LUCA
Sto tornando a casa da Milano e sono agitato. È da martedì sera che non vedo e sento Arisa e devo ammettere che mi manca. Lei il giorno dopo iniziava il turno pomeriggio/mattina/notte e io dovevo partire per Milano per una rimpatriata con i vecchi amici. Quando verso le undici ho guardato verso il piano superiore, ho notato con disappunto che tutte le imposte erano chiuse, non credo stesse ancora dormendo: sarà uscita per spese. Le ho lasciato un biglietto e sono partito.
Devo dire che ho avuto una certa soddisfazione a cenare l'ultima sera con Gianni, Paola e Lorenzo, anche perché hanno prenotato al ristorante dove lavoravo. E la faccia stupita e mortificata del mio vecchio principale è stata impagabile. Legge anche lui le riviste di cucina, e di sicuro avrà visto la mia foto alla premiazione Michelin. Poteva essere sua quella stella, ma ha preferito accontentare un cliente idiota e licenziare me: il capo chef. E come diceva qualcuno... mors tua, vita mea. Anche se tutto sommato quella sera ho conosciuto Kathrina e da lì è cominciata la mort mea.
«A proposito, Luca, ho incrociato Sveva all'ultima sfilata e mi ha detto che Kathrina ha finalmente avuto il divorzio. Lei faceva i salti dalla gioia, tu invece? Come ti senti?» A parlare è stata Paola, una costumista di moda che lavora per i grandi marchi durante le sfilate. L'ho conosciuta grazie a Kathrina e abbiamo subito fatto amicizia, per fortuna lei è etero e di una gentilezza che rasenta la glicemia. Infatti è fidanzata con Gianni che fa il pasticcere.
«Sinceramente? Devo confessarti che ho passato quasi un mese d'inferno. Non tanto per il divorzio in sé, ma per le cause che lo hanno indotto: mi hanno coperto di ridicolo. Ma quanto cieco sono stato? Vedevo solo il bellissimo corpo esterno e non ho visto l'avidità che aveva nel cuore. Ma fortunatamente mi sono ripreso e ho ricominciato a vivere una nuova vita.»
«L'hai più rivista?»
«Purtroppo sì, anche perché Vicenza non è New York ed è difficile schivarsi per sempre. Ma ti confesso che l'ultimo incontro è stato liberatorio. Mi ha fatto una certa proposta che mi ha fatto finalmente capire che da quel divorzio ero io a guadagnarci e salvarmi da una unione assurda. Adesso sono sereno e felice e non vedo l'ora di tornare a casa.»
«Sbaglio o c'è di mezzo un'altra donna?» azzarda Lorenzo. Subito Paola mi punta gli occhi addosso e, dopo un attimo di incertezza da parte mia, si alza e mi abbraccia: lei ha capito.
«Sono così contenta per te. Te la meriti davvero un po' di serenità. La conosciamo?»
«No, lei no. È medico chirurgo all'ospedale di Vicenza. Ma forse tu Paola conosci le sue amiche, sono coinquiline e abitano sopra casa mia.»
«Ma dai!! Sei andato ad abitare sotto tre ragazze? Ma non dicevi che...»
«Se ne dicono tante cose nella vita, a volte giuste, a volte irrealizzabili.»
«E chi sarebbero queste amiche?»
«Due modelle che sfilano qui a Milano. Conception e Darina.»
«Chi!!! Le lesbiche?» sbotta incredula. Anche Gianni e Lorenzo si sono fatti attenti. «Ma tesoro, sembra uno scherzo crudele del destino, dopo quello che ti è successo.»
«Sì, all'inizio non l'ho presa bene. Poi le ho conosciute meglio e non sono male. Tu che ne pensi? Di loro, intendo.»
«Di loro? Mmm, devo dire che mi piacciono... ops, non in quel senso», si affretta a precisare guardando Gianni. «loro sono lesbiche ma lo hanno sempre ammesso e non si sono mai nascoste. Insieme sono un amore e Kathrina, ma soprattutto Sveva, possono nascondersi al loro confronto. Che intenzione hai con loro?»
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LUI SOTTO, LEI SOPRA
RomanceCerto che, per un uomo, essere traditi dalla moglie non è mai una cosa piacevole. Soprattutto se a tradirti, lei non è andata con un tizio super palestrato migliore di te, ma con un'altra donna, una modella come lei, una venere giunonica, bellissima...