali non la riconoscono nemmeno.
E, sinceramente, nemmeno Oliver la riconoscerebbe.
Se non fosse che lei lo attira come una falena.
Avendo il potere di richiamare il suo sguardo anche in mezzo a mille donne.
Ma stasera, stasera è luminosa.
Perfetta in quel vestito rosso che mostra tutto il suo essere donna.
Tutte le sue forme diverse dallo standard magro e esile.
Ma il colpo di grazia e quando gli da le spalle.
Mostrando una schiena macchiata di nero.
Dello stesso inchiostro di cui è ricoperto lui.
E questo che l'ha avvicinato ancora di più alla Lopez.
Che la reso ancora più drogato di lei.
Un imperfezione su quella pelle ambrata, che la rende più vera.
Più perfetta agli occhi di lui.
E non distoglie lo sguardo, non volendo perdersi nemmeno un movimento di quel verme.
Con la promessa che prima o poi gliela farà pagare, molto cara.
"E tieni giù le mani.
Altrimenti te le taglio."
Si innervosisce Emma, schiaffeggiando la mano di Caleb, che ancora una volta ha provato a toccargli il culo.
"O su principessa.
Non essere così Frigida."
Gli sussurra lui, prendendola per i fianchi, attirandola di più a se.
Emma non nasconde una smorfia di disgusto, anche dovuto alla troppa colonia che indossa.
Forse Sofia non aveva tutti i torti quando le ha consigliato di portarsi lo spray al peperoncino.
"Se non togli le mani dal mio culo, ti faccio provare io qualcosa di caldo."
Sorride lui, accaldato dal tono malizioso di Emma.
Per poi nascondere una smorfia di dolore quando lei gli infilza le sue unghie ben smaltate nella pelle dei polsi.
"Un peperoncino dritto su per il culo.
Ti è chiaro?"
Si allontana di colpo da lui.
Continuando a maledirsi per essere qui con questo deficiente.
Forse sarebbe stato meglio rimanere sul divano con Thomas, con pop-corn e un buon film.
Ma lui la riprende, stringendola a sé, quasi facendogli male ai fianchi per la forza che ci mette.
"Non essere così acida.
La serata potrebbe essere interessante se tu mi dessi una possibilità."
Gli sussurra all'occhio, sniffando l'odore che indossa, senza pudore.
Facendole sentire sulla pancia l'erezione che le ha provocato.
Causandole solo una sensazione di vomito in gola.
La decisione di venire al ballo con questo cretino, diventa più stupida ogni momento che passa.
E anche Sofia non se la sta passando bene.
Nell'ultima mezz'ora è andato tutto bene in verità.
Dimitri la fatta ridere con qualche battuta, e più volte si è offerto di andarle a prendere da bere.
Ma lei ha rifiutato ogni volta, solo perché non vuole rimanere sola, non vuole perdere il muro che gli impedisce di vedere Rayan.
Ma nonostante la dolcezza di Dimitri, alcuni suoi commenti la colpiscono nella coscienza.
Non sa per quanto tempo riuscirà a sostenere il suo sguardo, senza sentirsi una vera merda.
"Lo so che l’ho già detto.
Ma stasera sei davvero bellissima.
Anche se lo sei sempre."
Ed ecco che Sofia arriva sulla cima di una merda di elefante.
Tanto da abbassare lo sguardo, ormai preda dei sensi di colpa.
"Ascolta Dimitri.
Tu sei un bellissimo ragazzo e anche bravo, un miracolo al giorno d'oggi.
E..."
La interrompe lui, sapendo benissimo dove vuole arrivare.
"E troverò sicuramente un'altra adatta a me.
Questo discorso l’ho già sentito, ed è sempre uno schifo."
Lei cerca di ribattere.
Ma lui la ferma ancora, prendendole il viso tra le mani.
"So che sei innamorata di quel pagliaccio che crede di essere joker di Batman.
Ma io posso darti di più.
Posso essere tutto ciò che vuoi."
Lei si stacca dalle sue mani, irritata da come ha nominato Rayan.
Poiché lei ama il suo stile.
" Mi dispiace Dimitri.
Ma al cuore non si comanda.
E non posso cambiare l'amicizia che provo per te, in amore."
Prova ad andare via, ma lui la ferma afferrandole il polso.
Provando a giocarsi l'ultima carta pur di averla.
"Io ti amo Sofia.
Ti amo da quella sera in cui ti ho vista per la prima volta.
E se tu me lo lasciassi fare, io saprei amarti come nessun'altro."
Sofia nega con il capo, liberandosi dalla stretta di lui.
Guardandolo con gli occhi lucidi.
"Mi dispiace.
Ma non posso mentire ne a me stessa.
Ne a te."
E corre via, fregandosene di sembrare una pazza, fregandosene degli occhi di tutti addosso.
Troppo sconvolta per rendersi conto degli occhi di Rayan, che la fissano mentre scappa via.
In realtà non sa cosa sia successo, cosa Dimitri le abbia detto per farla scoppiare a piangere.
Sa solo che Dimitri è visibilmente incazzato, mentre lei è in lacrime chissà dove.
"Devo andare."
Si scolla di dosso Chloe, che rimane abbastanza indignata.
Ma troppo orgogliosa per corrergli dietro.
Limitandosi a guardarlo incazzata, sapendo bene che sta andando da Sofia.
"Dio, che serata di merda.
Ma chi me l’ha fatta fare."
Si chiede Sofia, con lo sguardo chiuso verso il cielo, in modo da non rovinarsi troppo il trucco.
Anche se ha il dubbio di sembrare già un pagliaccio.
Non ce l'ha fatta più.
Lo sguardo innamorato di Dimitri era troppo per la sua coscienza.
Così ha fatto ciò che sa fare meglio, scappare.
All'improvviso due mani gli afferrano il viso, facendole spalancate di colpo gli occhi.
"Che ti ha fatto?
Ti ha toccato?
Ti ha fatto del male?"
Gli chiede in panico Rayan, credendo che le sue lacrime siano dovute a un atteggiamento viscido del biondo.
"Io a quello lo ammazzo.
Giuro che gli faccio passare le pene dell'inferno.
Lo appendo a testa in giù e lo faccio mangiare dai topi di fogna.
E poi..."
Si blocca, imbambolato dalla risata di Sofia.
Che lo confonde e lo ammalia.
"Mi ha solo detto che mi ama."
Gli confessa, osservando il pomo d'Adamo scendere e salire.
Segno che Rayan ha appena ingoiato un boccone amaro.
"E...
E tu...
Cosa gli hai detto?"
Balbetta, terrorizzato all'idea che lei corrisponda i suoi sentimenti.
E che magari gli abbia risposto che anche lei lo ama.
E lei sorride, confondendolo sempre di più.
Poiché è un sorriso crudele quanto bello.
Un sorriso che distrugge la mente di qualsiasi uomo.
"Che il joker prende tutto.
Anche il mio cuore."
Si butta Sofia, stanca di questi giochetti.
Mostrando le sue carte, anche se questa mossa potrebbe farle perdere tutto.
Rayan invece ci mette un po' a capire ciò che gli sta dicendo.
Tanto da farla sbuffare, trovandosi ora lei con le mani sul viso di lui.
"Il joker è sempre stato la carta che prende tutto.
E Harley Quinn è solo la sua arlecchina."
E Rayan, duro di comprendonio, finalmente capisce.
Legge l'amore che prova per lei, nei suoi occhi macchiati di trucco.
"No.
Sarà sempre la folle regina del suo pazzo re."
Gli risponde, per poi baciarla, finalmente.
Con le mani sulle guance di lei, ormai sporche di trucco e lacrime.
La bacia con passione, macchiando anche la propria bocca di viola.
E agli occhi degli altri sono due folli, che si baciano sotto la pioggia che scende improvvisa.
Ma non si separano, non smettono di baciarsi.
Sentendo i brividi ricoprire la loro pelle, non dovuti alla pioggia che scende come un sipario su loro.
E il bacio è talmente incontrollabile che non mancano sbattimenti di denti e sapore di trucco sciolto sui due visi.
Eppure sorridono come solo due folli possono fare.
Come solo il joker e la sua Harley Quinn sanno fare.
"Scusate."
Si guardano negli occhi, scoppiando a ridere per tutta la situazione.
Quando sarebbe bastato parlare chiaro tra loro.
"Scusatemi."
Rayan gli pulisce il viso, cercando la pelle sotto tutto il pasticcio del trucco.
E lei socchiude gli occhi, sentendosi felice finalmente.
"Ou, e che cazzo.
Volete calcolarmi."
I due vengono separati con forza da Isa.
Che da dieci minuti cerca di attirare la loro attenzione.
Ottenendola solo con le cattive.
"Capisco che finalmente vi siete dichiarati.
Ma dentro sta succedendo un casino.
Perciò vedete di rimandare a dopo la luna di miele."
L'espressione di Isa è sinceramente preoccupante.
Perciò i due la seguono verso l'interno, sempre mano nella mano.
In sala la gente urla e si ammassa verso il centro del salone.
Dove Oliver e Caleb si stanno prendendo a pugni, con Owen e Lucas che cercano di dividerli e una Emma sconvolta che guarda la scena allibita.
"Ma che cazzo sta succedendo?"
Chiede Sofia mente insieme a Isa raggiungono l'amica.
Lasciando Rayan ad accorrere verso l'amico, che sembra indemoniato con Caleb.
Emma non risponde, come rinchiusa in una bolla pronta ad esplodere e a farla stare male.
Fino a dieci minuti fa era tra le braccia di Caleb, mentre ballavano su una musica reggae ton.
All'improvviso il verme ha provato a baciarla, scendendo un po' troppo con le mani sul sedere di lei.
Emma si era subito negata, cercando di toglierselo di dosso.
Ma lui sembrava più un polipo che un ragazzo, rendendo quasi impossibili allontanarsi.
Il tutto sotto lo sguardo di fuoco di Oliver.
Che ha perso il controllo quando ha incrociato gli occhi lucidi di lei.
Ha mandato a fan culo il paino dell'indifferenza per correre in suo soccorso.
Così, Emma si è ritrovata di colpo libera, mentre Caleb è finito sotto i pugni di Oliver.
"Chiamate la sicurezza."
Si sente una voce urlare verso i corridoi, dove sicuramente stanno arrivando i professori.
"Cazzo.
Se beccano Oliver si ritroverà nella merda."
Urla Rayan, mentre cerca di tirare indietro l'amico.
Nonostante sappia che quando Oliver è furioso, è difficile fermarlo.
Ma forse Owen ha una idea.
Lo tira a se, avvicinandosi abbastanza a lui da farsi sentire.
"Emma sta male amico.
Guardala."
Il suo piano funziona alla perfezione.
Poiché Oliver si ferma dal suo assalto, per guardare lei.
Emma che trema tra le braccia di Sofia.
Guarda Caleb con odio e un po' di delusione dato che non l'ha ferito come avrebbe voluto.
Gli dà un ultimo pugno, per poi alzarsi e tornare a guardare lei.
Lei che trema con il viso nascosto nel collo di Sofia.
Che sa bene cosa sta per succedere all'amica.
"Stanno arrivando i professori."
Urla qualcuno.
E Oliver sa che se lo beccano, questa volta per lui è finita.
Corre verso di lei, prendendole il viso tra le mani, cercando i suoi occhi.
"Emma guardami.
Stai bene?"
Le sussurra, sentendola calmare all'istante.
Sentendo la sua pelle tornare ferma e rilassata.
"Cazzo Oliver.
Dobbiamo andare.
Ora."
Urla Lucas, prendendo per mano Isa, mentre quest'ultima è intenta a scrivere un messaggio.
Rayan li segue con Sofia, ed Owen e Scarlett sono subito dopo di loro.
Oliver sente che i professori sono vicini.
Ed entra in uno stato confusionario, soprattutto perché Emma non risponde alle sue preoccupazioni.
Perciò le afferra la mano, tirandola via con sé verso l'esterno.
Emma in tutto ciò è chiusa in una bolla, che grazie alla presa di Oliver si inspessisce e gli dà calma e pace.
Calmando sempre più i battiti del suo cuore, che avevano quasi raggiunto il limite.
All'esterno, Isa gli fa strada dentro la limousine chiamata con il messaggio.
Abbastanza grande da ospitare tutti.
"Parti Emmanuel.
Veloce."
Urla Isa all'autista, mentre Oliver chiude la fila chiudendo lo sportello.
La macchina parte talmente di fretta da sgommare sulla strada, allontanandosi velocemente dall'istituto.
Una volta superato l'isolato, i ragazzi fanno un sospiro di sollievo.
Sperando che Caleb non sia così infame da denunciare Oliver al preside.
Anche perché grazie alla sua guardia alta, non ha riportato quasi nessun danno.
Isa si lancia tra le braccia di Lucas che, stranamente, l'abbraccia stringendola al suo petto.
Come fanno anche le altre coppie, tutte quante ancora scosse dagli eventi appena avvenuti.
Chi si poteva immaginare che un ballo scolastico potesse essere così caotico.
"Grazie."
È l'unica parola che dice Emma dopo le mille domande di preoccupazione di Oliver.
Ma essa basta a calmarlo e a stringerla a sé.
La verità è che aveva paura che le lacrime che le ha visto versare, fossero dovute a lui.
Che non rispondesse alle sue domande perché aveva paura di lui, per ciò che gli ha visto fare.
E invece Emma si stringe a lui, lasciandosi coccolare dalla sua mano che le accarezza la schiena.
Davanti a molta sorpresa di Sofia e Lucas, che ogni volta che è stata in quello stato l'hanno vista costretta a prendere le pillole.
Invece stasera è bastato il tocco di Oliver.
Concludono questo loro pensiero con un pizzico di paura.
Poiché è vero che Oliver sembra l'unico in grado di calmarla.
Ma sanno anche che è il colpevole delle forti emozioni che spesso prova l'amica.
E che la portano, a causa della sua malattia, a stare male.
"Be' che dire.
Non male come primo ballo.
E io che pensavo mi sarei annoiata."
Cerca di sdrammatizzare la situazione Isa, facendo ridere un po' tutti.
Pensando a quanto questa sera abbia combinato guai.
Owen e Scarlett sembrano quasi una coppietta, da quanto stanno vicini mentre si sussurrano dolci parole.
Sofia e Rayan sono in uno stato pietoso, tra i vestiti bagnati dalla pioggia e il trucco peggiorato dai continui baci e carezze.
Con tutto quel trucco sulla faccia, dovuto ai baci, Rayan sembra davvero il joker dei fumetti.
Isa sorride, stringendosi tra le braccia di Lucas che ricambia.
Arrivando persino a posarle dolci baci sul capo.
Entrambi confusi su cosa succederà domani.
Ma quelli più confusi sono Oliver e Emma, abbracciati nell'angolo dell'abitacolo.
Non si parlano ne guardano, eppure non si sono mai sentiti così vicini.
Con le mani unite, in un gesto a cui non vogliono dare un nome.
Agli occhi di tutti sono due innamorati, troppo testardi per dichiararsi.
Con troppo da perdere per poterlo fare.
"Dove vi porto signorina?"
Chiede l'autista, notando la notte ancora giovane.
I ragazzi si guardano e sembrano leggersi nella mente.
Lasciando a Isa il compito di rispondere.
"Ovunque.
Basta che rimaniamo insieme."
Poiché va bene un ballo, un ristorante di lusso o un fast-food.
L'importante è stare insieme.

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