13. In montagna

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"Chi è che si mette a fare una scampagnata in inverno?" Si lamenta Lucy alzando la cerniera del giubbino fino in cima.

"Noi a quanto pare" si aggrega Levy, trascinata in questa strana gita settimanale.

"Dai, non è così male" dice Natsu respirando a pieni polmoni l'aria pulita della montagna.

"Parla per te, qui non prende nemmeno il cellulare" sbuffa Gray rimettendolo in tasca.

"Dov'è che stiamo andando esattamente?" Chiede Levy.

"C'è un piccolo rifugio in cima, ci hanno riservato due camere" spiega la sua amica guardando la cartina. "In un paio d'ore dovremmo arrivarci".

"Quindi in marcia!" Si esalta Natsu prendendo la mano della bionda e trascinandola con sè. Lei non dice niente, godendosi il calore che emana. Beato lui che non sente freddo.

Come se le avesse letto nella mente, il rosato si toglie la sciarpa e gliela mette al collo. "Non voglio che ti ammali di nuovo" le sorride.
Le sue guance sono rosse, ma probabilmente per il freddo.

"Grazie" mormora lei.
Lui le fa l'occhiolino e prosegue sul sentiero.

Senza farsi vedere, la ragazza immerge il naso nella stoffa annusando il suo profumo naturale. Sembra stupido, ma sentirlo su di sè la rilassa e la fa sentire protetta.

Il vento freddo costringe i ragazzi a stringersi nei giubbini, tranne il drago che non lo indossa nemmeno. Se lo vedesse qualcuno lo prenderebbe per pazzo, d'altronde ci sono si e no 3 gradi.

Arrivati al rifugio, lasciano gli zaini nelle camere e si cambiano.
Essendo veramente in alto, c'è ancora la neve e Natsu e Gray non hanno alcuna intenzione di lasciarsi scappare una battaglia a palle di neve, lontano dalle ragazze sedute su una panchina sotto il portico con una tazza di cioccolata calda ed un plaid sulle gambe.

"Ora sei nel mio territorio piromane e posso vendicarmi come si deve" ghigna Gray lanciando una palla di neve.

"Ti piacerebbe, testa ghiacciata" ribatte Natsu da dietro il suo fortino, "ma alla fine sarò io il vincitore".

Caso vuole, però, che nel bel mezzo della loro lotta, una pallina colpisca Lucy, già irritata per il mal di pancia insistente.
"Ora ve la faccio vedere io" ringhia sistemandosi i guanti e con due lanci poderosi li colpisce entrambi in faccia.
I ragazzi cadono di schiena nella neve sagomando la forma di due angeli e Levy scoppia a ridere, facendo nascere un sorriso soddisfatto sulle labbra della bionda.

Sta per tornare a sedersi, ma Natsu, di nuovo in piedi e ancora pieno di energie, la ferma.
"Facciamo un pupazzo di neve, Luce" e quello sguardo da cucciolo la fa sciogliere.
Così nasce una nuova competizione: chi farà il pupazzo di neve più bello?

Levy e Gray si danno da fare, ma Lucy e Natsu sono più impegnati a ridere e scherzare che a prepararlo e quando i loro sfidanti hanno concluso, i due si stanno rotolando nella neve con le lacrime agli occhi per le troppe risate.

"Sono proprio carini insieme, eh?" Bisbiglia Levy intenerita.

"Lucy non è mai stata così felice come da quando c'è Natsu" ammette Gray togliendosi la neve dai capelli, "per quanto lui sia idiota, una cosa buona l'ha fatta". 

Intanto i due si stanno guardando come se non ci fosse nessun altro attorno a loro.

"Ti puoi spostare?" Ridacchia la bionda, "mi stai schiacciando".

"Io sono comodo" ghigna lui mettendo comunqie più peso sulle braccia per non gravarle. "E poi ho una bella visuale".
E abbassa il viso, ma lei lo sposta con una manata e si rialza di scatto, impaurita che possa sentire il battito fossennato del suo cuore.

Dopo un pomeriggio di spasso, i ragazzi rientrano al calduccio per farsi una doccia e prepararsi per la cena.

Finito di asciugarsi i capelli, Lucy, ancora in accappatoio, si stende sul letto sperando che in posizione fetale i dolori si plachino, ma invano. Neanche la pastiglia presa nel pomeriggio l'ha aiutata.

Natsu esce dalla doccia passandosi la salvietta sui capelli e si avvicina preoccupato. "Luce, stai male?".
Lei scuote la testa, ma le sue smorfie parlano da sè.

Lui si sdraia dietro di lei, avvolgendola con un braccio per avvicinarla.

"Che stai facendo?" S'irrigidisce quando sente la sua mano allentare il laccio dell'accappatoio.
La sua mano s'insinua sotto la stoffa poggiandosi sul suo ventre e d'improvviso Lucy avverte un calore confortevole e quasi antidolorifico.
Rilascia un sospiro di piacere.

"Va meglio?" Chiede lui dolce.

"Decisamente" biascica lei.

"Come fai ad essere così?" Gli domanda dopo attimi di silenzio.

"Così come?".

"Sai sempre quello di cui ho bisogno, dici sempre la cosa giusta quando sono giù di morale e in tutto quello che fai per me ci metti amore ed impegno... come puoi comportarti così con una persona che conosci solo da un mese?".

"Tu non sei una persona qualunque. Sei Luce, la mia mate e come tale io ho il compito di prendermi cura di te."

"Sono solo questo per te? Un compito da svolgere come drago?" Mormora quasi dispiaciuta.

Lui poggia il mente sulla sua testa. "Tu sei la mia vita, il mio presente ed il mio futuro."

Come può dire quelle parole? Scegliere una persona con la quale vivere per sempre non è così facile come lui crede e bisogna tener conto di moltissime cose prima di fare un passo così importante, ma Natsu è convinto, in cuor suo sente che lei è quella giusta e questa sua consapevolezza è ciò che la fa traballare.

Non vuole deluderlo, non se lo merita, ma se si rivelasse non abbastanza per lui? Se lui si pentisse della sua scelta più avanti?
Non vuole essere la causa della sua tristezza.

Chiude gli occhi come per cacciare quei pensieri e sente il mento di Natsu poggiarsi sulla sua testa. "Sarà stato il destino a portarmi da te" dice lui deciso, "ma sono io che ho scelto di restarti accanto e lo farò sempre se tu me lo permetterai".

E quelle parole sono come un raggio di luce nell'oscurità dei suoi pensieri.

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I'm in love with a Dragon {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora