I'm in love with a Dragon {NALU}

31. Ricerche

"Hai trovato qualcosa?".

"Ci sto provando" sbuffa Lucy dopo l'ennesima domanda.

Sono ore che sta setacciando l'ufficio di suo padre in cerca dei file sui suoi amici, ma la parete ancora mezza piena di faldoni si diverte a vederla disperarsi.
Natsu non sa leggere, perciò l'unica cosa che può fare per aiutarla è stazionare alla porta di guardia, attento ad ogni minimo rumore che proviene dai corridoi, mentre lei annaspa in quel mare di documenti e carte.

"Cosa intendi fare una volta trovati quei fascicoli?".

"Sistemare tutto. Sono scappata di casa per fuggire al controllo oppressivo di mio padre, perciò non gli permetterò di controllare nuovamente la mia vita e quella dei nostri amici".

Natsu annuisce in silenzio, soffocando un'altra domanda più importante. Ha già ottenuto così tanto in poco tempo, chiedendole quello che in realtà preme di sapere risulterebbe solo un egoista.
Eppure lei è lì a lottare per le persone a cui tiene ed in cuor suo spera che stia lottando anche per lui e per il loro futuro.

"Evvai! Ho trovato il fascicolo di Levy" urla contenta.
Dentro ci sono foto dell'appartamento, la fotocopia del suo vecchio contratto d'affitto, alcune foto della ragazza insieme a Lucy scattate in varie giornate ed una scheda riassuntiva sui dati raccolto relativi alla sua migliore amica.
Incredibile quante informazioni abbia ottenuto in poche settimane.

Lucy trova il numero del proprietario della palazzina e lo chiama.

"Salve, parlo con il signor Jemma? Sono la segretaria del signor Heartifilia.
Volevo dirle che la situazione è risolta, perciò può tornare ad affittare l'appartamento.
Anzi, provvedo subito a spostarle sul conto l'equivalente di quattro mesi d'affitto per la signorina McGarden.
Grazie e buona giornata".
Veloce e concisa.

La bionda alza il pollice verso Natsu, che fischia compiaciuto.
"Hai già sistemato tutto?".

"Il trucco è non dargli il tempo di rispondere e controbattere alle tue decisioni" esclama sistemando il suo faldone.
"Come risulta dalle carte, la palazzina non ha subito alcun lavoro di ristrutturazione agli impianti, quindi è stato mio padre ad obbligare il sig. Jemma a sfrattarla, come è stato lui ora a concederle quattro affitti gratis" e gli fa l'occhiolino.

Prende il cellulare e sposta la somma pattuita sul conto di Jemma.

"Mi ero ripromessa di non toccare alcun soldo di mio padre anche se fossi stata in difficoltà, ma questi sono per Levy, quindi glieli prendo volentieri".
Jude ha un conto di più di nove zeri in banca, non si accorgerà mai di 1.600 jewels in meno.

Gli occhi del rosato brillano. "Quindi puoi fare la stessa cosa per Igneel?" Chiede speranzoso.

La bionda scuote la testa. "Purtroppo no, il caso di Mr. Igneel è differente e la somma richiesta è molto più alta. Quando un prelievo o una transazione supera i 10.000 jewels la banca contatta mio padre in persona."

L'umore del drago crolla di colpo. "Quindi non possiamo aiutarlo?".

"Non disperare, troveremo una soluzione, ma prima devo trovare il suo fascicolo" e torna a tuffarsi in quella pletora di documenti.

Passano un altro paio d'ore, gli scaffali sono sempre più vuoti ed il sole si abbassa all'orizzonte, preannunciando la sera.
Natsu è stufo di quella situazione statica e lascia sempre più spesso il suo posto di sentinella per girovagare nella stanza, punzecchiando i nervi già tesi della bionda.

"Oddei! Non mi sembra vero!" Urla lei dopo un po', stringendo tra le mani il secondo fascicolo.

"L'hai trovato!?" Gioisce Natsu accucciandosi accanto a lei.

Come nel primo, anche in questo ci sono foto dell'uomo in questione, il contratto di proprietà della falegnameria e le fotocopie di tutte le licenze, oltre alla scheda dettagliata.

"Woah!" Si stupisce la ragazza, "lo sapevi che ha lavorato per anni nell'areonautica?".

"Cioè?".

"Quelli che pilotano gli aerei, i grandi uccelli di metallo che vedi in cielo".

"Davvero?! Che mito! Ora capisco da dove viene la divisa che tiene nel suo armadietto".

"Generale di brigata aerea" legge Lucy, "era quasi al vertice, chissà perchè si è ritirato".

"Il vecchietto non è uno che vuole sempre di più" constata Natsu, "si vede che non era la vita che desiderava".

"Hai ragione, se ha deciso di aprire la falegnameria, vuol dire che è ciò che lo rende felice" concorda.
Trova poi la fotocopia della denuncia compilata dalla finanza e decide di tentare il colpo grosso.

Sta per comporre il numero, quando Natsu alza la testa di scatto. "Sta arrivando qualcuno" proclama serio, "dai passi e dalla distanza dell'odore abniamo pochi minuti prima che passi di qui".

I due riordinano in fretta le carte e mettono i faldoni alla rinfusa sullo scaffale, sentendo i passi avvicinarsi sempre di più.

"Come facciamo ad andarcene? Dalla porta ci beccherebbero e in questa stanza non ci sono nascondigli" dichiara a bassa voce Lucy guardandosi intorno irrequieta.

"Vorrà dire che usciremo da un'altra parte". 
La prende in braccio stile sposa e corre alla finestra spalancandola.

"Che hai intenzione di fare?" Chiede circondandogli il collo con un braccio.

"Saltare, ovvio".
Calcola pressapoco la distanza che li separa dal giardino sottostante ed annusa l'aria per localizzare eventuali altri domestici nei paraggi.

"Sei impazzito! Siamo al secondo piano!".

"Preferisci che ci becchino?" La guarda lui.

Lei lancia uno sguardo prima di sotto  e poi alla porta, dove la maniglia si sta abbassando.

"D'accordo" esala stringendo la presa e chiudendo gli occhi.

Natsu sorride ed assicurandosi di tenerla bene, si lancia nel vuoto appena sente la porta cigolare ed aprirsi.
Atterra perfettamente in piedi e corre all'ombra di un albero a nascondersi dallo sguardo confuso di una domestica che si affaccia dallo studio.

Lei alza le spalle e chiude la finestra, dando la colpa al vento per i faldoni in bilico per poi uscire e chiudere la stanza a chiave.

Lucy esala sollevata dopo essere stata rimessa a terra. "Tu sei pazzo".

"E ti piaccio anche per questo" e le scompiglia i capelli.
"Ora che facciamo? Non possiamo più entrare".

"Non importa" e la bionda tira fuori dalla tasca dei pantaloncini un foglio accartocciato. "Ho tutto quello che mi serve".

♤♤♤♤♤