I'm in love with a Dragon {NALU}

36. Disastro

Distruzione.
La prima cosa che nota Natsu quando torna in sè.

Sbatte un paio di volte le palpebre per capire dove si trova ma il panorama che lo accoglie sembra uno scenario post-apocalittico: i tavoli sono sottosopra, le tovaglie in cenere tra i resti delle tartine sciolte sul pavimento e i calici rovesciati a lasciar uscire goccia dopo goccia il loro contenuto dorato. 

Brandelli di tende ancora fumanti se ne stanno aggrappati ai lati delle finestre rotte per il troppo calore, facendo luccicare le piastrelle di minuscoli pezzi di vetro acuminati.

Qualcosa gli cade in testa e portandosi al naso la strana sostanza capisce che è metallo fuso.
Alza la testa e vede il lampadario penzolare pericolosamente dal soffitto; è mezzo sciolto, segno che è venuto a contatto con un calore incredibile.

Successivamente, come in trance, posa la mano sulla guancia, rigata da scie appiccicose.

Stava piangendo?.

Perchè?.

Non se lo ricorda.

Sbadatamente si graffia la pelle con un artiglio, ma non sente dolore, solo una gran confusione mentale.

L'aria è pregna di fumo, ma a lui non dà fastidio, benchè la cenere gli imbratti il completo.
Si affretta a pulirlo, notando solo ora che è a brandelli: solo mezzo busto e un quarto di manica sinistra si è salvato dalla combustione, lasciandogli scoperte le braccia e il torso ricoperte di scaglie.
I pantaloni sembrano messi meglio, a parte qualche foro qua e là, ma è difficile stabilirlo con certezza visto che è in ginocchio.

Perchè è in ginocchio?.

Un singhiozzo lo prende alla sprovvista e all'improvviso diviene consapevole che due esili braccia ustionate lo stanno blandamente stringendo da dietro.

Quell'odore.

Non può essere.

Sbarra gli occhi allarmato mentre la vista gli si annebbia di eventi degli ultimi minuti.

È stato lui.

È lui che ha provocato questo sfacelo.

Si guarda le mani imbrattate di sangue e si accorge che non ha ancora rinfoderato gli artigli.
Il suo sguardo si focalizza poi su una figura accasciata davanti a lui, immobile.

Si sfrega gli occhi per togliere i residui di lacrime e la figura comincia a delinearsi.
Il signor Heartifilia giace sulla schiena, la faccia coperta di sangue, un occhio tumefatto e delle bolle d'ustione e dei graffi sul busto, visibili dalla camicia strappata.

I suoi graffi.

La brutalità con cui l'ha colpito.

Spaventato in mancanza di ossigeno, cerca di indietreggiare ma si scontra con un altro corpo.
Volta la testa molto lentamente, terrorizzato all'idea di trovarla nelle stesse condizioni.

I capelli raccolti sono ora sciolti sulle spalle e pieni di cenere, il viso è sconvolto e arrossato, ancora solcato da lacrime salate che non accennano a fermarsi.
Lo sguardo devastato cerca il suo, ma Natsu è troppo occupato a fissare il suo corpo per accorgersene.

Il vestito è ormai inesistente e mette in mostra la pancia e il decollettè scottati come le braccia che ora ricadono tremanti lungo i fianchi.

Ustioni provocate dalle sue fiamme.

Dolore provocato da lui.

Il suo cuore batte fossennatamente nella gabbia toracica e solo adesso realizza che sono le uniche persone presenti nella stanza; non c'è più nessuno, se ne sono andati tutti.

Lucy tossisce un paio di volte ripiegandosi dal dolore e Natsu s'irrigidisce.

"Sei tornato in te" esala con occhi spenti e febbricitanti. Dev'essere per le ferite.

Alza una mano tremante ma lui si scosta bruscamente dal suo tocco, alzandosi di scatto.

Lei lo guarda confusa e preoccupata, ma nei suoi occhi onice scorge solo un sentimento: terrore puro.

Natsu indietreggia di qualche passo e quando la vede che tenta di muoversi, le dà le spalle e si precipita alla porta, dove si scontra con Gray.

"L'ambulanza è qui" urla il moro trafelato, "dov'è Lucy?" Ma la sua espressione gli fa capire che il rosato è in panico totale.

"Non penserai di-" ma Natsu è già lontano.

Corre tra i corridoi non guardandosi indietro ed anche quando si ritrova all'aperto continua a correre.

Corre finchè non ha più fiato.

Corre finchè gli bruciano i polmoni.

Corre finchè l'eco delle sue paure non può raggiungerlo.

Cosa ha fatto? Come ha potuto perdere totalmente il controllo?.
Ha cambiato i connotati di Jude, ha distrutto l'intero salone, ha esposto il suo segreto a chiunque fosse presente al party e, cosa più importante e deleteria, ha ferito gravemente la sua Luce.

Aggiungiamo anche che è scappato perchè non sopportava la vista della sua mate ferita a causa sua e completiamo il quadretto.

Appoggia una mano alla corteccia di un albero e si abbassa sulle ginocchia per riprendere fiato.
Dov'è?
Per la confusione non ha guardato nemmeno dove stesse andando.

Si lascia scivolare a terra provando disperatamente a calmarsi, ma gli artigli sono ancora in bella vista e le scaglie non ne vogliono sapere di scomparire.

Colpisce la corteccia con un pugno.

"Che hai combinato, drago?" Chiosa atona Porlyusica apparendo alle sua spalle.

"Ho rovinato tutto" risponde, non stupendosi della sua presenza; dopotutto, è la guardiana dei draghi.

"Il tuo segreto è stato rivelato a troppe persone".

"Lo so".

"Ti sei trasformato per fare del male".

"Lo so".

"Ed hai ferito la tua compagna di vita"

Natsu tace.

"Prima di intraprendere il viaggio, eri stato avvertito delle conseguenze di un eventuale incidente."

Il rosato serra la mascella. Non avrebbe voluto arrivare a questo punto, ma la legge dei draghi parla chiaro e lui non può violarla.

La sirena dell'ambulanza cattura la sua attenzione e, nascosto dalla boscaglia, guarda il veicolo che trasporta l'amore della sua vita all'ospedale più vicino.

"Puoi applicarla anche a lei?" Domanda titubante.

"Solo se non avete ancora compiuto il rituale".

Lui nega.

"D'accordo allora, se è quello che desideri".

"Ti chiedo solo un'ultima cosa," dice serio vedendo le mani della donna illuminarsi, "concedimi di vederla un'ultima volta, devo assicurarmi che stia bene" e lei sa che non accetterà un no come risposta.

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