RIFLESSIONI E RINGRAZIAMENTI

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   Caro amico/a che hai letto questo libro, di sicuro avrai impegnato dalle 2 alle 4 ore del tuo tempo per gustarlo. Bene, ti chiedo di perdere altri 5 minuti e scrivere una breve recensione.

La recensione, per quanto personale sia, va sempre fatta: sia nel bene e sia nel male. La recensione positiva ti carica di entusiasmo e ti sprona ad andare avanti. Quella negativa ti obbliga (come è già accaduto) a rivedere i tuoi concetti e ti spinge a migliorare. Comunque, in ogni caso, aiuta moltissimo; credimi.

Questo romanzo l'ho iniziato a casa sul mio Mac, l'ho proseguito sul tablet in volo per l'America, ho completato i capitoli a Seattle tra un'escursione e l'altra e l'ho aggiustato al mio rientro a casa. In pratica non riuscivo a fermarmi.

Dopo gli ultimi successi in stile Regency, sono voluto tornare a qualcosa di più attuale; e non credo che il risultato sia stato scadente.

Finora ho scritto parecchi romanzi, alcuni autobiografici, dei gialli, libri di avventura, d'amore, di azione e in stile Regency.

Mi piace scrivere. Mi immedesimo talmente nei personaggi che è come se stessi guardando un film, o leggendo un altro libro, ma con molta più soddisfazione.

Come già scritto più volte, un buon libro ti deve prendere dalla prima pagina e spingerti a girarne la seguente per non perderne il filo, sino ad arrivare alla conclusione lasciandoti gli occhi umidi ma il cuore sereno.

Leggere deve essere un piacere, non vedere l'ora di abbandonarsi sul divano o sul cuscino per riprendere il punto dove ci siamo fermati, e per fermati intendo tu, noi, lettori in prima persona. Eh sì, il racconto deve catturarti e renderti protagonista, devi vivere quel personaggio e quasi pensare o parlare per lui.

E quando lo hai finito, lo metti là, nello scaffale in vista; perché può essere che tra qualche mese ti venga la voglia di rileggerlo.

Ecco, se fai questo, se leggi in questo modo, allora il libro non è stato acquistato invano.

Come sempre ringrazio la mia famiglia che sopporta il chiudermi in studio a battere sulla tastiera del computer, o quando magari, seduto a tavola con loro, sono perso ad inseguire la probabile trama del prossimo capitolo. In questo specifico caso ringrazio anche mia sorella in America che mi ha ospitato e sopportato, dandomi l'idea di scrivere un seguito, di portare Danilo in America al posto mio e fargli vivere le mie esperienze.

Abbiate pazienza e il libro uscirà prima della fine dell'anno.

Ringrazio i motori di ricerca, ormai fondamentali per trovare risposte alle mille domande che ti fai quando sei assorto nella tua trama. Su internet trovi di tutto, e questo ti evita di essere presente sul set della scena: gran bella comodità. Quindi, se qualche luogo vi è sembrato strano, non preoccupatevi, è frutto della fantasia e delle esigenze per la trama.

Ringrazio, ormai da un po' di libri a questa parte, la mia amica di penna Anita Furlan, che con pazienza mi corregge gli errori che ancora tendo a fare. (Posso considerarla la mia Editor)

Ma soprattutto ringrazio il computer. Non oso immaginare come facevano una volta a scrivere con la penna su fogli di carta. Credo che alla fine di un racconto, tra correzioni, sostituzioni, ripensamenti e cambi di programma, non basterebbero dieci cestini a contenere tutti gli scarti.

Mi auguro che il romanzo vi sia piaciuto, che il sistema di scrittura, la descrizione dei personaggi e dei loro sentimenti vi abbiano reso partecipi della storia. Se è così ci sono altri bei libri che ho scritto e li potete trovare al seguente indirizzo:

Tutti i miei libri: basta digitare su Amazon il mio nome : Giampietro Pegoraro

Oppure seguite la mia pagina Facebook dedicata ai libri dove, oltre a presentare i nuovi testi, pubblico a puntate qualche romanzo in quello che è definito "l'appuntamento delle 18:00"


O magari scrivetemi: piero.pegoraro

PS: Mi scuso se avrete trovato ancora qualche errore, o di ortografia o di battitura. D'altronde io ho fatto per tutta la via l'idraulico e non certo il professore; quindi: perdonatemi.


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