30. Paura, nuvole e baci

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La cosa positiva è che Lucy ha molti ricordi da riscrivere e perciò Natsu ha l'imbarazzo della scelta, quella negativa è che tutto è passato in secondo piano da quando il suo sguardo si è posato sulla motocicletta di Scorpio, uno degli addetti alla sicurezza.

La bionda ha notato subito quel luccichio inquietante, presagio di un'idea che l'avrebbe sicuramente messa nei guai ed ha cercato in tutti i modi di dissuaderlo, ma il piccolo battibecco si è concluso con lei seduta sul sedile posteriore aggrappata alla sua maglia come se ne dipendesse delle sua vita, cosa praticamente vera, e Natsu a guidare con un sorriso soddisfatto sul volto.

Il problema, tuttavia, è che, in quanto drago, non ha mai preso la patente e il terreno in pendenza che circonda la magione non è di sicuro il luogo migliore dove esercitarsi nella guida per la prima volta.

"Non andare sull'erba" cerca di istruirlo la bionda, "segui il sentiero".

"Ma mi annoio, è tutto dritto" e gira bruscamente verso destra, minando la pazienza di Lucy.

Lei gli dà una pacca sulla schiena.
"Stai attento, così ci fai ribaltare!".

"Non ti preoccupare, il tuo peso ci mantiene stabili" esclama ridacchiando.

"Stai dicendo che sono pesante?!" E questa volta lo colpisce in testa.

"Ahia! Quasi dimenticavo quanto sei violenta".

"Il fatto che tu sia il mio ragazzo ora, non significa che puoi prenderti certe libertà".

Natsu sorride. "Puoi dirlo di nuovo?". Adora il suono di quella parola pronunciata da lei.

"Ho detto che sei il mio ragazzo" arrossisce abbassando la voce.

"Non ho sentito bene, puoi alzare la voce?" Scherza.

"L'ho già detto due volte, accontentati" e gli pizzica giocosamente il fianco.

"Non credi che dovresti essere più gentile con il tuo ragazzo?" Sogghigna guardandola da sopra la spalla. 

"Quando te lo meriterai" e si sporge per avvicinarsi al suo volto.

"Posso farmi perdonare con un bacio?" Chiede lui con voce roca.

Lucy sta per azzerare la distanza, quando guarda davanti a sè spaventata. "Il sentiero!" Urla indicando la stretta svolta che li attende e Natsu si gira di scatto.
Impreca a denti stretti e sterza di colpo, ma al posto di andare a sinistra e seguire il sentiero, va a destra verso una ripida discesa.

"AAAAAA!" Urla Lucy abbracciandolo e nascondendo il viso contro la sua schiena.
Lui nel frattempo prova a frenare, ma  sembrano non funzionare e l'erba umida fa slittare la motocicletta, facendole proseguire la discesa a gran velocità.

"Tieniti forte!" Le raccomanda provando a rallentare abbassando i piedi a terra, ma invano.

"Ci stiamo avvicinando alle case, finiremo per schiantarci!" Biascica spaventata, artigliandogli la maglia.

Natsu stringe il più possibile i freni, i muscoli tesi e le vene in rilievo, intenzionato a proteggere Lucy a tutti i costi e finalmente riescono a fermarsi a pochi centimetri dal muretto di recinzione di un'abitazione.

Sospira sollevato afflosciandosi. "Tutto bene, Luce?" Domanda sentendo le braccia attorno al busto tremare.
Lei annuisce, ma non molla la presa; ha avuto paura, hanno sfiorato una tragedia.
Lui poggia le mani sopra le sue. "Sto bene, Luce. Non è successo niente".

"Non fare più azioni così sconsiderate" lo ammonisce poggiando la fronte tra le sue scapole.

"Promesso".
Questa volta ha esagerato, l'ha messa in pericolo e avrebbero potuto farsi davvero male. La prossima volta ascolterà i suoi consigli.

L'aiuta a scendere dalla motocicletta e la fa sdraiare sull'erba per calmarsi, accomodandosi poi dalla parte opposta, i volti vicini ed il sorriso sulle labbra.
Lucy un giorno gli aveva raccontato che da piccola si divertiva ad inventare storie usando come personaggi le figure che intravedeva nelle nuvole e lui è intenzionato a farsene raccontare qualcuna.
Probabilmente suo padre non l'ha mai ascoltata ed anche le domestiche, con il lavoro alla villa, non avranno mai avuto troppo tempo da dedicarle.

"Guarda quella nuvola" esclama indicandone una alla sua destra, "sembra un ippopotamo".

"Quella invece assomiglia ad un gatto che gioca con una pallina" si aggrega lei ed inventa una piccola storiella sui due animali.

"Magari, invece, è un ippopotamo robot e il gatto lo sta controllando con quella palla" ipotizza Natsu alla fine facendola ridacchiare.

"Qualcuno ha passato troppo tempo a giocare ai videogiochi con Gray" lo punzecchia.

"È una schiappa, sconfiggerlo è sempre una bella sensazione" gongola lui.

"Grazie per essere diventato suo amico, significa molto per me".

"Non è così male una volta che lo conosci... nonostante il cervello ghiacciato, intendo" ma Lucy sa che dietro quelle parole si cela della stima. I due sono diventati grandi amici ed hanno molte cose in comune, anche se sono restii ad ammetterlo.

"Una testa ghiacciata ed una in fiamme che vanno d'accordo, chi l'avrebbe mai detto".

"Ehi!" E le dà un piccolo buffetto sulla fronte, "la mia testa è messa meglio della sua".

"Sei sicuro?" Insinua voltandosi sulla pancia e bussando sul suo cranio. "Io qui dentro non sento niente".

Lui arriccia le labbra in un dolcissimo broncio, prima di alzare la testa quel tanto che basta per baciarla.
"Se le tue labbra sono impegnate con le mie, non puoi dire cose cattive sulla mia testa" sorride trionfante.

"Preparati a fare gli straordinari, allora" dichiara distogliendo lo sguardo, "perchè la lista di cose da dire è davvero lunga".

"Quindi meglio iniziare subito" e la sua mano si tuffa tra i suoi capelli biondi per abbassarla verso di sè.

Dopo un po' un'auto nera li sorpassa poco distante e Lucy guardando di traverso riconosce la figura del padre sui sedili posteriori.

"Credevo stesse nel suo studio fino a sera" commenta Natsu.

"Probabilmente ha un impegno di lavoro" alza le spalle la bionda "e questo vuol dire che non rienterà fino a tardi" e sorride diabolica.

"Cosa ti frulla in testa?" Alza un sopracciglio lui.

"Forza, in piedi! Abbiamo delle ricerche da fare!".

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I'm in love with a Dragon {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora