Capitolo 50 pt.2 IL FINALE

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Kairi stava aspettando una risposta, e io volevo sotterrarmi letteralmente.
I ragazzi seduti in cerchio continuavano a guardare me e tony in piedi, mentre entrambi eravamo ancora su di giri per ciò che era successo poco prima.
Quel bacio mi aveva aiutata a sentirmi meglio, ma non ero sicura che la situazione non sarebbe  diventata strana parlandone con tutto il gruppo.
"Beh, posso dire paradiso", farfugliai sotto voce mentre mattia ci lanciava occhiate strane, della sua gelosia ormai non mi importava più, non ne aveva il diritto.
"Quindi è successo qualcosa dentro allo stanzino", affermò ondreaz ridacchiando sotto i baffi, e lo maledii con tutta me stessa.
"Le cose successe nello stanzino, rimangono nello stanzino", prese parola tony zittendo il fratello e lasciando qualche dubbio alle persone presenti.
Ero fottutamente troppo buona per sbattere in faccia ciò che avevo fatto a mattia, e aggiungerei troppo stupida.
Io e tony ci sedemmo finalmente, mentre gli altri avevano sete di gossip, provocandomi un fastidio interiore.
Il gioco continuò e quando finalmente roshaun chiese alla ragazza di mattia di scegliere se fare obbligo o dire la verità, divenne tutto più intrigante, perché ai miei occhi quella ragazza era una sconosciuta, ma aveva fin troppa confidenza con mattia per essere una delle tante ragazze passate sotto le sue brame.
La ragazza evidentemente divertita dalla situazione decise di rispondere verità, e la domanda che fece roshaun mi lasciò molti dubbi e perplessità.
"Visto che qui nessuno ha avuto il coraggio di dirlo, perché non ti presenti ufficialmente, jenna", il tono del ragazzo sembrava quasi come quello usato negli interrogatori, come se volesse far venire fuori la verità, o peggio il colpevole del delitto, ma di che delitto stavamo parlando?.
Mattia aveva smesso di parlare dall'uscita di me e tony da quello stupido stanzino, ma non sembrava fosse per quello, anzi guardava nervosamente jenna come se lui fosse davvero il suo complice, come se quei due avessero davvero qualcosa a che fare con la situazione.
"Ci vuoi dire chi sei o pensi di stare zitta ancora un po'?", disse marika ormai stufa del silenzio della ragazza, che era agitata, arrabbiata e quasi sul punto di una crisi di nervi.
"Non glielo hai detto?", chiese lei guardando mattia con sguardo arrabbiato
"Chi non ha detto cosa?", intervenne josh che era nello mio stesso stato di confusione.
"Adesso basta parlerò io per voi, dovete sapere che jenna è l'ex fidanzata di mattia, e che lei è tornata dalla Grecia, e adesso a quanto pare si stanno frequentando", roshaun sputò velocemente le parole, facendomi desiderare di chiedergli nuovamente di ripetere, sia per la velocità, sia perché non potevo credere a ciò che avevo appena sentito.
"Si, io e mattia siamo stati insieme un po' di tempo e poi ci siamo lasciati, e quando sono tornata un giorno fa ci siamo rincontrati ad una festa, ed è nuovamente scattata la scintilla", la ragazza parlò finalmente, svelando cose assurde a cui non volevo credere.
Mi sentivo così male, mi sentivo ferita e delusa.
Mattia mi aveva lasciato e dopo due giorni mi aveva già sostituita, ma non con una qualunque, con la sua ex ragazza di cui io non sapevo dell'esistenza.
Non sapevo nulla del suo passato, e sinceramente non me ne importava molto, perché io ero il suo presente e come si dice di solito, "il passato resta nel passato".
Ma il passato era ritornato, e mi aveva appena sbattuto in faccia come uno schiaffo.
"Mattia che significa?, è vero quello che stanno dicendo?", dissi ormai sull'orlo di una crisi isterica, guardando dritto negli occhi il ragazzo.
"Si è vero, ma posso spiegare", si giustificò lui parlando nervosamente, agitato più che mai.
"Non c'è niente da spiegare, vaffanculo", dissi urlando, e dopodiché mi alzai per uscire dalla stanza della verità, o meglio delle bugie venute a galla.
Ed io ero fottutamente stufa delle sue bugie, della sua gelosia e del suo essere così mattia polibio.
Mi aveva delusa di nuovo, mi aveva fatta sentire nuovamente uno schifo, e io glielo stavo permettendo.
Gli stavo permettendo di trattarmi come voleva, di giocare con i miei sentimenti e di trascinarmi nella tristezza più totale.
Mentre camminavo non mi accorsi di essere arrivata davanti alla pista da ballo, inondata da ragazzi e ragazze ubriachi che ondeggiavano a ritmo di musica mentre lasciavano che l'alcol prendesse il sopravvento sulle loro azioni.
Volevo essere come loro, senza pensieri e priva di paure, non volevo preoccuparmi di ciò che poteva pensare mattia, perché ormai non era più nulla per me.
Così presi coraggio e mi buttai nella mischia, iniziando a ballare sulle note della canzone "Mamacita", che fece uscire il mio lato migliore, quello felice.
Dovevo essere felice, dovevo farlo per me stessa e dovevo dimenticarmi di quel cazzone che stava con la sua ex, dimenticandosi di tutto ciò che avevamo passato.
Mentre mi scatenavo qualcuno da dietro appoggiò le sue mani sui miei fianchi, pensai automaticamente che fosse mattia, e che per me fosse davvero impossibile dimenticarlo.
Ma quando mi girai per incontrare nuovamente il suo sguardo penetrante, fui sorpresa di vedere tony che era intenzionato a divertirsi con me.
Frenai la mia voglia di chiedergli come aveva fatto a trovarmi, e soprattutto perché mi stava cercando, così appoggiai le mani sulle sue spalle e iniziai a ballare con lui, mentre la canzone di sottofondo mi dava la carica giusta.
Non avevamo avuto tempo materiale per parlare di cosa era successo nello stanzino poco tempo prima, e sinceramente non c'era molto da conversare, lo volevamo entrambi.
Io e tony eravamo in perfetta sintonia mentre il mondo attorno a noi pian piano spariva, facendoci sentire perfettamente a nostro agio mentre i nostri corpi si muovevano sincronizzati.
Lui non mi aveva chiesto come mi sentivo dopo le rivelazioni, perché sapeva che mi avrebbe fatta stare solo più male, e mi faceva piacere, non mi andava di parlare ma solo di dimenticare.
E lui mi stava aiutando a dimenticare regalandomi i suoi sorrisi smagliati, mentre teneva le sue mani sui miei fianchi che ondeggiavano a ritmo di musica.
Dopo qualche sguardo d'intesa successe nuovamente ciò che era successo prima, ci baciammo facendo scontrare le nostre lingue, facendomi sentire ancora una volta quella sensazione bellissima.
Non mi stavo pentendo di ciò che stava nuovamente accadendo tra di noi, e ormai non mi interessava più tenere nascosto nulla di ciò che facevo.
Ormai mi ero abbandonata nelle braccia di Tony mentre continuavamo a baciarci senza staccarci, come se le nostre labbra fossero delle calamite.
E io mi stavo sentendo bene, non avevo rimorso e iniziavo a prenderci gusto nel baciare le sue labbra.
"Pensavo foste amici", il nostro bacio venne interrotto da una voce vicina, che aveva sovrastato la musica e aveva raggiunto l'obbiettivo di farci staccare e rimanere fermi.
Mattia ci guardava con uno sguardo accusatorio e arrabbiato, mentre stringeva i pugni.
"Pensavi male", replicai ammonendolo, non aveva il diritto di potermi dire qualcosa.
"Sai che c'è?, vaffanculo" urlò per poi scaraventarsi nuovamente su tony per picchiarlo, come quando eravamo in Italia.
Ma questa volta non glielo avrei permesso, perciò mi misi in mezzo e fermai con le mie mani le sue braccia, che erano ormai pronte a picchiare il riccio.
"Basta con queste sceneggiate, sei ridicolo", dissi guardandolo negli occhi, mentre le mie mani bloccavano ancora le sue braccia.
"Vieni fuori, devo parlarti", disse abbassando le braccia e portando la sua mano sul mio polso per poi stringerlo.
"Non vengo da nessuna parte, io e te abbiamo chiuso", risposi cercando di liberarmi dalla sua presa, fallendo miseramente come ogni volta.
"O vieni con me con le buone, o vieni con le cattive", rispose per poi tentare di prendermi in spalla, come aveva già fatto in passato.
"Tony aspettami qua, ci vorrà un'attimo", mi arresi difronte a mattia, sapevo che non stava scherzando e che era capace di compiere un gesto simile, e volevo evitare di farmi prendere in braccio davanti a tutte le persone presenti.
Seguii mattia che aveva ancora il mio polso stretto nella sua mano, come se avesse paura che io potessi scappare da un momento all'altro, e aveva ragione, era quello che volevo fare.
Quando uscimmo dalla casa di josh mi preparai alla sua sfuriata, che sarebbe avvenuta da lì a poco.
Ma quando arrivammo nella parte dietro della grossa Villa, mattia rimase in silenzio e mi lasciò il polso lentamente.
Incrociai le braccia in segno disappunto nei suoi confronti, era sempre il solito a far scenate, e a mettere in imbarazzo se stesso, ma questa volta non ne aveva motivo.
Lui mi fissò per qualche secondo e ridacchio, come per prendermi in giro, ma io non avevo voglia di ridere e tantomeno di stare con lui in quel momento.
Quando si accorse che ero davvero arrabbiata venne verso di me, e spezzò la distanza che io cercavo di mantenere, e questo mi costò una piccola botta sul muro della casa.
Non ebbi nemmeno il tempo di ragionare che mattia si fiondò sulle mie labbra, ma il suo intento di baciarmi era così incoerente che costrinsi le mie braccia ad allontanarlo da me, sciogliendo il nostro veloce bacio.
No, questa era una cosa inaccettabile, lui mi aveva lasciata andare mentre lo pregavo di stare con me e infine mi aveva sostituita con la sua ex, dimenticandosi di tutto.
"So che lo vuoi", affermò dopo essere stato spinto, guardandomi male
"Mattia polibio, tu sei la persona più incoerente e stupida del mondo, e io ti odio", dissi quasi urlando, e ringraziai mentalmente il fatto che non ci fosse nessuno vicino a noi.
"Non potresti mai farlo, tu mi ami", disse, e nel suo sguardo notai rabbia e tristezza che combattevano per non venire fuori.
"Io ti amo tutt'ora, e tu te ne sei fregato", risposi ridacchiando nervosamente per la mia incoerenza, non potevo fingere di non amarlo più.
"Lo sai anche tu che tra noi non può funzionare se vado in Italia, e poi se mi ami perché hai baciato Tony?", rispose seccato, come se fosse lui quello stufo delle nostre perenni litigate.
"Me lo hai già detto, smettila di ripetere le stessa cosa ogni volta, lasciami in pace", sbuffai arrabbiata, sperando che non notasse la mia non risposta alla sua domanda.
"Perché hai baciato tony?", mi chiese nuovamente dopo aver messo le mani nelle tasche dei suoi jeans strappati.
"Perché sono single", replicai cercando di rompere la sua corazza in qualche modo, cercando di farlo soffrire come stavo soffrendo io.
"Avevi detto che eravate amici", rispose guardandomi male.
"Anche tu hai detto tante cose, per esempio che mi amavi, o che saremmo stati assieme sempre, ma neanche una singola cosa era vera", sputai furiosa spingendolo e facendogli perdere leggermente l'equilibrio.
Mattia non rispose e rimase in silenzio, pensai che avesse qualche perversione strana nel vedermi così arrabbiata, perché ormai era capace solo a fare quello, farmi arrabbiare.
"Domani parto", affermò dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante e sbuffi da parte mia.
"E quindi?", risposi facendo finta che quell'affermazione non mi avesse per niente ferita.
"Non ti importa?", chiese notando la mia freddezza nei suoi confronti
"Mi dispiace, ma ha smesso di importami già da un po'", mentii spaventosamente, mi importava eccome, ma dovevo recuperare quel briciolo di dignità che mi era rimasta in corpo.
Non potevo più stare dietro di lui, non potevo fargli vedere quanto in realtà mi facesse male tutto quello che stava accadendo.
Questa volta la corazza l'avevo messa io, e lui non l'avrebbe rotta.
Lui sembrò deluso dalla mia risposta, e iniziò a farfugliare cose incomprensibili.
Dopo poco decisi di mettere fine a tutto, iniziando ad andarmene per allontanarmi da lui, dalle sue bugie e dalla sua incoerenza.
"Ti prego non te ne andare", disse mentre ero di spalle a qualche passo da lui
"Tu lo hai fatto", risposi e continuai ad allontanarmi, mentre le lacrime iniziavano a percorrere le mie guance.
Era finita, questa volta per davvero.
Mattia polibio non faceva più parte della mia vita, e anche se faceva male pensarlo, forse era meglio così...
Addio mattia.
Per sempre.

Fine

Spazio autrice
Eccoci qua, alla fine di questa storia che come già sapete avrà un sequel, che vi ricordo scriverò direttamente qui, senza creare una nuova storia, quindi mi raccomando non togliete la storia dalla libreria.❤️
Probabilmente ci sarà un capitolo a parte per i ringraziamenti, però voglio dirvi grazie adesso, grazie per la vostra pazienza, dei vostri messaggi e delle vostre stelline, mi avete fatta sentire soddisfatta e felice tante volte🥺❤️
Ma il resto dei ringraziamenti arriverà, quindi per adesso vi lascio con questi❤️
Scusate davvero per l'assenza, ma è stato davvero difficile trovare un momento per scrivere in questa settimana, spero di non avervi deluso❤️
Preparatevi al sequel, perché non vedo l'ora di iniziare con voi questa avventura🤭
E per ultima cosa, vi ringrazio per le 96000 letture, manca davvero poco a 100000😍
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento.
A presto💜

M.M mattia polibio💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora