La sveglia suonò troppo presto, avevo ancora il jet leg del viaggio.
Mi alzai e andai in bagno a farmi una doccia per svegliarmi un po'
Mi asciugai i capelli e mi truccai con del fondotinta, cipria, blush, una riga sottile di eye-liner e un po' di mascara, conclusi il tutto con un rossetto matt nude.
Scelsi l'outfitVolevo stare comoda si, ma neanche troppo trasandata.
Mangiai una brioche e presi le chiavi della macchina, e uscendo dal portone notai quel ragazzo che mi fissava ieri sera dalla finestra ma non ci feci molto caso.
Misi in moto la macchina e mi avviai verso scuola, non era distante da casa mia, 10 minuti in macchina.
Trovai velocemente parcheggio davanti al istituto e mi avviai verso l'entrata.
Mi guardavano tutti, mi sentivo in imbarazzo certo ero la ragazza nuova però è anche maleducazione fissare, abbassai la testa e continuai a camminare.
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Finalmente,dopo 10 minuti trovai l'ufficio del preside.
Conversazione in inglese
"Salve signore preside" dissi con tono educato
"Ecco la nostra prima studentessa italiana" disse il preside ridacchiando
"Eh si, mi scusi potrei sapere dov'è il mio tutor?" Dissi con lieve sorriso
"Volevo parlare proprio di questo, il suo tutor oggi è ad un evento contro il cyberbullismo, lui e i suoi compagni sono molto famosi su TikTok, e la scuola ne ha approfittato per far capire ai ragazzi delle altre scuole che il cyber-bullismo è una cosa molto grave, ed essendo che i nostri allievi ricevono migliaia di commenti negativi li abbiamo mandati a questo evento" mi disse con tono serio
"È un'iniziativa magnifica signor preside, ma come faccio senza il mio tutor?, so che per legge bisogna averne uno per almeno una settimana." Risposi con tono preoccupato
"Ho già trovato la soluzione, lei andrà con lui all'evento, così ne approfitta e ascolta cosa hanno da dire" disse
"Certamente, dove posso trovarlo?" Chiesi
"Vada dal insegnante di ginnastica, che si trova fuori all'uscita e chieda dello studente alejandro Rosario"
Mi rispose
"Va bene, grazie signor preside le auguro una buona giornata" dissi congedandomi dal suo ufficio.
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Uscii dalla scuola e mi diressi dal professore di ginnastica
"Mi scusi, lei è il professore di ginnastica?" dissi
"Si, e tu sei la ragazza nuova giusto?" Mi rispose con tono simpatico
"Si sto cercando Alejandro Rosario, è il mio tutor e devo andare con lui all'evento per ordine del preside" rispondo
Vedo arrivare un ragazzo molto bello verso me e il professore
"State parlando male di me?" Dice con tono sarcastico
"Alejandro lei è Martina, tu sei il suo tutor e dovrà venire con te all'evento" dice il professore rivolgendosi ad Alejandro.
"Certamente, ciao piacere mi chiamo Alejandro zarino e ti divertirai molto con me come tutor" mi dice con un sorriso a 34 denti
"Piacere Martina, spero perché non conosco nessuno qua" rispondo ridacchiando.
La nostra conversazione venne interrotta dal professore, che urla a me e ad altri 5 ragazzi di salire sul pulmino.
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Salgo sul pulmino e noto tutti questi ragazzi che non staccano gli occhi dal loro cellulare, li vedo ballare muovere il telefono a suon di musica, tranne un ragazzo che mi guarda dagli ultimi posti in fondo.
Mi è familiare ma sento che è solo una mia impressione essendo in New Jersey da solo un giorno.
Mi siedo davanti con Alejandro e chiacchieriamo,mi sento strana però, sento che qualcuno mi sta fissando e mi giro.
È sempre quel ragazzo decido di non rispondergli male e gli sorrido, poi mi rigiro per parlare con Alejandro.
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Arrivammo all'evento, che si teneva in questa scuola non molto distante dalla mia.
I professori e il preside ci accolsero e ci fecero accomodare in una sala molto grande, dove c'era un palco con un tavolo, 5 sedie e 5 microfoni.
Io mi sedetti tra il pubblico e l'evento iniziò poco dopo, ascoltai molte domande e molte risposte interessanti che mi fecero pensare a quanto possano soffrire questi ragazzi su TikTok, per colpa dei commenti negativi.
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Ci fu una pausa e decisi di andare a prendere qualcosa da mangiare alla macchinetta, digitai il numero dei biscotti e li presi, mi girai e mi scontrai con un ragazzo, cavolo era quello del pullman
"Scusami, non ti avevo visto" dico imbarazzata
"Non ti preoccupare, sei nuova è normale che tu ti senta smarrita" mi risponde confrontandomi
"Ti va di sederci qua vicino alle macchinette?, così conosco meglio questa pecorella smarrita" aggiunse ridacchiando
"Va bene, ma solo perché devo farmi perdonare" risposi con tono sarcastico
Ci sedemmo e il ragazzo si presentò
"Comunque, mi chiamo Mattia Polibio" disse
"Io Martina" risposi con un sorriso
"Sei italiana?" Mi disse con una voce incredula
Conversazione in italiano
"Si" rispondo, ero felice di poter parlare la mia lingua
"Sai che lo avevo capito?, una ragazza americana non è bella come un'italiana, e poi si sente dalla tua cadenza, comunque sono anch'io italiano ma solo a metà"
Al complimento arrossì
"Grazie, avevo capito che lo eri me ne intendo di italiani" risposi con tono scherzoso, e aggiunsi con tono curioso
"posso farti una domanda mattia?"
"Certo" rispose con altrettanto tono
"Mi da l'impressione di averti già visto, è possibile?"
Il ragazzo arrossì parecchio e mi chiesi cosa avessi detto di tanto imbarazzante.
"Beh ieri ti ho guardata dalla finestra perché ero curiosa di chi sarebbero stati i miei vicini di casa" rispose con un tono colpevole
"Non ti preoccupare, comunque vivo da sola perciò i tuoi vicini sono io" dissi ridendo
"Vivi da sola?", mi chiese incredulo
"Si ho 18 anni, e i miei genitori mi hanno comprato una casa in New Jersey per finire gli studi qua, è sempre stato il mio sogno" risposi
"Mi inviterai a qualche party in casa allora", disse ridendo,
"Solo se smetti di spiarmi" risposi dandogli un colpetto sulla spalla, Mattia mi sorrise si congedò da me e tornò dai suoi amici.
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Avevo bisogno di una sigaretta, cercai Alejandro ovunque per avvertirlo che sarei andata fuori, era comunque il mio tutor e doveva sapere dov'ero.
Mi avvicinai ad una porta e sentii la voce di Alejandro, bussai per educazione ma nessuna risposta.
Sentivo che le cose dentro erano un po' agitate Alejandro aveva un tono nervoso, decisi di entrare e trovai Mattia e Alejandro litigare, erano talmente impegnati a discutere che non si erano accorti che stavo ascoltando tutto.
"Mattia sei un pezzo di merda!" Urlo Alejandro infuriato
"Ma che problemi hai?" Rispose mattia confuso
"Appena arriva una ragazza tu devi subito provarci come uno stronzo, che cazzo ne sai che magari Martina mi interessa?" Risponde Alejandro
Non potevo credere a ciò che stava succedendo, ero arrivata in New Jersey da solo un giorno e c'erano già litigi per colpa mia.
"Chiacchierare non vuol dire provarci" rispose Mattia
"Pensa a stare con Cynthia, ti ricordo che è la tua fidanzata" urlò Alejandro
"Lo so, e infatti lei 1000 volte meglio di quella cessa che è seduta di la"
Non potevo credere alle mie orecchie, lo stesso mattia che mi aveva detto che ero bellissima 5 minuti fa, ora dice che faccio schifo.
Ma prima che potessi uscire, un ragazzo fece notare ai due litiganti la mia presenza
"Scusa ale, ti cercavo per dirti che sono fuori a fumare se non mi trovi"
Non gli dessi neanche il tempo di rispondere, che mi chiusi la porta alle spalle.Spazio autrice
Capitolo lunghissimo, mi scuso per gli eventuali errori grammaticali.
Lasciate una stellina e commentate se vi va
Un bacio💜
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M.M mattia polibio💜
FanfictionForse il destino, o pura coincidenza.💜 La prima parte della storia è completa, la storia è munita di un sequel all'interno che per motivi già specificati non è stato continuato. Buona lettura a tutti💜 Storia iniziata il 13/02/2020💜