I'm in love with a Dragon {NALU}

20. Problemi

È una mattina come tante altre, il sole inizia ad essere più vigoroso, gli uccellini cinguettano fuori dalla finestra e l'aroma del caffè caldo impregna la stanza.

Sembra essere tutto tranquillo, ma quando Lucy guarda il cellulare, capisce che è solo apparenza.

7 chiamate perse.

Compone velocemente il numero del suo migliore amico che risponde dopo il primo squillo.

"Ehi Lucy..." la voce tremante.

"Scusami, non ho sentito il telefono. Che succede?" Domanda preoccupata.

"I miei genitori... sono stati portati in caserma".

La bionda sbarra gli occhi. "Arrivo subito".
Riattacca e corre in bagno a lavarsi, si veste in tutta fretta e beve il caffè mentre indossa gli stivali, prima di uscire di corsa da casa; Gray ha bisogno di lei.

Tre fermate della metro dopo ed eccola correre per il cortile della caserma.
"Scusa, ho fatto più in fretta che ho potuto" ansima raggiungendo il moro.

"Grazie per essere qui. Sono andato in panico..." e lancia uno sguardo ansioso all'ingresso.

"I tuoi sono ancora dentro?".

Lui annuisce e la ragazza lo accompagna ad una panchina per calmarlo e farsi spiegare cosa è accaduto.

"È tutto confuso" inizia Gray passandosi una mano tra i capelli, "stavamo ancora dormendo quando hanno bussato. Papà è sceso ad aprire e sono entrati quattro agenti. Hanno cominciato a blaterare cose su crimini, evasione fiscale, anni di carcere... non so."
Prende un respiro profondo per calmare il tremolio della voce. "Papà ha provato a difendersi, ma hanno buttato un malloppo di carte sul tavolo, dicono di avere le prove... e in un attimo ci siamo ritrovati qui".

Appoggia i gomiti sulle gambe, le mani sulle tempie, le dita a tirare le ciocche di capelli neri.
"I miei sono brave persone, hanno sempre pagato le tasse, non sono degli evasori... no."

Lucy gli passa una mano sulla schiena sentendolo singhiozzare. I coniugi Fullbuster sono delle persone splendide che l'accolgono come una figlia ogni volta che Gray la invita a casa sua, non sono degli criminali, ma dei cittadini onesti che rispettano la legge e amano il proprio lavoro.

"Andiamo da loro, abbiamo il diritto di vederli". Gli porge la mano ed insieme entrano in caserma.

"Sono Gray Fullbuster, i miei genitori sono stati portati qui un paio d'ore fa" dice alla receptionist.

"Mi dispiace, ma li stanno ancora interrogando".

"Sono innocenti!" si arrabbia battendo le mani sulla scrivania, "non potete trattenerli!".

Lucy gli poggia una mano sul braccio per calmarlo, fornendo poi un sorriso di scuse alla donna. "Ci scusi, ma siamo un po' agitati, non potremmo incontrarli per pochi minuti? Sa, per discutere dell'avvocato e delle accuse...".

La receptionist sospira ma alla fine cede ed avvisa un poliziotto di accompagnarli all'interno.
Appena aperta la porta, il moro si lancia ad abbracciare sua madre.

"Oh tesoro, ci dispiace immischiarti in questo casino" si scusa Mika, accarezzando la guancia del figlio.

"Non è colpa vostra, mamma".

"Che vi hanno detto?" Domanda Lucy.

"Ci hanno mostrato una serie di conti fasulli" ringhia Silver frustrato, "non abbiamo mai intascato quelle cifre, nè evaso il fisco".

"Vi hanno dato la possibilità di difendervi in tribunale, vero?".

"Sì, ma con tutte queste prove a nostro sfavore dubito che avremo delle chance" e l'uomo stringe le mani in pugni.

"Rischiamo dai quattro agli otto anni di carcere..." sussurra impaurita Mika tornando a sedersi.
Gray le mette le mani sulle spalle per rassicurarla ed il padre s'incupisce.

"Vi lascio parlare da soli, se avete bisogno di qualcosa sono qui fuori" propone la bionda.

"Grazie per essere qui, Lucy" le sorride la donna.

Appena richiusa la porta della stanza alle spalle, la ragazza si apparta in corridoio con la piccola agenda telefonica stretta tra le mani.

In questo momento l'unica cosa che può fare per i genitori di Gray è procurarsi il miglior avvocato sulla piazza, in grado di ribaltare il verdetto anche con tutte quelle prove contro e una persona del genere può rispondere solo al suo cognome.

"Pronto, chi parla?".

"Salve, parlo con lo studio legale di Fiore?".

"Si, mi dica".

"Avrei bisogno urgentemente di un vostro avvocato per un caso di evasione fiscale".

"Lei è?".

"Lucy Heartfilia" ma dall'altro capo cade la linea.
Guarda stupida la schermata ormai nera e si affretta a comporre un altro numero.
Purtroppo con ogni studio che chiama finisce allo stesso modo e un'ora dopo si ritrova con un pugno di mosche in mano.

Non ha funzionato. Di solito tutti scattano appena pronuncia la parola 'Heartfilia', ma questa volta si è pocurata terra bruciata attorno.

Sospira affranta.
Perchè non può far mai niente per i suoi amici? Loro sono sempre disposti ad aiutarla e lei li delude continuamente. Prima Levy con i soldi, adesso Gray... arriverà a deludere anche Natsu?

Prova qualche altro contatto, ma invano.
Sfoglia di nuovo l'agenda, ma ha finito i numeri da chiamare e nessuno ha voluto rispondere al suo grido d'aiuto.

Si siede affranta su una seggiola di plastica dove viene raggiunta poco dopo da Gray che si lascia andare appoggiando la testa al muro.
"Papà ha contattato il nostro avvocato, ma dice di non voler rischiare. Le prove sono troppe e non avremmo la minima percentuale di successo. Se non troviamo in fretta una soluzione, siamo obbligati ad affidarci ad un avvocato d'ufficio e in quel caso saremo fregati".

"Ovviamente, pochissimi avvocati tengono di più ai clienti che alla propria reputazione".

"Nessuno accetterà di difendere i miei genitori, li considerano già una causa persa" sospira.

Lucy fissa il pavimento pensierosa; c'è qualcosa che non quadra in tutta questa storia.
"Quelle sono le fotocopie delle prove contro di voi?" Domanda poi vedendo il plico di fogli. Il moro annuisce.

Lei allora si alza e si stiracchia.
"Ci sarà qualcuno qui a Magnolia con il coraggio di battersi per la vostra causa e se non c'è proveremo perfino nelle città vicine. Non vi lascerò sprofondare".

"Grazie Lucy, sei un'amica".

"Ora andiamo, sarà una giornata infernale".

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Io ADORO la friendship GrayxLucy <3
Sono troppo patatiiii

Jade 🌼