27. Non Mi Va Di Parlarne

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"devo fare due soste, prima di arrivare in aeroporto" guardai il tassista dallo specchietto retrovisore "Hype House e la comunità di LA" aggiunsi.

Vidi il tassista annuire, prima di schiacciare sull'acceleratore e mettersi in strada.

Vidi la Sway House farsi sempre più piccola, finché non ne riuscii a vedere nenache uno scorcio.

Arrivammo in pochi minuti alla Hype House e dissi al tassista di aspettare, visto che ci avrei messo poco tempo.

Salutai ed abbracciai tutti uno ad uno e come avevo assicurato al tassista, già dopo 5 minuti ero di nuovo in macchina.

Il tragitto per la comunità durò un po' di più, ma ne sarebbe valsa la pena.

Una volta entrata nella struttura notai mio padre seduto in grande salotto a conversare con altre persone.

Lo richiamai e non appena mi riconobbe mi venne a salutare.

"tesoro non sai quanta brava gente ho incontrato qui! Presto vieni te li presento" disse entusiasta trascinandomi per una mano.

Gli sorrisi amorevolmente, ma declinai la sua proposta "papà sto partendo, non ho tempo" vidi il suo sorriso spegnersi "però possiamo fare un'altra volta, passerò un intero pomeriggio con te e i tuoi amici, d'accordo?" lo guardai di traverso attendendo una sua risposta.

Il sorriso tornò sul suo volto e annuì felice.

"ci vediamo tra qualche mese, tesoro!" mi abbracciò ancora "Salutami la mamma e dai un bacio a Sam" disse prima di lasciarmi andare.

"ciao papà, mi mancherai" lo salutai con un gesto della mano, e mi diressi verso la porta senza girarmi.

Mi asciugai una lacrima sfuggita al mio controllo e a testa bassa entrai nel taxi.

"all'aeroporto?" chiese il conducente e io annuii.

Una volta a destinazione, pagai il tassista e presi le mie valige.

Feci il check in e aspettai che chiamassero il mio volo.

Si torna a casa.

Il viaggio fu piuttosto stancante e appurai che lasciarmi da sola con i miei pensieri non mi fa molto bene.

Pensai a molte cose, più tristi che felici.

Ero veramente riuscita a perdonare Payton? Sarei riuscita a dimenticare tutto? Seriamente non credevo più ad un 'noi'? Più che altro non volevo crederci.

Tutti i pensieri e le domande svanirono, non appena toccai terra.

Fuori dall'aeroporto mi aspettava tutta la mia famiglia, John compreso.

Salutai tutti con un abbraccio e promisi a mia mamma che le avrei raccontato tutto non appena tornati a casa.

Una volta arrivati, tentai la fuga ma senza successo, non avevo per niente voglia di raccontarle di me e Payton.

Avrei sorvolato questo argomento.

Le parlai di tutti i ragazzi conosciuti e soprattutto di Mads, le feci vedere lo skate che mi aveva regalato Jaden e molte altre cose.

"Payton come sta?" era evidente che a mia madre non scappava niente.

"non stiamo più insieme" dissi subito, tanto valeva dirlo tutto in una volta.

Aggrottò la fronte e mi guardò confusa, in cerca di spiegazioni.

"non mi va di parlarne" dissi subito e lei annuì comprensiva.

Salii velocemente le scale e mi chiusi in camera, non scesi neanche per cena.

Tra qualche settimana sarebbe riniziata la scuola: tutto sarebbe tornato alla normalità, dovevo solo fingere che non fosse successo niente.

Semplice, no?

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nuovo capitolo! Cosa ne pensate?
Love u❤️

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora