15. Un Cuore A Pezzi

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Per una lettura migliore vi consiglio di ascoltare questa canzone
BE ALRIGHT--DEAN LEWIS

"diglielo che qualche settimana fa mi hai baciata!"

Tutto sembrò bloccarsi, nessuno fiatò per un tempo indefinito mentre nel mio petto iniziava a crearsi un vuoto.

"ops forse ho parlato troppo" rise Avani, ma la ignorai non era il mio problema principale.

"t-tu c-cosa?" feci fatica a tirare fuori le parole.

"posso spiegare" disse e lo guardai a lungo, sperando che fosse solo uno scherzo ma quando vidi i suoi occhi lucidi e tormentati capii che era tutto vero.

In quel momento tutto quello che avevo costruito in mesi si distrusse in pochi secondi, tutte le certezze che avevo svanirono e tutto quello che credevo reale si rivelò una menzogna.

Non sapevo più a cosa credere, tutte quelle carezze, i sorrisi, gli abbracci e i baci non erano niente per lui? Aveva finto per tutto questo tempo? Perché?

Iniziai ad indietreggiare sulla sabbia, senza avere la minima forza di alzarmi e solo quando sentii qualcuno tirarmi su per i fianchi feci leva e mi raddrizzai.

"davvero posso spiegare" vidi Payton alzarsi e barcollando avanzò nella mia direzione.

Arretrai ad ogni passo che lui compiva "no rimani li, non fare niente" lo avvertii con voce tremolante.

"ti prego fammi spiegare" mi scongiurò con le lacrime agli occhi ma non risposi.

Seppure ubriaca, riuscivo a ragionare con lucidità e sentii la rabbia aumentare, ma non sarei scoppiata qui davanti a tutti, non davanti a lui, non lo avrei permesso.

Lui che piangeva? Dopo quello che mi aveva fatto si permetteva pure di versare qualche lacrima?

Lo guardai con disprezzo e rimasi in silenzio, mentre tutto quello che succedeva intorno si proiettava a rallentatore.

"di' qualcosa ti prego, insultami, rivolgimi le peggiori offese ma parla, ti scongiuro!" disse disperato, ma anche questa volta non dissi niente.

"reagisci!" silenzio, nessuno disse niente. Nell'aria alleggiavano solo i nostri respiri affannati.

Mia madre diceva sempre 'il silenzio è la migliore arma' e anche se inconsciamente da parte mia, la sua teoria si stava rivelando vera.

Tentò un'altra volta ad avvicinarsi, ma questa volta Jaden e Josh lo bloccarono da dietro.

Tutto riprese a muoversi, spostai lo sguardo freneticamente da una parte all'altra: Avani vicino al fuoco con le mani nei capelli, Nessa e Madison poco distanti che guardavano la scena sconvolte come tutti gli altri, finché i miei occhi non si spostarono sulla mano che avvolgeva delicatamente il mio polso, sollevai lo sguardo e trovai Tayler a fissarmi preoccupato.

Per la prima volta sembrava a corto di parole, e mi avrebbe fatto sorridere se solo non mi trovassi in questa situazione.

"ho solo bisogno di allontanarmi" dissi con un sorriso triste e gli occhi lucidi.

Presi a camminare, barcollando, verso la riva, lasciandomi alle spalle il falò e tutto quello che era successo.

Per ultimo sentii solo le implorazioni di Payton e Jaden dirgli "lasciala andare, so che la ami, ma è finita amico, lasciala andare andrà tutto bene"

Mi levai le scarpe e immersi i piedi nell'acqua gelida del Pacifico, era l'unica cosa che ancora mi faceva sentire viva, l'unica che mi ricordava che ero ancora in grado di provare sensazioni diverse dal dolore che mi stava lacerando.

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora