23. Dimenticare E Andare Avanti?

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"Payton" sospirai.

Sentii la sua presenza spostarsi di fianco a me,non so per quanto tempo sarei riuscita a resistere con lui così vicino.

Avrei voluto sfogarmi,urlargli contro quanto è stato stronzo,fargli provare tutto quello che ho sentito io in questi giorni; ma la verità è che non sarei mai riuscita a fare niente di queste cose, non ne sarei stata in grado per il semplice fatto che io non ero cosi.

Ignorai il più possibile il panico che pian piano si stava impossessando del mio corpo e continuai a fissare il vuoto davanti a me,non riservandogli neanche uno sguardo.

"come stai?" chiese di punto in bianco.

"come dovrei stare?" risposi diretta,forse un po' troppo.

"hai ragione" lo vidi passarsi una mano dietro la nuca,in un movimento nervoso.

"cosa ci fai qui?" chiesi dopo qualche minuto di completo silenzio.

"dobbiamo parlare" rispose.

"non ho niente da dirti" dissi scontrosa.

"io invece si" alzò la voce e lo guardai malamente "Katie ti prego" si avvicinò e mi afferrò il polso.

"non toccarmi" dissi lentamente scandendo per bene le parole.

Lasciò la presa e subito mi allontanai.

Cosa ho fatto di male? Volevo solo uscire all'aperto per schiarirmi i pensieri e cercare di non pensare al sogno e a Payton, e invece mi sono ritrovata quest'ultimo qui fuori.

"Katie te lo chiedo per favore, fammi spiegare" tentò ancora.

"non ho bisogno di spiegazioni, ho capito tutto benissimo" ingoiai il groppo che mi si era formato in gola.

"ho commesso un errore è vero, ma ero ubriaco e non capivo niente" iniziò a dire.

"non è una scusa" ribattei acida.

"è vero, ma non lo avrei fatto se fossi stato sobrio e lo sai" continuò a cercare giustificazioni.

"non è questo il punto Payton!" dissi esasperata.

"perdonami, ti prego. Non accadrà più" tentò ancora una volta.

"non posso, non adesso" dissi con un filo di voce. Era la verità, non ero ancora pronta a perdonare e non so se sarei mai riuscita a farlo.

"Katie" mi afferrò di nuovo le mani, ma questa volta non feci niente per impedirglielo "ho bisogno di te nella mia vita. Non lasciarmi solo" incatenò i suoi occhi ai miei.

"Payton, non fare così" lo pregai. Se continuava così, sarei finita per scoppiare a piangere.

"sei troppo importante per me" continuò.

"Payton" sussurrai e sentii gli occhi inumidursi.

Non riuscivo ad ignorare quello che era successo, quello che mi aveva fatto. Per quanto ci provassi era impossibile, non sarei riuscita a continuare una relazione in questo modo.

"Katie" strinse le mie mani "io ti amo e so che è lo stesso per te. Perché non proviamo a dimenticare e andare avanti?" disse con un lieve sorriso "insieme" aggiunse.

"Payton, non sei di aiuto. Peggiori solo le cose" distolsi lo sguardo dal suo.

Poggiò due dita sotto il mento e lo sollevò, facendo scontrare ancora una volta i miei occhi con i suoi.

"cambierò se necessario, lo giuro. Diventerò il ragazzo perfetto" sorrise all'ultima affermazione.

"io non voglio un ragazzo perfetto! Io voglio un ragazzo di cui mi possa fidare, non voglio vivere con la perenne ansia che tu mi possa tradire ancora una volta" iniziai ad alzare la voce "i-io non ce la faccio" conclusi con la voce spezzata dal pianto.

Distolsi ancora una volta lo sguardo, mi faceva troppo male guardare quegli occhi, in cui poco tempo prima credevo di aver trovato la felicità.

Aprì la bocca per parlare, ma si bloccò non appena si sentí il rumore della porta spalancarsi.

Mi girai in quella direzione e vidi una figura maschile slanciata avvicinarsi con la sua solita sfacciataggine.

Provai un inspiegabile sollievo alla sua vista e senza pensarci mi avvicinai a Tayler.

Nascosi il viso tra i capelli e mi asciugai le lacrime che ancora scorrevano sulle guance.

"torniamo a casa? Sono stanca" gli dissi, cercando di controllare la mia voce senza far trapelare niente.

Non volevo spiegargli quello che era successo, volevo solo andare via da qui.

Annuì tenendo lo sguardo fisso dietro di me, per poi avvolgere con un braccio le mie spalle e accompagnarmi verso la porta.

"non devi toccarla" sentii dire da Payton.

Tayler si bloccò, portandomi a fare la stessa cosa.

"e perché mai non dovrei?" lo provocò il ragazzo al mio fianco.

Sollevai gli occhi al cielo sfinita e mi girai.

Payton sembrò pensarci un attimo, accorgendosi di non avere motivi "t-tu non farlo!" disse infastidito, puntando il dito verso Tayler.

"Payton" dissi per l'ultima volta il suo nome, portando l'attenzione dei due ragazzi su di me "adesso basta" conclusi in un sussurro.

Mi diressi verso l'uscita del balcone, e poi in seguito, del locale senza girarmi nemmeno una volta perché sapevo che se l'avessi fatto avrei ceduto e sarei rimasta.

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Scusate per l'attesa, ma non avevo idee per il capitolo.
Che ne pensate?
Love u❤️

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora