3. Disneyland Park Orlando

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"A-D-O-R-O" scandisce ogni lettera entusiasta.

"sapevo ti sarebbe piaciuto" dico ridendo per la sua improvvisa femminilità.

Le porte dell'enorme struttura si aprono e ci rivelano una hall piuttosto colorata, ricca di luce e ragazzi di tutte le età, dai più piccoli fino agli adulti.

Una ragazza ci viene incontro e dopo averci chiesto nome e cognome ci lascia la chiave della nostra stanza.

Entriamo in camera e sistemiamo le cose.

"usciamo dai, non voglio perdere tempo" urlacchia Payton.

Lo accontento ed esco insieme a lui con uno zaino in spalla con tutto l'occorrente per la lunga giornata che ci aspetta.

Pochi metri più in là dell'hotel in cui risediamo si trova il famoso cancello con una scritta in alto.

"Disneyland Park Orlando" dice Payton sognante.

"esatto" lo prendo per il polso e corro verso l'entrata dove mostro i biglietti e subito siamo dentro.

Faccio un giro su me stessa e poi mi fermo a guardarlo,i suoi occhi saettano da una parte all'altra del parco,prestando attenzione ad ogni minimo particolare e perdendosi in questo fantastico posto.

"che te ne pare?" chiedo,non staccando gli occhi da lui.

"è bellissimo" dice.

"tutto qui? Dai Moormeier sai fare di meglio lo so. Usa il tuo inutile cervello per una buona volta" lo prendo in giro.

"è magnifico,spettacolare,fantastico anzi no,tu sei magnifica, spettacolare e fantastica. Ti amo"

"ecco il mio Payton,adesso ti riconosco. Ti amo anche io" gli stampo un bacio sulle labbra.

Gli afferro la mano e intreccio le nostre dita,per poi guardarlo negli occhi.

"diamo inizio a questa fantastica giornata,ci stai?"

"con tutto me stesso" risponde.

Sono le due del pomeriggio e finalmente Payton mi ha consentito una pausa da tutte queste giostre.

Il tempo di finire i panini comprati in precedenza,che subito ripartiamo.

Il tempo passa in fretta e presto è sera,così ci decidiamo a rientrare in hotel,che a differenza di stamattina è quasi vuoto.

Mi cambio e mi butto sul letto esausta e il mio ragazzo fa lo stesso ci mettiamo sotto le coperte e io mi accoccolo nel mio posto preferito,le sue braccia,dove mi sento al sicuro.

L'ultima cosa che sento prima di addormentarmi, è la sua mano poggiarsi sulla mia testa e compiere movimenti regolari.

La mattina mi sveglio,ancora fra le sue braccia e il suo profumo mi inonda le narici.

Delicatamente, senza svegliarlo esco dal letto e mi avvicino alla finestra, incantata dalla vista che mostra.

Sono così catturata che non mi accorgo della figura che si muove dietro di me e che delicatamente poggia il mento sulla mia testa e mi avvolge in un dolce abbraccio.

"buongiorno piccola" sussurra al mio orecchio.

"buongiorno" una scarica si propaga in tutta la schiena appena sento le sue mani vagare su tutto il mio corpo.

Lascio la testa cadere all'indietro appoggiandola sul suo petto e mi godo il momento.

A spezzare l'atmosfera che si era creata è la suoneria del telefono di Payton.

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora