M.M mattia polibio💜

Capitolo 38 pt. 2

🔞🔞🔞🔞🔞🔞
Che ve lo dico a fare?
Buona lettura, so che mi amate per tutto ciò💜

"Ma si può sapere dove mi stai portando, e soprattutto perché?", chiesi confusa a mattia mentre mi trascinava dal polso con delicatezza verso un parco a me sconosciuto.
"Fa silenzio e seguimi", rispose a bassa voce continuando a trascinarmi.
Decisi di assecondarlo, e di stare in silenzio, tanto ero al sicuro con lui, mi comportavo come una ragazzina che doveva sapere tutto subito.
Continuai a camminare dietro la sua grande figura, e pensai che questo parco era davvero infinito.
Avevamo camminato una decina di minuti, ma a mattia non sembrava andar bene, si guardava intorno come se cercasse un punto preciso in cui fermarsi.
Quando fu soddisfatto decise di fermarsi, eravamo giunti sotto un piccolo gazebo fatto di fiorellini viola, illuminato dai lampioni che davano un tocco soffuso e romantico.
"Mattia, certe volte mi chiedo come tu faccia a conoscere tanti posti stupendi come questo", dissi mentre i miei occhi continuavano ad osservare la perfezione di quel piccolo posto.
Lui non rispose, era sorprendentemente silenzioso e abbastanza agitato, farfugliava qualcosa di incomprensibile alle mie orecchie.
"Che ti succede, sei strano e silenzioso da quando eravamo in taxi", chiesi alzando un sopracciglio per la curiosità
"Adesso, stai in silenzio, sennò non riesco a farlo", disse passandosi una mano tra il suo enorme ciuffo nero.
"Mattia.. non vorrai mica chiedermi di sposarti", risposi prendendolo in giro per il suo atteggiamento, che sembrava davvero di un'uomo che stava per chiedere la mano alla propria donna.
"No, non sono ancora pronto per quello", rispose ridacchiando, e iniziando a distendere i nervi
"Allora dimmi, cosa c'è che ti rende tanto agitato?", chiesi nuovamente al ragazzo.
"Ecco, volevo darti una cosa..", rispose prendendo dalla tasca una piccola scatolina rossa
"Lo so che sembra una proposta di matrimonio, ma non è così, ho deciso di darti questo per farti capire quanto ti amo", rispose aprendo la scatolina davanti ai miei occhi permettendomi di vedere un piccolo anellino al suo interno.
"Mattia..", risposi con voce spezzata, ero così tremendamente sensibile e le lacrime avevano voglia di bagnarmi le guance.
"Aspetta fammi finire, questo anello voglio che oltre a ricordarti quanto ti amo, ti ricordi anche questo primo viaggio assieme in Italia.. perciò ho fatto incidere al suo interno questo", rispose porgendomi il piccolo anellino d'argento dandomi modo di vedere cosa ci fosse scritto al suo interno.
"Tu bella come Roma", lessi a voce alta le piccole paroline incise, mentre gli occhi di mattia non si staccavano da me.
Dopo averlo letto, guardai mattia che era una tempesta di emozioni, come me.
"Non so cosa dire", risposi mentre una lacrima bagnava la mia guancia destra
"Ecco perché lui ti ricorderà Roma, perché sei bella come essa", rispose prendendomi l'anello dalla mano per poi infilarlo nel mio anulare sinistro.
Il mio cuore, era come una mitragliatrice tenuta in mano da un militare per abbattere i nemici in guerra, sparava colpi veloci e incessanti sempre più forti, mattia era in grado di farmi questo.
"Ti amo mattia polibio", dissi saltando nelle sue braccia stringendolo a me più che mai
"Ti amo anche io", rispose ricambiando l'abbraccio e stringendomi a se.
Dopo aver sciolto l'abbraccio osservai la mia mano, che con quell'anellino sembrava ancora più bella, come se gli desse un tocco in più.
L'anello non era tanto grande, ma era abbastanza spesso da permettere all'incisione di essere leggibile e chiara.
Aveva un piccolo brillantino incastonato nell'argento, era così semplice ma anche così bello e fine, personalmente non amavo i diamanti troppo grossi e pacchiani, per quello questo anello era perfetto.