I'm in love with a Dragon {NALU}

2. Animale domestico

Nel cestino c'è un drago in carne ed ossa.
Una creatura mitologica, un personaggio dei romanzi fantasy, se ne sta a zampettare sul suo tavolo, annusando curioso l'aria.

Tutto normale.
Si, proprio una giornata normale.

Lucy sviene.
Troppe cose strane da sopportare.

Quando si risveglia, qualcosa le sta leccando la faccia e lei è sicura di non aver mai preso un cane.
Due occhi onice la guardano preoccupati e il draghetto le svolazza a pochi centimetri dal volto.

Sa anche volare, perfetto.

"Quindi non è stato un sogno" sospira stanca. "C'è davvero un drago in casa mia".

Lui continua a fissarla e quegli occhi sembrano parlare. Si era spaventato quando l'ha vista svenire, perchè non poteva far nulla per aiutarla. Si sente impotente e frustrato e con lo sguardo riesce a comunicarle proprio quelle emozioni.

Ma cosa se ne fa di un drago?
Non ha tempo di accudire un cucciolo, altrimenti avrebbe preso il cane che desiderava da anni.

Non può neanche portarlo in una riserva o in un allevamento. Come spiegherebbe il fatto che una signora le ha affidato una creatura che non dovrebbe nemmeno esisitere?

Ok. Ora non è il momento di lamentarsi, bisogna analizzare la situazione razionalmente.
Che importa se questo animale è strano, è un cucciolo e, come tale, ha delle esigenze.

Prima di tutto acqua e cibo.

Lucy si alza dal pavimento, poggia il draghetto sul tavolo e va in cucina.
Riempie una scodella d'acqua, dalla quale lui beve avidamente e apre il frigorifero alla ricerca di qualcosa adatto a lui.

Cosa mangiano i draghi?
Di certo non il riso.
Il pesce? Forse, ma non ne è sicura.
Le verdure? Non pensa proprio.
La carne? Pare l'unica scelta.

Prende una fettina di carne cruda e la tagliuzza in piccoli cubetti, offrendogliela.
Il draghetto la annusa un paio di minuti e, accertatosi dell'ottimo odore, la divora in un istante.

"Eri affammato piccolino" constata lei provando nuovamente ad accarezzarlo.

Questa volta è lui a spingere il musetto contro la sua mano e la bionda sorride intenerita.
"Bastava un po' di cibo per renderti affabile, eh? Dovrò ricordarmelo".

Il cucciolo gioca un po' con le sue dita, rinfoderando gli artigli e non ferendola.

Dovrebbe pensare ad un nome?
Forse, ma sarebbe meglio di no.
Nominare un animale è il primo passo per affezionarsi e lei al momento non se lo può permettere.
In quella palazzina è anche vietato introdurre animale e lei si è portata a casa un drago, non un passerotto.

Ma i suoi occhioni sono davvero molto belli e il suo musetto adorabile, la fa sorridere senza nemmeno accorgersene.

L'animaletto sbatte le ali felice e saltella eccitato sul tavolo, lanciandosi tra le sue braccia stupendola.
Wow, espansivo il draghetto.
Le lecca una guancia facendola ridacchiare, dopo di che si accoccola a lei, strofinando la testa contro la sua felpa.
Tutto sommato non è male un drago come animale da compagnia.
Potrebbe perfino abituarsi.
No, Lucy, rimani lucida.

Lancia uno sguardo all'orologio, sono già le 21:00 passate!

"Ehi, piccolo! Prima di andare a nanna è meglio che ti faccia un bagnetto" suggerisce rimboccandosi le maniche.

A quella parola il cucciolo scatta sull'attenti, scappando dal suo abbraccio e andando a nascondesi nel cestino.

"Niente storie. In questa casa bisogna essere puliti per andare a letto" e lo trascina fino alla vasca da bagno.
"Se hai così paura lo facciamo assieme" propone sedendosi nell'acqua bollente.

Lui la guarda titubante, ma dopo mille incoraggiamenti, si decide a sfidare la sorte. Molto lentamente entra nell'acqua, arrampicandosi subito sul ginocchio di Lucy per scappare dalla sua presa terrificante.

"Guarda, non ti fa niente" dice immergendo una mano e alzandola verso di lui, per dimostrargli di non essersi fatta male. "Anzi, è piacevole".

Il draghetto, tuttavia, non si lascia condizionare e alla fine Lucy è costretta a tenerlo fermo per insaponarlo e risciacquarlo.
Che odissea!

Un'eternità e un bagno allagato dopo, il cucciolo se ne sta pulito e profumato a far le capriole sul letto, ammaliato dalla morbidezza del piumino e dimenticatosi del trauma con l'acqua.

Lucy, distrutta e assonnata, si mette in pigiama, prima di rimettere il drago nella cesta, spegnere la luce e infilarsi sotto le coperte al caldo.

Lui però inizia subito a piagnucolare, disturbandola.

"Che c'è, cucciolo?" Chiede sbadigliando.

La guarda implorante e non serve un genio per capire cosa vuole.
Lei ci riflette un attimo: facendolo dormire sul letto, potrebbe viziarlo e, se dovesse portarlo da qualche altra parte, non riuscirebbe più a prender sonno. Lasciandolo nella cesta la prima notte in un luogo che non conosce ancora, tuttavia, le sembra un gesto cattivo.

Sospira sconfitta, probabilmente questa sarà la prima di una lunga lista di concessioni che il draghetto otterrà da lei, grazie a quegli occhioni espressivi e spettacolari.

"Dai, vieni qui" dice segnando il posto vicino a lei. Il draghetto vola subito al suo fianco e si accoccola sotto le coperte.

Il suo corpo, di temperatura maggiore rispetto a quella di un essere umano, la riscalda subito e, alla fine, è lei che lo stringe a sè per non farlo allontanare.

Fuori la luna è alta nel cielo e il fascio di luce argenteo che permea dalla sua finestra rischiara la stanza buia, permettendo all'animale di vedere ancora ciò che lo circonda.

In pochi minuti Lucy è già nel mondo dei sogni e un piccolo sorriso le adorna le guance. Le sue braccia sono blandamente attorno al corpicino del drago che, orgoglioso, guarda la bionda.

La sua ragazza. La sua mate.
Finalmente l'ha trovata.
Ha girato il mondo per incontrarla ed ora giace accanto a lui.

Inspira il suo dolce profumo di vaniglia e strofina il muso contro la sua pelle liscia.

Adesso che l'ha trovata, non la lascerà più. La proteggerà da tutto e da tutti come solo un drago sa fare e, soprattutto, riuscirà a reclamarla.
Lei è la sua metà, nessun'altra.

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Ed ecco il secondo capitolo!
Natsu è già deciso a non lasciarla più, ma per Lucy sarà semplice vivere con un drago?
Si affezionerà?

A martedì,
Jade 🌼