22. Mi Concede Un Ballo?

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Mi irrigidii sul posto mentre diverse emozioni mi travolsero.

Legai i miei occhi a quelli di Payton per tutta la durata della canzone.

Erano diversi, spenti, di quel marrone acceso non ne trovai più traccia.

Quasi sussurrai gli ultimi versi della canzone, sentendo le lacrime minacciare di uscire.

Feci riferimento a tutto il mio autocontrollo, non dovevo dimostrarmi ancora una volta debole e crollare davanti a tutti.

Feci respiri profondi per riuscire a controllarmi e sembrò funzionare.

Vidi le persone applaudire, fischiare e ridere, ma era come se fossi in una bolla.

Mi arrivava tutto in modo attutito, mentre i miei occhi si rifiutavano di staccarsi da quelli che avevo amato e che purtroppo amavo ancora.

Fui la prima a staccare il contatto visivo non appena mi sentii strattonare un braccio.

Abbassai lo sguardo di scatto e trovai Tayler ai piedi del palco che sorrideva e pronunciava parole a raffica.

Riportai i miei occhi a dove erano prima, in un movimento spontaneo che non riuscii ad impedire.

Non lo trovai: era come sparito, eppure era lì, io lo avevo visto.

Spostai lo sguardo freneticamente da una parte all'altra del locale, ma niente, di lui nessuna traccia.

Magari non era stato neanche qui, forse era stato solo un mio momento di debolezza, non ci volevo pensare.

Lasciai perdere e mi concentrai su Tayler che mi stava osservando con un sopracciglio alzato.

Lo guardai anche io altrettanto interrogativa.

Scosse la testa e sembrò riprendersi "mi concede un ballo?" mi porse la mano facendo segno verso la folla in movimento.

Accettai e allungai la mia mano fino ad afferrare la sua.

Ballammo fino allo sfinimento e finché non sentii i talloni farmi male.

Partì un lento e sfruttai questa scusa per allontanarmi dalla pista.

"mi fanno male i piedi, mi vado a sedere" avvisai Tayler e mi girai per raggiungere i divanetti.

Sentii bloccarmi un polso e venni tirata nella direzione opposta a quella di dove stavo andando.

Il mio corpo entrò in contatto con una superficie dura, sollevai gli occhi e ne trovai un paio scuri.

"un lento non si rifiuta" disse Tayler a un soffio dal mio viso.

Rimasi imbambolata a fissarlo, non capivo cosa mi stava succedendo.

La mia mente si riempii di mille domande e iniziai a preoccuparmi seriamente. Che stavo facendo?

"lo prendo come un sì" disse il ragazzo sorridente e mise le mani sui miei fianchi.

Chiusi gli occhi e poggiai la testa sul suo petto, beandomi di questo momento di tranquillità.

Svuotai la mia mente da tutte le preoccupazioni e paranoie, in quel momento pensai solo a stare bene.

Alla fine del lento ci salutammo con un inchino, un po' impacciato da parte mia, e ci concedammo dalla pista.

Mi lasciai cadere su uno dei divanetti sfinita, ero stanchissima e tutta dolorante.

Mi distesi lungo tutto il divano e senza accorgermene mi addormentai.

Mi guardai attorno e non vidi niente: buio totale.
Girai la testa alla ricerca di una luce, una qualsiasi via d'uscita.
Guardai i miei piedi immersi nella sabbia e come per magia tutto parve comparire.
Mi ritrovai su una spiaggia illuminata da una luce fioca proveniente da un falò, con accanto due piccole figure.
Camminai verso la luce e rabbrividii quando riconobbi le due figure.
"P-Payton" sussurrai con un filo di voce.
"Katie finalmente! Ti volevo presentare la mia ragazza: Avani" disse lui sorridendo verso l'interpellata.
"impossibile...t-tu e l-lei?!" balbettai.
Mi guardò confuso, ma poi sembrò capire "oddio no! Mi dispiace così tanto!" disse avvicinandosi a me e afferrandomi le mani "ti prego perdonami" sembrò sincero e mi rasserenai "davvero pensavi che provassi qualcosa per te?"
Staccai di scatto le mani dalle sue a quelle parole.
"no ti prego, non farmi questo" mi si inumidirono gli occhi.
"che cosa?" chiese con un mezzo sorriso "dirti che non ti ho mai amata? Oppure che non sei niente per me?"
Mi si bloccò il fiato in gola, mentre una voragine sempre più grande si apriva nel petto.

"Katie? Katie svegliati" sentii una voce, ma era ancora troppo lontana per poter capire a chi apparteneva.

"non ti ho mai amata, non sei niente per me" le parole iniziarono a ripetersi nella mia mente.

Aprii gli occhi di scatto e mi misi seduta sul divano trovandomi davanti Madison che mi guardava preoccupata.

"Katie! Santo cielo, stai bene?! Mi hai fatto prendere un colpo!" disse tanto velocemente che feci quasi fatica a capire.

"s-sto bene" dissi a fatica "quanto ho dormito?"

"solo 20 minuti" rispose alla mia domanda "oddio, ma sei così pallida! Sei sicura di stare bene?" mi guardò preoccupata.

"ho bisogno di una boccata d'aria" dissi ancora sconvolta, sistemandomi i capelli in un gesto disordinato.

Mi avvolsi in un cappotto leggero e uscii fuori sul balcone del locale che aveva vista su Los Angeles.

Il vento estivo mi colpii dritta in faccia, scompigliandomi i capelli che poco prima avevo cercato di sistemare.

Mi incantai a guardare la città, Los Angeles era bella ad ogni ora del giorno e della notte, non si poteva negare.

Rimasi con lo sguardo fisso davanti a me, anche quando sentii la presenza di qualcuno alle mie spalle.

Non avevo il coraggio di girarmi, sapevo che era lui, me lo sentivo.

"Katie" sarei riuscita a riconoscere quella voce dappertutto, anche tra mille altre.

"Payton" sospirai.

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22esimo capitolo!
Che ne pensate?
Love u❤️

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora