28. Mamma

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Natsu corre tra gli infiniti corridoi della villa aprendo una porta dopo l'altra, ma di Lucy nessuna traccia. Dove si è cacciata?
Alcuni domestici cercano di parlargli, ma lui li sorpassa di fretta; deve trovarla subito, ha bisogno di lui. 

Quella magione è peggio di un labirinto e all'ennesima svolta si ritrova senza fiato e spaesato.
Annusa l'aria per localizzare il suo odore che purtroppo sembra essere ovunque.

"Se cerchi Lucy, la troverai nel giardino interno" parla una cameriera sistemando dei fiori in un vaso.

"E dov'è?".

"In fondo al corridoio svolta a destra e poi a sinistra, troverai la veranda e da lì puoi uscire nel giardino".

"Grazie mille" e si fionda in quella direzione, non notando il piccolo sorriso della cameriera.
Seguendo le indicazioni arriva facilmente alla veranda, dove l'odore della bionda è più forte.

Il piccolo giardino che si trova di fronte è incantevole: rampicanti di rose coprono le pareti e ai loro piedi prendono vita cespugli di violette e gerani racchiusi in aiuole di sassolini bianchi. Il verde velluto steso tutt'intorno è costellato di margherite, delimitato agli angoli da ceste di girasoli.
Il sole lo riscalda con le sue braccia dorate, cullando anche la bionda che se ne sta in ginocchio davanti ad una statua di marmo che rappresenta una donna bellissima, dai tratti simili ai suoi, seduta su una panchina che sorride.

Lucy sta piangendo sulle sue gambe, i capelli biondi come una cascata a coprirle la schiena scossa dai singhiozzi.

Natsu vorrebbe tanto raggiungerla, prenderla tra le braccia ed asciugarle le lacrime, ma capisce che ciò di cui ha bisogno al momento non è lui, ma sua madre, anche se solo come statua, perciò sorride triste e resta a vegliare su di lei da lontano.

Lucy piange per tutte le volte che si è trattenuta.
Per tutte le volte che suo padre le ha chiusa la porta in faccia o non l'ha degnata di uno sguardo in corridoio.
Piange per tutte le volte che ha mangiato da sola ad un tavolo troppo lungo e vuoto e per il suo sguardo severo che giudicava ogni sua mossa.

Piange, perchè non sa che altro fare.

Ha messo nei guai i suoi amici, ha obbligato Natsu a seguirla per poi farlo assistere a quella scena deplorevole... non fa altro che causare dolore a tutti.

E quando anche le lacrime finiscono, rimane solo la gola secca e un profondo senso di vuoto.

Il vento le scompiglia i capelli e pare una leggera carezza.
Alza la testa per guardare il viso delicato della madre. Quanto le manca!
"Sono senza speranza, vero mamma? Scoppio a piangere invece di impormi e far sapere le mie idee."
Si asciuga i residui salati sulle guance e sorride malinconica.
"Quell'intraprendenza che vantavo appena scappata di casa si è sbriciolata appena sono tornata."

Resta qualche minuto in silenzio.

"Credevo di essere libera dalle sue catene, di essere abbastanza forte da affrontarlo e invece è bastato un suo sguardo per farmi sentire di nuovo la bambina impaurita e impotente di un tempo. Volevo battermi per il mio futuro, invece me la sono data a gambe levate al primo ostacolo... sono solo una codarda" e sembra che altre lacrime stiano premendo per uscire.

"Lo sai, mamma? Ho trovato degli amici fantastici a Magnolia. Levy è dolcissima, sempre gentile e disponibile e condividiamo la stessa passione per la lettura. Gray invece è fantastico, c'è sempre quando ho bisogno di lui e mi aiuta tantissimo, è come il fratello che non ho mai avuto.
Mr Igneel poi è solare, esuberante ed un uomo tutto d'un pezzo... voglio molto bene a tutti loro e non posso permettere che soffrano per colpa mia."

Si guarda le punte degli stivaletti vergognandosi. Come ha potuto permettere che la situazione precipitasse sotto ai suoi occhi?

"Non so come sistemare le cose. Papà fatica perfino a guardarmi, come posso farmi ascoltare e convincerlo a rimediare? Potrei contrattare, ma non posso dargli quello che vuole. Non posso proprio...".

Alza il viso verso il sole e chiude gli occhi, godendosi il piacevole tepore sulla pelle.

"Ho conosciuto un ragazzo, mamma" rivela con il sorriso, "si chiama Natsu ed è diventato molto importante per me. In realtà conviviamo da tre mesi, ma non pensare male eh, non è successo nulla!" Si imbarazza come se sua madre fosse davvero lì e le sembra di sentire la sua dolce risata.

"Lui... è speciale. Basta un suo sguardo per sentirmi bellissima e un suo abbraccio per sentirmi protetta, insomma, vedo il suo sorriso e la mia giornata migliora drasticamente.
Natsu non è come gli altri: uscire per un appuntamento, l'intimità, dei gesti che consideriamo 'obbligatori' in una coppia... con lui ogni preoccupazione di questo tipo scompare."

Si guarda intorno per cercare le parole adatte, le guance rosse e gli occhi brillanti.
"A lui piace passare la serata sul divano ascoltandomi leggere, è al settimo cielo quando ci prendiamo per mano o anche solo quando sente la mia voce al telefono... e mi piace."

Si inubidisce le labbra. "Ho capito che voglio davvero averlo al mio fianco in futuro, voglio scoprire nuove cose con lui, sbagliare con lui, magari arrabbiarmi e poi far subito pace... voglio essere la sua mate".

Natsu si porta una mano al cuore temendo che possa scoppiare dalla felicità. 
L'ha detto, Lucy ha accettato il suo destino e di conseguenza ha accettato lui.
Il sangue ribolle nelle vene e la pelle pizzica, mentre il petto si alza e si abbassa troppo velocemente; non credeva si potesse provare tanto amore per una persona.

Le gambe si muovono da sole ed in un attimo si ritrova davanti a lei.
"Luce..." esala con voce roca, la bocca semiaperta e gli occhi animati da un fuoco ardente ed indomito.

Lei scatta in piedi.
"Hai sen-"

Ma Natsu la tira verso di sè e la bacia.

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Lo so, modo bastardissimo di finire un capitolo! XD
Ma mi volete bene lo stesso

Eeeeed ecco che diventano finally e totally CANON! <3
Sono tanto kawaii (*-*)

Chissà come andrà d'ora in avanti

GRAZIE PER VISUALIZZAZIONI, STELLINE E COMMENTI A TUTTE LE MIE STORIE

Jade 🌼




I'm in love with a Dragon {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora