11. Sway House

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Una musichetta fastidiosa risuonò nelle mie orecchie e interruppe il mio sonno tranquillo.

"spegnete la musica" mi lamentai e mi portai le coperte fino alla testa.

Le mie parole non servirono a niente poiché il volume aumentò.

Emisi un gemito di frustrazione e infilai la testa sotto il cuscino per attutire il suono.

Sentii la musica fermarsi e in seguito la porta chiudersi, lasciai fuoriuscire un sospiro di sollievo e poco dopo tastai con la mano il letto, ma non trovai nessuno.

Aprii lentamente gli occhi e notai effettivamente che non c'era Payton.

Sbuffai, ma non feci nulla e rinchiusi gli occhi beandomi del silenzio.

Ovviamente questa situazione non poteva durare a lungo.

Sentii la porta cigolare e percepii una presenza nella stanza, ma non mi curai di aprire gli occhi.

Sobbalzai e aprii gli occhi di scatto non appena percepii dei forti suoni metallici.

La scena che mi ritrovai davanti mi fece saltare i nervi, e se non mi fossi appena svegliata, lo avrei già fatto a pezzettini.

"buongiorno ragazzina, finalmente ti sei svegliata! Ho cercato di svegliarti prima con la musica, ma sei una dormigliona!"

Tayler si aggirava per la camera urlando e con in mano due coperchi delle pentole, sbattendoli ripetutamente e provocando dei rumori fastidiosi.

"cosa ho fatto per meritarmi questo" piagnucolai "smettila" alzai appena la voce.

"fammi uscire oggi con te e i ragazzi e io la smetto" mi guardò dall'alto.

"è un ricatto questo?" mi massaggiai la testa.

"chiamalo come vuoi" rispose con nonchalance lui e sbattendo due volte i coperchi, facendomi arrabbiare ancora di più.

"okay, okay puoi venire ma smettila" dissi arrendendomi.

Lui subito smise e con un sorriso soddisfatto lasciò la stanza.

Sollevai gli occhi al cielo e scossi la testa.

Mi alzai dal letto ma non appena fui in piedi un fastidioso dolore si espanse nel basso ventre.

Ricordai la fantastica sera prima e subito il mio viso prese una colorazione rosso fuoco.

Mi ricordai inoltre di quello strano "mi dispiace" non sapevo cosa pensare, non sapevo neanche se era reale, da una parte però volevo sapere il motivo, ma dall'altra avevo paura che se avessi scoperto la verità ne sarei uscita distrutta.

Arrivai, tra una fitta e l'altra, alla valigia che si trovava vicino alla porta del bagno e mi ringraziai mentalmente per aver pensato a tutto.

Tirai fuori una scatola di tachipirine e ne presi una, sperando di alleviare il dolore.

Mi vestii velocemente, il dolore era già diminuito, e scesi di sotto dove trovai alcuni ragazzi tra cui Payton.

"buongiorno a tutti" salutai e lasciai un bacio a Payton.

"buongiorno anche a te" ricambiò il mio ragazzo con un sorriso.

"progetti per oggi?" chiesi curiosa.

"ti porto alla sway house" affermò.

Lo guardai interrogativa, avevo già sentito questo nome ieri, e Sam me ne aveva parlato ma non ci avevo mai capito niente con tutti questi nomi.

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora