Capitolo 1

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(Mi chiamo Martina, ho 18 anni e sono molto spaventata da ciò che mi potrà succedere andando in new jersey da sola, ma sono intenzionata a cambiare la mia vita allontanandomi dall'Italia, sento l'aereo salire e capisco che non si torna più indietro).

Un mese prima
Devo incontrarmi con il mio fidanzato fabio, e dirgli che partirò per andare a finire il liceo in New Jersey,non so come possa reagire.
Ci siamo dati appuntamento nel parco giochi del mio piccolo paesino che ammetto, mi mancherà.
Lo vedo avvicinarsi con la macchina, per poi parcheggiare subito dopo
"Ehi" lo saluto con un sorriso per non fargli capire che in realtà avevo molta paura della sua reazione
"Ehi" rispose lui in modo veloce e molto agitato
(Evidentemente non ero l'unica a dover confessare qualcosa)
"Ti devo parlare" dissi
"Anche io, realtà è da tanto che dovevo farlo" rispose
"Non capisco, c'è qualcosa che non va?" Gli dissi con tono dolce
"Mi sono innamorato di un'altra ragazza, e penso che dovremmo chiuderla qui" disse tutto d'un fiato
(Rimasi scioccata, si anche io avevo qualcosa da dirgli, ma non di certo che ero innamorata di un altro)
"Ti prego dii qualcosa" disse interrompendo i miei pensieri
"Quello che avevo da dire,avrei preferito dirtelo senza il cuore spezzato" dissi senza guardarlo in faccia, e decisi di mettere fine a questo incontro sputando il rospo.
"Fabio, mi trasferisco in New Jersey, voglio finire il licelo e andare al college" dissi sempre senza guardarlo
"E quando avevi intenzione di dirmelo?" Rispose lui con un tono arrabbiato
"Ho provato a parlarti per settimane, ma tu eri chissà dove con il tuo nuovo amore, volevo chiederti di venire assieme a me e iniziare una vita assieme"
Non feci in tempo a finire che scoppiai a piangere.
"Non piangere tesoro, mi dispiace per ciò che ti ho fatto ma ho preferito dirtelo, non meriti uno come me"
Le lacrime si stavano trasformando in rabbia.
"Hai ragione, io merito di meglio,addio fabio"
Me ne andai lasciandolo su due piedi mentre mi guardava con tristezza.

Arrivata a casa scoppiai in un pianto isterico, ero così arrabbiata e frustrata.
Mi calmai dopo 20 minuti e mi feci una maschera
Sarà un nuovo inizio al 100% pensai tra me e me.

Un mese dopo
Avevo il cuore in gola al pensiero di dover iniziare una vita nuova da sola in New Jersey, ma ero anche molto felice di averne avuto la possibilità.
Le ore di viaggio passarono molto lentamente, tra urla di neonati e spintoni dal signore del sedile posteriore,ma non mi lasciai abbattere non potevo iniziare una nuova vita con il piede sbagliato.
L'aereo atterrò e scesi molto velocemente, uscita dal aeroporto chiamai un taxi che mi portò nel quartiere della mia nuova casa.

Scesi dal taxi ringraziando e pagando il gentile tassista, presi i bagagli dal baule e mi girai verso la mia nuova casa, era davvero molto più bella dal vivo che dal annuncio su internet.
Entrai senza esitare ed era proprio come l'avevo sognata.
La cucina era fatta di legno nero e di marmo, aveva una penisola con degli sgabelli in pelle nera
Il salotto era enorme e aveva un divano in stoffa grigio scuro, e una televisione enorme.
Corsi nella mia camera, ed era decisamente la mia stanza preferita della casa.

Corsi nella mia camera, ed era decisamente la mia stanza preferita della casa

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In Italia non avevo una stanza così bella.
Feci una videochiamata con mio papà, aspettava che lo chiamassi, infondo anche se ho 18 anni sono ancora la sua bambina.
"Ciao amore, come stai? È andato bene il viaggio?"
"Si papà è stato lungo, ma sei rimasto sveglio per sentirmi, lì è notte" dissi ridacchiando
"Certo tesoro, sai che se non so come stai non riesco a dormire" mi rispose divertito
"Guarda la mia stanza!!" Girai la fotocamera da anteriore a posteriore e gli feci un mini tour.
"Wow sapevo che ti sarebbe piaciuta, l'ho scelta io personalmente" disse con un sorriso.
"Papà ti voglio bene, grazie per tutto ciò" mi scese una lacrima mentre lo dissi, mio papà era la persona più importante per me.
"La tua felicità è la mia felicità" rispose quasi commuovendosi
"Papà, io devo andare ci sentiamo presto" se fossi rimasta ancora un po' al telefono avrei pianto come una fontana.
"Va bene, ciao tesoro fai la brava" disse per poi chiudere la chiamata.
Chiamai mia mamma e feci la stessa cosa con lei.

Dopo aver sistemato i bagagli, andai in giardino per guardare il mio nuovo quartiere, e noto che vicino alla mia casa si presenta una villa un po' più grande, rimasi a bocca aperta.
Guardando meglio notai un ragazzo che mi guardava dalla finestra, ma appena si accorse che l'avevo visto chiuse le tende.

Andai a farmi una doccia e mi preparai per dormire, domani sarà il mio primo giorno di liceo non vedevo l'ora.

Spazio autrice
Ciao ragazzi, questa è la mia prima storia spero vi piaccia, se vi va lasciatemi una stellina.
E se vi va lasciate un commento se volete che la continui
Grazie mille💜

M.M mattia polibio💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora