5. Nuovo coinquilino

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È mattina, la sveglia suona e Lucy non ha minimamente voglia di alzarsi.
Il letto è troppo comodo e il caldo che percepisce non la invoglia di certo ad uscire dalle coperte.
Si raggomitola maggiormente e qualcosa d'istinto le si stringe attorno alla vita.
Non ha il tempo di chiedersi cosa sia che sente un naso strofinarsi sul suo collo.
Sbarra gli occhi e calcia l'estraneo giù dal letto, coprendosi poi con il lenzuolo.

"Chi sei?" Chiede spaventata, cercando con lo sguardo il draghetto.

"Sono io, Natsu" spiega il ragazzo massaggiandosi il fondoschiena indolenzito.

La situazione da surreale è diventata quasi comica: va a dormire con un cucciolo di drago e si risveglia con un ragazzo nel letto.

"Sei davvero il drago che ho portato a casa due giorni fa?" prova incerta.
Ormai non dovrebbe stupirsi di nulla.

"Certo che sono io! Guardami".

Questo sarebbe il draghetto?
I capelli rosa spettinati, gli occhi onice brillanti ed espressivi, la bocca chiusa in una smorfia dispiaciuta per non essere stato riconosciuto, la mascella squadrata e, da quel che spunta dallo strano indumento che indossa, un fisico niente male. Alla faccia!

"Com'è possibile?".

"Ti sei affezionata a me e mi hai permesso di mostrarmi nella mia forma umana".

Lucy aggrotta la fronte confusa.
Queste dinamiche ultraterrene sono difficili da assimilare alle sette di mattina.

"Vuoi dire che se non mi fossi affezionata, tu saresti rimasto un animale?".

"Si, perchè voleva dire che non eri ancora pronta ad accettare il tuo destino".

"Il mio destino?".

"Come mia mate".

"Aspetta un attimo. Non posso parlare di destino con un drago trasformato in umano appena sveglia, senza avere una tazza di caffè in mano".

Si alza e come un automa va in cucina a prepararlo, borbottando sottovoce. Si appoggia al bancone con le mani prendendo dei profondi respiri.
Ok, calma Lucy, respira.

Natsu, avvertendo la sua ansia, la abbraccia da dietro, facendo aderire i pettorali alla sua schiena.
"Rilassati Luce" le mormora nell'orecchio, provocandole i brividi.
Essendo la sua mate, lui ha un bisogno fisico di starle accanto e di occuparsi di lei, ma non sa che per la ragazza è difficile accettare i risvolti della situazione.

Lucy scioglie l'abbraccio imbarazzata e si fionda sul caffè, sedendosi a tavola.

Il ragazzo la copia e, mentre sorseggia la bevanda bollente in silenzio, osserva ogni suo gesto.
È agitata, si nota da come stringe convulsamente la tazza e muove la gamba in un tic nervoso.
Non gli piace che si senta così per colpa sua e vorrebbe far qualcosa per calmarla.
Le sorride dolce e la bionda, senza accorgersene, arrossisce.

"Quindi io sarei la tua mate" dichiara poi appoggiando la tazza sul tavolo. "Ovvero la tua compagna di vita".
Annuisce.

"Come lo sai?".

"Lo sento. Ogni drago alla nascita è già collegato ad una mate e il nostro compito è trovarla e reclamarla".

"Tutto questo è davvero assurdo" borbotta Lucy, mettendosi le mani nei capelli.

Natsu si rattrista e i suoi muscoli si tendono. "Non mi vuoi?".

"Non è che non ti voglio" chiarisce, "è che non puoi dirmi che è destino che io sia la tua compagna e aspettarti che io lo accetti, capisci?".

"In realtà no" dice confuso.

"Non so come funziona da dove vieni, ma qui molte persone, inclusa la sottoscritta, non credono al fato e men che meno vogliono una vita già programmata da altri!".

Figuriamoci, lei era addirittura scappata di casa per non sottostare alle regole di suo padre ed ora ecco un altro uomo che voleva mettergli il guinzaglio. Inconcepibile!

Natsu ancora non capisce il suo discorso, ma una cosa è certa: Lucy non lo accetta come compagno.
A quel pensiero gli si forma un groppo in gola. Come farà a rinunciare a lei, adesso che l'ha trovata? Sarebbe troppo doloroso.

Oppresso dalla paura, scatta in piedi, battendo le mani sul tavolo. "Ti prego, lasciami restare con te" la prega. Qualcosa nel suo sguardo la agita: è disperato, terrorizzato dalla sua risposta.

"Non lo so... insomma...".

"Per favore, dammi il tempo per farti innamorare di me!".

"Non funziona così, Natsu".

"Sei mesi" stabilisce serio, "solo sei mesi. Se alla scadenza non mi vorrai ancora, me ne andrò. Scomparirò dalla tua vita per sempre".
Tutto pur di restare ancora un po' con lei.

Lucy sospira e si alza.
"Immagino che conoscerti meglio, prima di prendere una decisione definitiva, sia d'obbligo".

"Vuoi dire che non mi cacci via?" Domanda speranzoso.

"Voglio dire che dobbiamo andare a comparti qualcosa da indossare, non puoi certo uscire conciato in quel modo" e detto questo si chiude in bagno per prepararsi.

Natsu si guarda la tunica marrone che indossa, non capendo cos'abbia di sbagliato, ma alza le spalle e aspetta pazientemente che sia pronta.

Al centro commerciale il rosato attira parecchie attenzioni, specialmente dalle ragazze impegnate a contemplare i muscoli messi in risalto dalla tunica aperta.

"Non potresti chiuderla?" Sussurra Lucy infastidita. "È ridicolo abbinarci la sciarpa".

"Ma è un tuo regalo!".

"E te l'ho comprata perchè fa freddo. Ma se tu poi vai in giro a petto scoperto è inutile".

Lui alza le spalle. "Non percepisco il freddo, la mia temperatura corporea è molto superiore alla tua".
Le avvolge le spalle con un braccio stringendola a sè. "Ecco perchè quando sei con me, ci penserò io a scaldarti".

Lucy diventa bordeaux a quell'affermazione e si schiaffeggia mentalmente per aver travasato per un attimo le sue parole.
Scuote la testa allontanando quel pensiero e lo accompagna in un negozio.

Dopo aver sommerso il ragazzo di maglie, felpe, jeans e tute da ginnastica, lo spinge in camerino, accomodandosi poi sui divanetti.

Lo sente imprecare un paio di volte, segno che non è abituato ad indossare abiti umani e trattiene un sorriso.

"Luce?" Chiede dopo un po' spuntando con la testa da dietro la tenda. "Mi daresti una mano?".

"Con cosa?" Si alza e si avvicina e, senza preavviso, viene trascinata all'interno. Si ritrova di fronte un Natsu con la camicia aperta e i jeans slacciati.

"Me li chiudi?".

Lucy sbatte le palpebre convinta di non aver capito bene la domanda.

"Ti prego" la implora con occhi da cucciolo.

Con le gote arrossate e la mano tremante afferra la cerniera dei jeans, alzandola lentamente e chiudendo poi il bottone all'estremità.
Il rosato non le stacca gli occhi di dosso e ciò la mette ancor più in soggezione.
"Ecco fatto" mormora allontanandosi di scatto.

"Anche la maglia" aggiunge divertito.

Lei sbuffa ed è obbligata ad insegnarli ad abbottonarsi la camicia.
Man mano che sale, il corpo del ragazzo freme, trovandosi poi il viso della sua mate a pochi centimetri.
Gli occhi cioccolato di lei, grandi e meravigliosi, lo guardano quasi timorosi della sua prossima mossa.

Lui d'istinto le circonda i fianchi con un braccio, facendola scontrare con il proprio corpo. Un ringhio basso gorgoglia nella sua gola e si abbassa per baciarle la fronte.

"Grazie" sorride poi sulla sua pelle.

Lei annuisce ed esce velocemente, prima che la situazione si scaldi troppo.

I'm in love with a Dragon {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora