35. Maledetta Porta D'emergenza

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"Katie!" sentii Payton chiamarmi a gran voce da dietro le mie spalle.

Continuai ad ignorarlo diretta verso la porta d'emergenza dietro al locale, sicura che non ci sarebbe stato nessuno.

"Katie fermati!" disse ancora Payton.

Aprii la porta del retro, lasciando che l'aria estiva mi colpisse in pieno.

Ed io che ero convinta che potesse esserci un'altra possibilità per noi due, ma evidentemente mi sbagliavo.

"stupida" bisbigliai tra me e me, mentre sentivo le voci delle fan ancora presenti davanti al locale.

"finalmente!" esordì Payton, uscendo dalla porta.

Alzai gli occhi al cielo, non ero dell'umore giusto per parlare con lui, infatti appena mi raggiunse lo evitai tornando verso la porta.

Abbassai la maniglia e la tirai, ma la porta rimase chiusa. Feci qualche altro tentativo, ma era come bloccata dall'interno.

Bussai un paio di volte, illudendomi che qualcuno potesse sentirmi.

Attesi, ma come avevo immaginato nessuno venne ad aprire.

Sbuffai e iniziai ad incamminarmi, tutto questo sotto lo sguardo di Payton.

Percorsi tuttio il vicolo e mi affacciai sulla strada principale senza farmi notare, guardando tutte le fan appostate davanti al locale.

Borbottai qualche imprecazione, ritornando verso la porta da dove ero uscita.

Notai Payton che era rimasto sempre nello stesso punto, fisso a guardarmi con un pizzico di divertimento.

Lo ignorai completamente, tornando a concentrarmi sulla porta e a cercare un modo per aprirla.

"hai finito di guardarmi in quel modo? Sei irritante" dissi e anche se ero di spalle sentivo il suo sguardo addosso.

"sto solo aspettando che la tua testolina carina elabori che la porta è chiusa e che dovremo aspettare che tutte le fan se ne vadano via" disse semplicemente scrollando le spalle ua volta che mi girai verso di lui lasciandogli un'occhiataccia.

"la testolina carina ce l'avrai tu" borbottai infastidita.

"grazie" rispose lui, mettendo a dura prova la mia pazienza.

Feci un ultimo tentativo, tirando la maniglia della porta con più forza, senza ottenere risultato.

"maledetta porta d'emergenza" sbraitai lasciando un calcio su di essa.

"sembra che rimarremo qui per un po'" disse mettendosi a sedere con la schiena poggiata sul muro "che peccato" esclamò ironicamente congiungendo poi le mani all'altezza dello stomaco.

"che peccato" lo scimmiottai ancora più infastidita facendolo ridere.

Mi sedetti anche io, poggiando la schiena contro la colonna di fianco alla porta, proprio di fronte a Payton.

"se ci pensi però c'è un lato positivo in tutta questa situazione" disse ad un certo punto.

"illuminami" dissi con sarcasmo.

"potrai ascoltare la mia spiegazione a quello che è successo poco fa, e che ci ha portato a questa situazione" osservò attentamente.

Feci finta di pensarci su per un po' "sei sicuro che sia una cosa positiva?" lo guardai con un sopracciglio alzato.

"mal che vada mi arrabbierò ancora di più con te" scrollai le spalle fingendomi disinteressata.

Lo guardai con la coda dell'occhio e notai i suoi occhi spalancarsi per un attimo.

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora