38. io sto affogando e tu ridi

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(parte 2)

Non riuscivo a fare o dire niente, mentre Payton accorciava sempre di più la distanza tra me e lui.

Non sapevo cosa sarebbe successo di lì a poco e forse non volevo neanche impedirlo.

La mia mente in quel momento era un insieme di parole messe in frasi senza senso compiuto, non riuscivo a fare pensieri lucidi: era tutto un casino.

Si chinò ancora un po' verso di me, finchè non sentii il suo respiro solleticarmi il viso.

E proprio nel momento in cui pensai che stava realmente accorciando le distanze, deviò la direzione spostandosi alla mia destra.

Afferrò lo skateboard e mi sorrise ampiamente.

"avevo voglia di andare sullo skate, adoro farlo soprattutto di notte" spiegò senza che il sorriso abbandonasse il suo viso.

Gli sorrisi lievemente anche io, sperando non si vedesse la delusione che provavo in quel momento.

Sospirai e controvoglia mi alzai, sistemandomi varie volte il tessuto dei pantaloni.

Cosa mi prendeva?

Decisi  di lasciar perdere, e iniziammo o meglio, Payton iniziò a skateare per tutto il giardino, permettendomi anche a me qualche volta di farlo.

Iniziò a fare anche qualche trick e quando mi chiese se volevo provare, negai con la testa visto che ero completamente negata.

Passò altro tempo nel quale osservai Payton cercare di ricreare qualche trick complicato.

Era molto concentrato, potevo dedurlo dalla lingua che spuntava dall'angolo della bocca: segno di massima concentrazione.

Sorrisi a quell'immagine e spostai lo sguardo verso il cielo guardando la luna e le stelle riflettere.

"non vuoi proprio provare?" chiese nuovamente Payt.

"no, lo sai che sono negata" affermai convinta.

Ci vollero altre sette richieste affinchè il mio no mutasse in un si, e adesso mi trovavo sullo skate a cercare di imparare a fare un ollie (un tipo di trick).

"te l'ho detto non ci riesco" dissi dopo l'ennesimo tentativo.

"devi solo metterci più forza" suggerì e io lo guardai contrariata "ti tengo io" aggiunse e io sospirai.

Feci come aveva detto e notai che effettivamente il trick mi era venuto, ma non appena la ruote dello skate toccarono terra persi l'equilibro e cercai di aggrapparmi a Payton, che però preso alla sprovvista scivolò con me.

L'impatto a terra non fu così terribile come pensavo, ma nonostante questo il dolore stava iniziando a diffondersi in tutto il mio fondoschiena.

Imprecai più volte e non mi preoccupai neanche di nasconderlo.

"ti tengo io" scimmiottai, imitando la voce di Payton.

Ero troppo occupata a prestare attenzione al mio fondoschiena ammaccato, che non mi ero accorta in che situazione ero.

La mia schiena aderiva perfettamente a terra, mentre Payton era sopra di me, reggendosi sui gomiti.

Ancora una volta il viso di Payton era pericolosamente vicino al mio con l'unica differenza che questa volta ero sicura delle sue intenzioni.

"mi dispiace" soffiò sulle mie labbra, avvicinandosi di più.

Pura lussuria alleggiava nei suoi occhi. 

"già, anche a me" risposi e poggiando entrambe le mani sul suo petto me lo levai di dosso, non calcolando che ci trovavamo molto vicino alla piscina.

Nel spingerlo via da sopra di me, Payt scivolò a sinistra del mio corpo e non trovando appoggio sotto di sé, cadde in acqua.

Spalancai gli occhi in un primo momento, ma poi lasciai che una fragorosa risata lasciasse le mie labbra.

Osservai Payton risalire a galla, tossendo varie volte e la mia risata non potè che aumentare.

"io sto affogando e tu ridi" disse guardandomi in malo modo.

"così sembra" ribattei.

"ringrazio almeno Dio che mi ha donato l'intelligenza che mi ha permesso di lasciare le mie cose al sicuro" disse guardando verso un punto definito.

Subito anche i miei occhi saettarono in quella direzione e notai appoggiati su una sdraio il suo telefono e una busta bianca, la stessa busta bianca dell'altro giorno.

Senza pensarci duo volte mi alzai, ancora indolenzita, e mi avvicinai alla sdraio.

Presi la busta tra le mani e lessi l mio nome scritto sopra.

"e questa?" mi rivolsi a Payton.

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ecco la seconda parte come promesso! Non dovrei dirlo, maaaaa..........................questo è il penultimo capitolo. Eh già, piango.

love u

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora