CAP 14 - IL TIRAMI SU'

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ARISA

Sta arrivando un gran bel cameriere, alto, moro e con la solita divisa. Le mie amiche sembrano non vederlo, ma io ce l'ho proprio davanti e me lo gusto in pieno. Non so perché, ma da quando quel traditore di Mauro mi ha lasciata mi sento più disinibita: che sia la voglia di riprendermi la mia vita? Mah! Qualsiasi cosa sia... Dio come sto bene.

«Permesso, scusate signorine. I vostri aperitivi». E mentre pone i vari bicchieri davanti ad ognuna di noi, non smette di sorridere. Ero così affascinata dal suo sorriso che non mi sono accorta che i tre bicchieri sono completamente diversi l'uno dall'altro. Ma allora è vero che Luca ha personalizzato la cosa.

«Scusa, ma perché sono tutti diversi? Li hai messi a caso?» chiedo curiosa.

«Niente affatto, direttiva di Chef Luca. Per la signorina dai capelli rossi il long drink italiano per eccellenza. Uno Spritz Aperol molto diffuso qui al nord. Per la bellissima mora, presumo latino americana...», e qui le fa l'occhiolino, «l'altrettanto famosa Pina Colada. Con succo d'ananas, latte di cocco e rum bianco. Mentre per la conturbante signorina bionda, che immagino molto nordica, un Muscow Mule. Un soft drink a base di vodka, estratto di zenzero e del lime. Ma penso che ognuna di voi conosca la bevanda del proprio paese, vero?»

«Comunque io sono russa». Precisa maliziosa Darina portandosi alle labbra la sua tazza in rame. Il cameriere fa un leggero inchino, un sorriso ammaliante e torna da dove è venuto con il vassoio vuoto.

«Come ha detto che si chiama?» chiedo io sorseggiando pensierosa il mio drink.

«Non lo ha detto.» Risponde Conception mentre lo sta ancora inseguendo con lo sguardo.

«Peccato, ci fosse almeno nel menù...»

«Ari! Ma da quando sei diventata così... così... spregiudicata?» mi rimprovera preoccupata Darina.

«Da quando non ho più Mauro tra le lenzuola?» rispondo ironica.

«Guarda che siamo qui per il tuo Luca. Vedi di fartelo bastare altrimenti... puoi sempre rivolgerti a noi. Lo sai che ti vogliamo bene... molto bene». Il commento pragmatico ma troppo allusivo di Conception mi fa andare per traverso l'ultimo sorso del mio drink.

«Accidenti a voi», rispondo tossendo, «ma vi sembra il momento...»

«Ma per te non lo è mai, tesoro». Calca la mano Darina con un sorriso provocatorio. Alzo gli occhi al cielo. Queste due mi faranno impazzire, l'unica possibilità di difendermi è sperare in Luca.

LUCA

Ormai il grosso delle portate ha già raggiunto i commensali e posso dedicarmi ai piatti delle mie ospiti. Le voglio stupire, sia per la bontà ma soprattutto per la scelta. Per ognuna di loro un piatto tipico del proprio paese: spero di farle sentire a casa.

Con Arisa è stato facile. Lei è vicentina quindi non c'è niente di meglio che il Baccalà. Due piatti distinti: Baccalà mantecato alla veneziana con crema di polenta appena fatta e baccalà bianco alla vicentina con polenta abbrustolita. Non preparo altro, sono donne e, specie le modelle, mangiano come fringuelli: cioè poco niente.

Per Conception, e devo confessare che la ricetta l'ho cercata su internet, un piatto denominato l'Asapao de pollo. Una zuppa di pollo con il soffritto portoricano a base di cipolla, aglio, pomodoro ed erbette alla quale si aggiunge del riso. Poi un assaggio di Arroz mamposteao, sempre a base di riso ma condito con un soffritto di prosciutto, peperoncino, cipolla, aglio e fagioli. Per fortuna che non dovrò baciarla... anche se ne varrebbe il sacrificio.

LUI SOTTO, LEI SOPRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora