27. Come un oggetto

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"Sono Lucy, non l'erede degli Heartfilia".

"Ancora con queste idee sibilline?" Esclama contrariato Jude.

"Non sono solo idee, sono io. La me che voglio mostrare agli altri sperando che venga apprezzata e non adulata" ribatte sicura.

"Ci sono persone a questo mondo che non hanno di che vivere e tu invece fuggi dalla ricchezza della tua famiglia, dovresti vergognarti".

"Io non ci vedo nulla di male nel voler andare avanti con le proprie gambe" commenta Natsu, ma viene ignorato di nuovo.

Jude prende posto alla scrivania finendo di scrivere qualcosa su un pezzo di carta.
No, non di nuovo.
Quante volte era entrata nel suo studio e l'aveva accolta la stessa immagine.
Quante volte aveva cercato di attirare la sua attenzione in qualsiasi modo, anche per pochi istanti, per poi essere cacciata via malamente.
Quante volte aveva guardato la porta chiusa e aveva sperato che si aprisse per lei.

Ed ancora oggi quel senso di inadeguatezza le fa nascere un groppo in gola.
Perchè quegli occhi severi si posano ovunque tranne che su di lei?
Nemmeno fuggire di casa è servito a qualcosa.

Apre varie volte la bocca per parlare, ma non esce alcun suono. I suoi occhi s'inumidiscono ed inevitabilmente cercano quelli di Natsu.

Il ragazzo serra la mascella e si avvicina a grandi passi a suo padre, sbattendo poi le mani sulla scrivania.
"Luce è tornata a casa dopo due anni e lei non alza neppure il viso da queste dannate carte!" Si altera, "non pensa a come possa sentirsi?".

"Nessuno le ha detto di andarsene, è stata una sua scelta" dice atono continuando il suo lavoro.

"E lei non ha nessuna colpa?!".

Lucy gli poggia una mano sulla spalla per calmarlo; non è la sua battaglia, è una faccenda che deve sistemare da sola.
Natsu la guarda e si sposta di qualche passo, restandole comunque accanto.

"I miei amici... perchè te la sei presa con loro?".

"Era l'unico modo per farti tornare a casa".
Non cerca nemmeno di discolparsi.

"Perchè ora?".
Domanda lecita visto che se fosse stato davvero preoccupato per lei, l'avrebbe rintracciata subito con i suoi contatti e non dopo ben due anni.

Jude le passa un documento.
Lei lo legge e le mani artigliano il foglio. "Che significa?".
Non può essere davvero quello che pensa.

"Un'offerta vantaggiosa, il 51% mi farebbe diventare socio maggioritario e il tutto con un semplice matrimonio".

Il rosato strabuzza gli occhi allarmato e Lucy lascia cadere il documento a terra.
"Matrimonio?". Guarda incerto prima Jude e poi la sua mate, "che sta dicendo? Quale matrimonio?" Ma nessuno gli risponde.
"Luce...?" Ma lei è come pietrificata.

Allora raccoglie il foglio e lo legge. Troppe parole senza senso su somme, affari e contratti, ma ecco che nelle ultime righe c'è una clausola.
Il matrimonio tra i primogeniti delle famiglie sancirà la partnership delle due aziende.
Alza lo sguardo e lo poggia su Lucy, ancora bloccata in uno stato di trance.

"Loki verrà con i suoi genitori per il party primaverile, così potrete annunciare il vostro fidanzamento".

"Chi è Loki?" Natsu è sempre più agitato.

Lucy, invece, fa fatica perfino a respirare. La sua vita sta diventando di nuovo un'agenda che suo padre si diverte a riempire senza previo consultarla.
"È questo che sono per te? Un soprammobile da esibire e vendere quando ti è conveniente?" Chiede con un filo di voce; non ha nemmeno la forza di arrabbiarsi, quanto è delusa.

"La famiglia Regulus è ambiziosa e potente, è un alleato che non possiamo farci scappare" spiega Jude, come se discutesse d'affari, cosa che per lui in fin dei conti è.

La bionda comincia a sentirsi male. Al momento, il fatto di non conoscere questo ragazzo non le importa minimamente, quello che le preme è che suo padre l'abbia cercata per venderla e non per scusarsi con lei e provare a riallacciare il rapporto che si è deteriorato per colpa sua.

"Perchè mi tratti così?" Domanda con gli occhi velati di lacrime. "Cosa ho fatto per meritarmi così tanto odio?".
Le braccia sono tese lungo i fianchi e le mani sono strette a pugno.

Jude s'irrigidisce, colpito da quelle parole.

"Perchè da quando è morta mamma sono diventata un peso per te? Ho cercato in tutti i modi di farmi voler bene, eppure solo la mia presenza era avvertita come un fastidio...".
Ora le lacrime scorrono liberamente sulle sue guance e quelle frasi celano un dolore così profondo che nemmeno Natsu riesce a fare un passo avanti.

"Loki è un giovane di talento, sportivo ed acculturato. Sarà un ottimo partito".

"Secondo gli standard dell'alta società? E a quello che voglio io non ci hai mai pensato?" Singhiozza, "non hai nemmeno calcolato Natsu da quando è entrato, come ti permetti di parlare di fidanzamento e matrimonio davanti a lui?".

Jude sbuffa. "Non m'interessa il tuo amichetto. È qui solo perchè lo hai trascinato tu stessa, ma è meglio che non lo illudi. Non potrai avere niente con un ragazzo del genere" e lo squadra una seconda volta.

"Io lo amo!" urla disperata. "Lo amo così tanto che mi scoppia il cuore dalla felicità ogni volta che vedo il suo sorriso. Io-".

"Adesso basta, Lucy" prorompe Jude alzandosi di scatto. "Smettila di fare la bambina. Sei promessa al signorino Regulus e verrà ufficializzato tra qualche giorno. Niente che dirai, mi farà cambiare idea".

Lucy fa cadere la borsa a terra e scappa dall'ufficio a testa bassa, le lacrime ormai un fiume in piena.

Nella stanza cala il silenzio.

"Non sa la voglia che ho di prenderla a pugni," ringhia Natsu, "ma sono sicuro che Luce non vorrebbe".
Gli dà le spalle e fa per seguirla, ma la sua voce lo blocca sui suoi passi.

"Mia figlia non ha tempo da perdere con uno come te, vattene e dimenticala".

"Non me ne vado di qui senza Luce" ed esce sbattendo la porta dietro di sè.

I'm in love with a Dragon {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora