32. Tempo Al Tempo

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Aprii lentamente gli occhi a causa di una forte luce.

Cercai di muovere il collo ma un dolore lancinante non mi permise neanche di fare un minimo movimento.

Sbattei le palpebre ripetutamente per mettere a fuoco e capire dove mi trovavo.

La testa mi pulsava ininterrottamente.

Capii di essere in bagno, ma non capii dove, visto che non lo avevo mai visto.

Le braccia appoggiate sulla tazza del water mi fecero capire che avevo dormito non so quanto tempo in una posizione scomoda, e questo spiegava il torcicollo.

Lentamente, stando attenta a non fare movimenti bruschi, mi girai verso l'unica parte del bagno che mon avevo ancora guardato, la vasca.

Trovai Payton completamente steso dentro di essa, con un braccio a penzoloni e la testa piegata.

Notai anche l'accenno della bavetta all'angolo della sua bocca.

Sorrisi involontariamente, ma subito mi ricomposi e mi avvicinai a lui.

Lo scossi leggermente, finché non vidi i suoi occhi socchiudersi.

Si stropicciò gli occhi e sbatté le palpebre più volte, come per mettere a fuoco l'immagine che aveva davanti.

Quando mi riconobbe, strabuzzò gli occhi e si guardò attorno confuso.

Si alzò di scatto ed indietreggiò, fino a toccare il muro alle sue spalle.

Nell'alzarsi sbatté la testa contro la mia, facendomi aumentare il mal di testa.

Subito poggiai la mano sulla parte colpita della testa e iniziai a massaggiarla.

"merda" imprecò Payton "scusami" disse e si avvicinò iniziando a gesticolare con le mani.

"stai bene? Hai bisogno di acqua? O magari vuoi da mangiare? Ti vuoi sedere?" iniziò a fare domande a raffica e mi fu impossibile trattenere una risata.

Mi prese delicatamente per un braccio e mi fece sedere sul water, mentre lui si appoggiò con la schiena sul muro di fronte a me.

"sto bene, tranquillo. È solo una botta in testa" dissi e lui annuì incerto.

Continuò con le sue domande per i seguenti 5 minuti, finché non lo interrompetti con una mia.

"dov'è Tayler?" chiesi con un filo di voce.

Si rabbuiò al nome del ragazzo, ma rispose lo stesso "è andato a prenderti qualcosa per il dolore alla testa" disse impacciato indicando la sua testa in un modo divertente.

Risi per questo suo gesto e alzai lo sguardo, che avevo tenuto per tutto il tempo sulle mie mani, per incrociare il suo.

Rimanemmo non so per quanto tempo così, lo stomaco era in subbuglio e facevo fatica a pensare lucidamente.

Sentii la maniglia piegarsi e ce la misi tutta per staccare gli occhi dai suoi e puntarli in un'altra direzione.

Tayler era sulla soglia della porta, con una scatola stretta tra le mani.

"tieni" disse lanciando la scatola a terra, a pochi centimetri da me "per il mal di testa" disse freddo per poi andarsene, senza aggiungere altro.

Guardai confusa verso la porta, per poi passare lo sguardo su Payton, che mi fissava a braccia incrociate.

"vorrei tanto non sapere cosa è successo ieri sera" dissi infilando le mani nei capelli e tirandoli leggermente "ma che cosa ho fatto?"

"mi hai detto che non riesci a dimenticarti di me" disse semplicemente "davanti a lui" aggiunse indifferente.

Imprecai sottovoce e a fatica raccolsi la scatola da terra, per poi prendere una tachipirina.

Mi alzai e andai verso la porta, e sbucai in corridoio senza la minima idea di dove andare.

Riconobbi le caratteristiche della Hype House, ma non ero mai stata in questa parte della casa e mi fu davvero difficile orientarmi.

Iniziai a camminare verso alcune porte, ma Payton mi fermò.

"Katie" mi richiamò e si schiarí la voce.

Lo guardai affacciarsi dal bagno, prima di parlare "la sua stanza è di là" indicò la parte opposta in cui stavo andando.

"grazie" dissi passandogli accanto e forzando un sorriso imbarazzato.

Bussai alla porta della camera di Tayler e la spalancai senza aspettare una risposta.

Lo trovai seduto sul letto con la schiena piegata e le mani nei capelli.

Lentamente lo affiancai, ma lui si allontanò, come infastidito dalla mia presenza.

"se sei arrabbiato per quello che è successo ieri, sappi che non lo pensavo davvero. Ero ubriaca" tentai di giustificarmi.

"è da ubriachi che si dicono le verità che non si vogliono ammettere" disse in un sussurro che a malapena riuscii a percepire.

"non questa volta" risposi.

"sai che ho ragione" finalmente alzò lo sguardo per guardarmi "voglio stare solo adesso" indicò con un cenno del capo la porta.

Gli occhi mi si riempirono di lacrime e feci fatica a tenerle dentro.

Cercai di prendere le sue mani tra le mie, ma Tayler si scansò.

"Va via Katie" disse freddo senza degnarmi di uno sguardo "adesso" scandí bene le parole.

Lentamente mi avvicinai alla porta, ma mi fermai sulla soglia.

"mi odi?" chiesi con la voce tremolante, rimanendo di schiena, senza girarmi.

"io non ti odio" disse e sentii un peso levarsi dal petto "odio me stesso perché io sapevo che lui ti piaceva ancora, ma ero così egoista da non volerlo ammettere"

"lui non mi piace" mi venne da dire in modo spontaneo ma io stessa feci stento a crederci.

Scosse la testa e fece una lieve risata "ancora non lo hai capito eh?" mi guardò con due occhi tristi.

Lo guardai confusa, anche se sapevo benissimo a cosa alludeva.

"tempo al tempo" disse distogliendo lo sguardo.

La sua frase si ripeté nella mia testa finché non arrivai in bagno e trovai Payton appoggiato alla porta.

Come ogni volta alla sua vista la mente si svuotò completamente, non riuscivo a pensare a niente tranne che a lui.

"esci da qui" imprecai, riferendomi alla testa e tutti i pensieri su Payton che l'affollavano.

"va bene" disse guardandomi incerto.

"non intendevo te" dissi subito "cioè più o meno" continuai "vabbé lascia stare" conclusi mettendomi una mano in faccia.

Lui sghignazzò per la mia goffaggine ma non appena lo fulminai con lo sguardo la smise subito.

Calò il silenzio, nel quale nessuno dei due sapeva cosa dire.

"ci siamo lasciati" dissi senza pensare "credo" aggiunsi pensierosa.

"si!" esultò a bassa voce, ma non  troppo perché riuscii a sentirlo e lo guardai male "cioè mi dispiace. Immagino che sarai distrutta" disse e io annuii.

Dovevo stare male, chiudermi in camera e piangere per giorni ma stranamente stavo bene, solo un po' triste.

E questa cosa mi preoccupava. Perché stavo 'bene' e non distrutta?

🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷Ecco il nuovo capitolo, scusate per ritardo!
E adesso che succederà?
Love u❤️

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora