Capitolo 19

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Feci una doccia veloce, asciugai i capelli e li tirai su in una coda alta.
Andai in camera e scelsi l'outfit.

Decisi di mettermi una tutina elegante per fare bella figura

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Decisi di mettermi una tutina elegante per fare bella figura.
Misi delle zeppe nere del medesimo colore della tuta.
Mi truccai con fondotinta, cipria, blush e un rossetto matt nude, finito il trucco ero pronta.
Erano le 19:20 e Mattia sarebbe venuto a prendermi tra 10 minuti, decisi di chiamare la mia migliore amica per sapere come stava.
Chiamata
"Ciao amore come stai?", rispose, mi mancava sentire la sua voce
"Tutto bene, stasera vado con Mattia al ristorante di suo papà", dissi
"Oh mio Dio, le cose stanno diventando serie eh!", rispose ridacchiando
"Si, hai visto la foto del tiramisù no?", risposi, le avevo mandato la foto del piatto con la proposta la sera stessa.
"Si, ti invidio un sacco", disse entusiasta, per poi cambiare tono subito dopo
"Senti, a quanto pare fabio ha saputo della relazione tra te e Mattia ed è furioso", disse
"Non gli deve fregare nulla, ha deciso di fare lo stronzo e ora mi ha persa", risposi con tono seccato
Non ci potevo credere, ancora lui?
"Hai ragione, ha detto che farà di tutto per riprenderti", disse e sembrava dispiaciuta
Scoppiai in una risata e le risposi
"E come pensa di fare?, per caso non sa che io vivo in New Jersey adesso?", lo sapeva ma era troppo stupido.
"Non lo so, ma sta attenta sai cos'è capace di fare", rispose
"Grazie per avermelo detto, ora devo andare mattia è arrivato, ciao amore ci sentiamo presto", dissi per poi chiudere la chiamata.
Fine chiamata
Misi il telefono in borsa e scesi da Mattia, lo salutai con un bacio dopo aver ascoltato i suoi complimenti, che ogni volta mi facevano battere il cuore fortissimo.
Salimmo in macchina e ci avviammo verso il ristorante di suo papà, non era molto distante, 15 minuti.
Arrivammo e entrammo, si vedeva che il ristorante era italiano, gli arredamenti erano interamente in legno e c'erano quadri di famiglia sparsi per il locale, era molto bello.
Vedemmo il papà di mattia venirci in contro vestito da chef
"Ciao matti, lei è la famosa ragazza del taxi?", disse dandogli una pacca sulla schiena
"La ragazza del taxi?", chiesi curiosa, non capivo cosa intendesse
Mattia ridacchiò e mi disse che mi avrebbe spiegato dopo.
"Piacere di conoscerti, sono Giacomo, suo papà", disse guardandomi e stringendomi la mano
"Martina, è un piacere conoscerla", risposi ricambiano la stretta di mano
"Ho saputo che sei italiana", disse sorridendomi
"Si, sono qua per finire gli studi", risposi ricambiando il sorriso
"Allora ti piacerà il cibo, io sono italiano come te, mentre Mirna è messicana".
Mi piaceva il mix messicano italiano di mattia, lo rendeva caliente e romantico.
"Adesso sedetevi, vi faccio portare i menù", disse Giacomo facendoci accomodare al tavolo.
Qualche minuto dopo arrivò una cameriera molto carina, che non staccava gli occhi di dosso da mattia.
"Ciao matti, da quanto tempo", disse la ragazza stampando un bacio sulla sua guancia
"Ciao brigette", rispose lui abbastanza indifferente da quel bacio
"È da tanto che non ti vedo qua a lavoro", rispose lei
"Ho avuto da fare", rispose mattia seccato per la sua curiosità e aggiunse
"Lei e martina la mia ragazza".
La ragazza si accorse di me finalmente, e mi sorrise, ma non era un sorriso vero, era un sorriso falso.
"Che strano vedere il polibio che si divertiva con me nel bagno fidanzato, che ti è successo?", rispose velenosa la ragazza stuzzicando il mio fastidio.
"Brigette, non mi sembra il caso, è stato tanto tempo fa" rispose lui infastidito da ciò che aveva appena detto.
Wow, avevano avuto una storia, stranamente non ero sorpresa, alzai gli occhi al cielo facendomi notare sia da mattia che da lei.
"Che ci fai ancora qui, ci sono dei clienti da servire", urlò il papà di mattia mettendo fine a quella imbarazzante conversazione a tre.
La ragazza lasciò finalmente i menù sul tavolo e andò via senza dire una parola.
Presi di fretta il menù e lo misi davanti ai miei occhi per non avere un contatto visivo con mattia, ma lui lo abbassò con la mano.
"È tutto okay?", disse guardandomi negli occhi, proprio ciò che volevo evitare
"Si tutto okay", risposi con fretta per non fare capire il mio evidente fastidio alzando nuovamente il menù davanti ai miei occhi.
Mattia lo abbassò nuovamente e disse
"No non è vero, si vede quando sei turbata", mi conosceva bene pensai
"Beh ho appena saputo che ti scopavi una tua collega in bagno, penso sia normale che io sia turbata", risposi con una risatina isterica
"È stato tanto tempo fa piccola", disse con tono di conforto prendendomi le mani.
Decisi di non arrabbiarmi, non volevo rovinarci la cena per una stupida ragazza che voleva solo mettere zizzania.
10 minuti dopo aver guardato i menù lei tornò per prendere l'ordinazione, era evidentemente imbarazzata, avrà avuto una strigliata da Giacomo pensai.
"Per me spaghetti alla carbonara", disse mattia evitando il contatto visivo con lei
"Per me spaghetti alla puttanesca", dissi io guardandola negli occhi ridacchiando, notai mattia ridere sotto i baffi
La ragazza comprese la mia frecciatina e abbassò lo sguardo, prese il bere e andò via molto velocemente dal nostro tavolo.
"Sei tremenda, per questo ti amo", disse mattia ridacchiando
"Se lo meritava", risposi ridendo.

Gli ordini arrivarono 15 minuti dopo, era tutto buonissimo, Giacomo era un grande chef.
Il mio telefono squillò, guardai lo schermo e vidi il nome di fabio, mi si gelò il sangue.
Presi velocemente il telefono e dissi a Mattia che mi sarei allontanata un'attimo per rispondere.
Uscii dal ristorante e risposi
Chiamata
"Cosa vuoi?", dissi seccata
"Calmati volevo solo sentirti", rispose lui
"La cosa non è reciproca, lasciami stare ti prego", dissi con un tono seccato
"Così adesso sei fidanzata con un TikToker, non ti facevo amante dei vip", non risposi.
"Cosa può darti lui che non posso darti io", aggiunse notando il mio silenzio
"Una relazione non tossica, la felicità, la spensieratezza.. devo aggiungere altro?", risposi arrabbiata
"Oh quanto mi piace quando ti arrabbi, ma non ti preoccupare sarà una cosa passeggera, e tu tornerai da me, te lo assicuro", rispose con tono seccente
"Forse nell'anno del duemilamai", risposi staccandogli il telefono in faccia.
Fine chiamata
Entrai visibilmente turbata, non ne potevo più di fabio, mi stava addosso.
Cercai di non far notare il mio turbamento a Mattia mentre mi sedetti, ovviamente con scarsi risultati, era troppo evidente.
Mi guardò con uno sguardo interrogatorio, scossi la testa e gli sorrisi, sapevo che non avrebbe lasciato perdere ma non volevo rovinare la cena.
La cameriera simpaticissima non si avvicinò per tutta la sera al nostro tavolo, cavolo l'avevo proprio spaventata.
Finita la cena il papà di mattia si sedette al nostro tavolo e chiacchierammo per un'oretta, gli raccontai dove abitavo in Italia e mi disse sua mamma ovvero la nonna di Mattia rimasta lì abitava a Biella assieme al restante dei parenti.
Cavolo era così vicino da dove abitavo io pensai.
Io e mattia ci congedammo da Giacomo prima di andare via, ci abbracciò entrambi, mi disse che era stato felice di conoscermi, risposi che era reciproco.
Combattei con lui per pagare la mia cena visto che non ero sua figlia ma mi mandò a stendere in italiano affermando che per lui lo ero già.
Ero così felice, avevo smesso per un'attimo di pensare a fabio e alla sua insistenza nel riprendermi con se.
Io e mattia salimmo in macchina, e successe ciò che non volevo, mi fece una domanda
"Allora, chi era al telefono?", cazzo e ora che gli dico pensai.
"Nessuno", dissi frettolosamente cercando di non destare sospetti
"Se non era nessuno perché eri così turbata mentre tornavi al tavolo?", il suo tono diventò serio, si era accorto della mia bugia
"Okay okay, era fabio il mio ex", risposi con tono di resa, non amavo mentire, soprattutto a lui
"Ah", il suo tono cambiò di nuovo, era deluso
"Che cazzo vuole?", aggiunse cambiando marcia con più violenza
"Non lo so, a quanto pare è convinto di poter tornare assieme a me", risposi seccata pensando a fabio e alla sua arroganza odiosa.
"Non penso proprio", rispose mattia ridacchiando nervosamente, cambiando di nuovo marcia con violenza
"Vuoi spaccare il cambio?", dissi cercando di calmarlo
"Questo cambio è la sua faccia", rispose con un lieve sorrisetto.
Sorrisi anche io, forse ero riuscita a calmarlo un po'.
Arrivammo a casa, scesi dalla macchina dopo aver salutato mattia con una bacio a stampo, entrai e salii in camera.
Mi misi nel letto e pensai che fabio non si sarebbe messo in mezzo a noi, ero fortunata di essere lontana dall'Italia, non avrebbe potuto rompermi.
Mi addormentai poco dopo.

Spazio autrice
Ciao ragazzi, scusate l'assenza ma nel weekand non riesco mai ad avere un momento libero
Siamo arrivati a 5000 letture, grazie🥺
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Un bacio💜

M.M mattia polibio💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora