Capitolo 35

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Uscimmo dall'hotel e chiamammo un taxi che arrivò qualche minuto dopo.
Essendo che eravamo in parecchi l'agenzia di taxi decise di mandarci un pulmino, così da spostarci tutti assieme.
Dopo aver aperto la porta scorrevole, salii per prima e poi subito dopo anche tony.
Dopo esserci seduti tutti quanti il pulmino partii verso il ristorante che avevamo scelto.
Avevo di fronte lena e mattia seduti vicini, e quanto ero gelosa, notai uno strano feeling tra loro che non mi piaceva per niente.
Per distrarmi inizia a parlare con Tony che si era seduto vicino a me.
"Allora sei mai stato in Italia?", chiesi gentilmente
"No mai, però da quel poco che ho visto è bellissima", rispose abbozzando un sorriso
"Vedrai ti piacerà ancora di più dopo aver provato il cibo", risposi ridacchiando.
"Ne sono sicuro", rispose, e notai che il suo sguardo si spostò sulla mia scollatura, ciò mi provoco un'imbarazzo totale.
"Vuoi fissarle il seno ancora per un po'?", intervenne mattia che essendo davanti a noi aveva visto tutto
"Calmati amico, mi è caduto l'occhio", rispose Tony
"Calmati un cazzo, smettila di guardare le tette alla mia fidanzata!", rispose mattia alzando la voce e attirando l'attenzione di tutti i nostri compagni.
"Smettila mattia", dissi lanciandogli un'occhiataccia che gli facesse notare il suo comportamento.
Lui alzò gli occhi al cielo e non rispose.
Finalmente dopo dieci minuti eterni di tensione arrivammo al ristorante.
Successivamente uscimmo tutti, e dopo aver pagato il tassista entrammo dentro al ristorante che era veramente molto bello.
Dopo qualche minuto di attesa un cameriere ci fece accomodare in un grande tavolo, visto che eravamo un bel gruppo sostanzioso.
Ovviamente lena e mattia erano seduti nuovamente vicini, sembravano una coppia e questa cosa mi logorava dentro, vedere il mio ragazzo accanto a un'altra non era facile, anche se avevo deciso io di stare lontano da mattia per pensare.
Per distrarmi da loro presi il menù e lo misi davanti agli occhi coprendo la visuale di loro due che ridevano e scherzavano.
Sapevo già esattamente cosa prendere, il mio piatto preferito italiano era la carbonara e ora che ero a Roma non potevo non assaggiarla.
"Cosa mi consigli?", mi chiese Tony che anche lui era nuovamente vicino a me.
Chiusi il menù davanti ai miei occhi e lo posai sul tavolo, dopodiché risposi
"La carbonara, è un tipico piatto romano"
"Ottimo allora prendo quello", rispose riprendendo a guardare il suo menù curiosando i piatti che proponeva il ristorante.
"Mattia dopo dobbiamo per forza bere qualcosa per festeggiare la nostra conoscenza", disse lena con la sua voce stridula.
"Certo perché no?", rispose mattia sorridendo
Stavo letteralmente bollendo, non sopportavo più la vista di loro due e la sfacciataggine di lei.
Prima che potessi alzarmi dal tavolo per uscire a fumare arrivò il cameriere a prendere gli ordini.
Quando arrivò il mio turno dell'ordine dissi semplicemente che volevo una carbonara e una coca cola, e dopo averlo detto mi alzai dal tavolo per poi uscire dal ristorante.
Dopo essere finalmente uscita tirai fuori dalla borsa le mie sigarette, e dopo averne messa una in bocca l'accessi facendo il primo tiro.
Nella mia mente c'era una festa di pensieri, vedere mattia e lena così affiatati mi rendeva gelosa ma non potevo fare nulla, alla fine avevo chiesto io una distanza tra me e lui.
"Che ti succede, so che quando sei nervosa vai a fumare", disse mattia cogliendomi alla sprovvista interrompendo i miei pensieri.
"Che ci fai qui, perché mi hai seguita?", risposi dandogli ancora le spalle mentre aspiravo il fumo
"Perché ti conosco", rispose mettendomi la mano sulla spalla
Al suo tocco rabbrividì per la centesima volta, mi faceva sempre lo stesso effetto.
"Vedo che c'è feeling tra te e lena", dissi per poi girarmi verso di lui
"Anche tra te e Tony", rispose infastidito
"Gli dai anche parecchio corda", aggiunse subito dopo
"Tu non sei da meno", sputai acida con tutta la gelosia che avevo in corpo
"Non sono venuto qua per discutere", rispose sbuffando prendendo anche lui una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca
"E allora perché sei qui?", chiesi curiosa
"Perché mi manchi, non riesco a starti lontano, tu per il mio corpo e la mia mente sei come una fottuta calamita", rispose dopo aver buttato fuori il fumo
"Non me lo stai dimostrando facendo così con lena", risposi alzando gli occhi al cielo
"Allora devo fare così..", rispose per poi avvicinarsi a me rompendo le distanze tra di noi.
Le nostre labbra erano più vicine che mai e la sua mano stringeva lievemente il mio fianco destro.
"Io lo so che ti manco, guarda tremi tutta", mi sussurrò all'orecchio, e aveva ragione, la sua mano sul mio fianco aveva dato inizio a un tremolio da parte del mio corpo.
"Quando vorrai avermi tutto per te sai dove trovarmi", aggiunse sempre sussurrando per poi lasciarmi un lieve bacio sotto l'orecchio.
Dopodiché si allontanò e mi fece un lieve sorrisetto beffardo, come al solito sapeva esattamente cosa fare per farmi impazzire.
Finite le nostre sigarette entrammo entrambi nel ristorante, sotto lo sguardo attento di tutti.
"Che avete da guardare?", disse mattia ridacchiando
"Gli ordini sono arrivati", disse kairi mentre addentava la sua pizza.
Successivamente ci sedemmo e finalmente iniziammo a mangiare, la mia carbonara era fuori dal normale, era buonissima, ogni boccone era un passo verso il paradiso.
Divorai la pasta, mattia invece aveva ordinato gli gnocchi alla romana, che aveva mangiato con gusto.
Durante la cena ci lanciammo degli sguardi d'intesa, la conversazione avuta fuori dal ristorante mi aveva scossa, a che gioco stava giocando?, gli avevo chiesto spazio e lui invece mi provocava e sapevo benissimo che non avrei resistito per molto.
Tutto il gruppo finì la cena e decidemmo che era ora di andare a festeggiare la nostra prima serata in Italia.
Perciò ci alzammo tutti e andammo alla cassa per pagare le nostre rispettive cene
"Ti offro io la cena", sentii mattia rivolgersi alla ragazza di fianco a lui
"Ma grazie matti", rispose lei entusiasta
Ripeto, a che gioco stava giocando?, qualunque fosse non mi stava piacendo affatto, e avrei giocato anche io se fosse stato necessario.
Dopo aver pagato chiamammo il pulmino che arrivò subito, salimmo e partimmo verso la discoteca.

Arrivammo in questa discoteca di Roma, era molto grande ed era straripante di persone ubriache e su di giri.
Dopodiché andammo tutti verso il bancone per prendere da bere, ne avevo bisogno se dovevo sopportare la vista di lena e mattia appiccicati.
Ordinai al barista un gin lemon, e dopo avermelo fatto me lo diede.
Iniziai a sorseggiare il liquido dentro al bicchiere di plastica, e piano piano iniziai a rilassarmi.
"Andiamo a ballare?", urlò kairi riferendosi a tutti cercando di farsi capire.
Finalmente riuscimmo a capire tutti cosa avesse detto e andammo a scatenarci in pista.
"Matti balliamo!", urlò lena prendendolo dal braccio.
Lui non rispose e assecondò la ragazza iniziando a ballare vicino a lei.
Ero davvero stanca dei suoi giochetti stupidi, e visto che Tony non si scollava da me decisi di rendergli pan per focaccia iniziando a ballare con lui.
L'alcol non aiutava, la situazione non aiutava, mi dimenavo con Tony cercando di non pensare a mattia, ma ogni volta cercavo il suo sguardo.
Non ebbi reazione da mattia finché il ragazzo che ballava con me non mise le sue mani sui miei fianchi per ballare.
"Tieni le mani a posto", urlò mattia venendo verso di noi con i pugni chiusi
"Amico, non ti agitare", rispose Tony con tono strafottente
"Smettila di chiamarmi amico o giuro che questo pugno che ho qua ti rompe il naso", rispose furioso mattia.
Decisi di intervenire, non volevo che scoppiasse una rissa tra i ragazzi, perciò decisi di portare fuori mattia dal locale così da farlo calmare.
"Mi spieghi che cazzo è successo?", chiesi infuriata per il suo comportamento
"Spiegamelo tu, ti lasci toccare davanti a me", rispose arrabbiato
"Oh ma smettila, sei tu che hai iniziato pagando la cena a quella stupida e accentando il suo invito a ballare", risposi seccata
"Ho voluto essere gentile", rispose
"Vaffanculo mattia", dissi cercando di andarmene
"Io ti manco?", mi chiese dopo avermi afferrata per il polso
"Si mattia mi manchi", risposi ammettendolo finalmente davanti a lui
"Allora dimostramelo, stanotte alle 4:00 ti aspetto nell'idromassaggio al coperto dell'hotel, li non c'è nessuno a quell'ora, saremo soli e se non verrai capirò che non ti manco davvero" disse guardandomi negli occhi.
"Non voglio sapere adesso se verrai, solo quanto ti vedrò lo capirò", aggiunse
"Okay", risposi acconsentendo alla sua proposta.
Dopo la nostra discussione entrammo nuovamente in discoteca, sperai che lui e Tony non si ammazzassero di botte.
Decisi comunque di tenermi a distanza dal mio compagno di stanza ballando con Alvaro,kairi e roshaun.
Mattia cercava di scollarsi lena da dosso, ma lei gli stava appicciata come una fottuta cozza, non la sopportavo.
Passò qualche ora e decidemmo di tornare in hotel, durate il viaggio di ritorno pensai alla proposta di mattia.
Dovevo andare o no?

Spazio autrice
Ciao ragazzi, come state?, buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie
Vi ringrazio per le 36000 letture❤️
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento.
Un bacio💜

M.M mattia polibio💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora