"Mattia, dove stai andando?", dissi dopo averlo finalmente raggiunto.
"Non ho voglia di parlarti", sbottò arrabbiato
"Si può sapere che ti prende?", chiesi confusa
"Quei due, ci hanno tradito, hanno fatto un video porno per sbattercelo in faccia, hanno cercato di separarci e alejandro ti ha perfino messo le mani addosso.
E tu cosa fai?, li perdoni come niente fosse", disse arrabbiato gesticolando velocemente.
"Mattia, non ho detto di averli perdonati, ho solo accettato il loro patto di tregua", risposi
"Per me accettare un patto è perdonare", rispose seccato incrociando le braccia
"No non è vero, per me significa essere persone civili, volevo solo che non ci attaccassimo con loro ogni volta", risposi seccata
"Sai che c'è, sei troppo buona", rispose arrabbiato
"Hai ragione, sono troppo buona anche con te", risposi arrabbiata
"Che intendi dire?", rispose confuso
"Intendo che non mi sta bene prendermi insulti da te perché ho deciso di essere civile con Cynthia e alejandro", dissi voltando le spalle, andandomene e lasciandolo lì ancora arrabbiato.
Andai da Alvaro che aveva assistito al litigio, come un po' tutti alla festa.
"Dov'è l'alcol?", chiesi abbastanza seccata per colpa di mattia
"Vieni con me", rispose facendosi strada tra gente che ballava e beveva.
Poco dopo arrivammo nell'enorme cucina di casa sua, sul tavolo c'erano vare bottiglie sparse, vuote e non.
Alvaro dopo aver controllato tutte le bottiglie ne prese una ancora piena, me la fece vedere per chiedere la mia approvazione.
Era vodka liscia, e anche se non amavo il gusto decisi di berla solo per lo scopo di ubriacarmi e non pensare al comportamento di mattia.
Dopo aver dato l'approvazione ad Alvaro mi versò il liquido trasparente in un bicchiere di plastica rosso, e dopo avermelo dato iniziai a sorseggiare la vodka, che piano piano iniziava a scaldarmi.
Mattia pov
Ero stato troppo duro con martina, ma cazzo quanto mi faceva arrabbiare la sua bontà, non doveva essere buona con alejandro e Cynthia, non con loro.
E poi che significava la frase "sono troppo buona anche con te", io mi ero arrabbiato per proteggerla, non si poteva mai sapere con quei due.
A proposito, e se fosse stato anche questo un tentativo per farci litigare?, sapevano che avrei avuto questa reazione, pensai.
Se farci litigare era parte del loro piano, ci erano riusciti, martina mi aveva lasciato da solo dopo essersene andata furiosa, dovevo trovarla e rimediare ai danni fatti, perché anche se mi faceva incazzare come una bestia amavo quella ragazza più di tutto.
Decisi di smettere di stare fermo come un'idiota e di andare da kairi per sapere se l'avesse vista.
Scostai gente ubriaca e finalmente mi ritrovai quel nanetto davanti.
"Hai visto martina?", gli chiesi
"Si l'ho vista poco fa con Alvaro", rispose
"E che cosa ci faceva con lui?", risposi iniziando a ingelosirmi
"Non sarai mica geloso di Alvaro", disse Kairi ridacchiando per il mio evidente fastidio
"No, ma è pur sempre da solo con la mia ragazza", risposi incrociando le braccia in segno di dissenso.
"Dove sono andati?", chiesi deviando il discorso che mi causava solo rabbia
"Prova a guardare in cucina, io li ho visti la", rispose
"Grazie fra", dissi per poi congedarmi da lui avviandomi verso la cucina.
Poco dopo arrivai, e li trovai a ridere e scherzare sorseggiando non so cosa dai loro bicchieri rossi.
Martina si accorse della mia presenza, ma continuò a parlare con Alvaro senza degnarmi di uno sguardo.
"Posso parlarti?", chiesi intromettendomi tra le loro risate.
"No", rispose seccata per poi scolarsi tutto il liquido che aveva nel bicchiere.
"Alvaro ci lasci soli?", chiesi sperando che collaborasse
"Si", rispose per poi iniziare a incamminarsi per uscire dalla cucina
"No rimani qui, non lasciarmi sola con lui", disse martina cercando di fermare Alvaro
"Vai", dissi lanciando un'occhiata minatoria a lui.
Dopo aver annuito con la testa Alvaro ci lasciò finalmente soli.
"Beh?", disse lei provocandomi
"Mi dispiace per ciò che ti ho detto", risposi avvicinandomi a lei per abbracciala
"Smettila", rispose scostandosi da me e allontanandosi
"Smettila di comportanti come nulla fosse, pensi che un'abbraccio risolva tutto?", aggiunse arrabbiata.
"Ho sbagliato ad attaccarti, ma pensaci, e fosse un'altro piano di alejandro e Cynthia per farci litigare?", risposi arrabbiato
"Ma smettila mattia, non avrebbe senso per loro farci litigare ancora dopo tutto questo tempo", rispose alzando gli occhi al cielo.
"Non lo puoi sapere", risposi seccato
"So che sei uno stronzo, che non si è fatto scrupoli a insultarmi per una tregua"
"Hai rovinato la serata con il tuo carattere del cazzo", aggiunse gesticolando arrabbiata
"E tu mi hai rovinato la vita scendendo da quel maledetto taxi", urlai con tutta la rabbia che avevo in corpo, senza pesare le parole.
Martina non rispose, ma poco dopo avevo la sua mano stampata sulla mia guancia.
Dopo avermi dato uno schiaffo mi girai verso di lei guardandola negli occhi, tratteneva a stento le lacrime e teneva le labbra serrate.
Avevo detto la cosa più brutta del mondo, la rabbia aveva preso il sopravvento scollegando il cervello alla bocca.
Ma ormai era troppo tardi, lei mi guardava con tutto il disgusto che aveva in corpo.
Martina pov
L'aveva detto.
Aveva detto la cosa più brutta che si potesse dire alla propria ragazza.
Senza nessun sentimento aveva sputato quelle parole dalla sua bocca, scatenando in me la voglia di tirargli uno schiaffo.
Lo feci senza scrupoli, gli stampai la mia mano sulla sua guancia girandogli il viso dall'altra parte talmente era forte il mio schiaffo.
Dopo aver girato il viso verso di me, mi guardò con la sua mano appoggiata sulla guancia, come se ne fosse sorpreso.
Non riuscivo a muovermi, riuscivo solo a guardarlo con tutto lo schifo, trattenendo a stento le lacrime che volevano bagnare il mio viso.
"Ti odio", riuscii a dire con la voce completamente spezzata.
Decisi di non rimanere ancora lì con lui, che mi guardava in silenzio senza emozioni, subito dopo andai via dalla cucina.
Mentre cercavo un posto per sedermi da sola, le lacrime iniziarono a farsi vive sul mio viso scendendo velocemente una dopo l'altra.
Camminavo in mezzo a gente che non conoscevo con la testa bassa, mentre il mio trucco si scioglieva sempre di più facendomi diventare un fottuto panda.
Sapevo benissimo che non era educato farlo ma entrai in una stanza a caso, dopo aver chiuso la porta dietro di me accesi la luce e trovai una stanza piccolina con un divanetto.
C'era anche un grosso schermo attaccato al muro, e videogiochi qua e là, era chiaramente la stanza che usava Alvaro per giocare alla PlayStation.
Mi sedetti sul divano e la frase di mattia mi rimbombava in testa sempre più forte, non avevo ancora smesso di piangere.
Non sapevo cosa pensare, ero distrutta, avevo rovinato la vita a mattia e non sapevo come sarebbe andata a finire tutta questa storia.
Poco dopo mentre ero immersa nei miei pensieri, la porta si aprì facendomi sobbalzare.
"Tutto bene?", disse Alvaro guardandomi
"Sto bene, scusa se sono entrata", risposi asciugandomi le lacrime
"Non ti preoccupare, ti ho vista andare via dalla cucina sconvolta, poi ho visto che entravi qui e sono venuto per assicurarmi che stessi bene", rispose con tono confortevole.
"Devo andare via, non devo più stare qua" risposi singhiozzando
"Ti porto io a casa, andiamo", disse.
Dopo aver sentito le sue parole, seguii Alvaro fuori dalla stanza, dopodiché uscimmo da casa sua.
Non mi importava dove fosse mattia, mi aveva delusa e non avevo voglia di vederlo.
Salimmo in macchina, Alvaro la mise in moto e partì, non dissi una parola per tutto il viaggio anche se breve.
Dopo che la macchina si fermò davanti a casa mia ringraziai e salutai Alvaro.
Entrai in casa, corsi in camera, mi tolsi scarpe e il vestito, dopodiché mi misi il pigiama e andai in bagno a struccarmi.
Subito dopo mi buttai sul letto e mi misi sotto le coperte con il cellulare, entrai su Instagram e trovai un tag sotto un video di me e mattia impegnati a litigare, ovviamente.
Nella descrizione di quel video c'era scritto
"Breakup?"
(Rottura?)
Guardare il video mi faceva ricordare quella maledetta litigata, le sue parole e lo schiaffo.
Uscii da Instagram, presi le AirPods sul comodino e aprì spotify facendo partire la canzone
"what if i told you that i love you" di Ali Gatie.
Sapevo che non dovevo ascoltare canzone tristi, ma questa mi faceva pensare a mattia, ai momenti belli passati assieme.
Mi addormentai con la canzone che rimbombava nelle mie orecchie e con le lacrime che scendevano sul viso.Spazio autrice
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M.M mattia polibio💜
FanfictionForse il destino, o pura coincidenza.💜 La prima parte della storia è completa, la storia è munita di un sequel all'interno che per motivi già specificati non è stato continuato. Buona lettura a tutti💜 Storia iniziata il 13/02/2020💜