ARISA
Ma che diamine di genitori sono questi? Neanche il professore Rigodanzo, prestigioso primario e responsabile del reparto del pronto soccorso è così ingessato. Adesso comprendo in pieno l'esigenza di Luca nel tamponare il suo status con una fidanzata fasulla. Appena vedo i miei devo ricordarmi di abbracciarli; non mi sono mai resa conto di quanto siano... genitori.
Nel frattempo, penso sia la cameriera o quella che comunque si chiama Olga, sta servendo assieme ad altri due giovanotti le pietanze. Lei versa sul piatto una crema di verdure fredda, uno dei giovani ci riempie i bicchieri d'acqua mentre l'altro stappa una bottiglia di vino bianco. Caspita! Ma dove sono capitata? La padrona di casa fa un cenno e, solo dopo di quello, tutti affondano il cucchiaio nella deliziosa crema. La tensione che si respira è palpabile. Adesso o mai più.
«Mi scusi signora Agnese, non crede sia il caso di...» La mano di Luca mi stringe improvvisamente la coscia facendomi sobbalzare. Lo guardo e leggo nei suoi occhi una specie di supplica. Supplica di che!? Io in questo frigorifero non ci resto; sia chiaro.
«Diceva?» Mi riprende la signora Agnese posando con classe il cucchiaio a bordo del piatto. Torno a guardala.
«Come penso le avrà già riferito Luca, io sono un medico chirurgo in cardiologia dell'ospedale di Vicenza; anche se attualmente presto servizio al pronto soccorso. Lei... voi siete nel settore e immagino conosciate l'importanza di mettere a proprio agio un paziente prima di un'operazione, trasmettendo tranquillità e confidenza, fargli capire che per te è una persona e non solo un numero scritto sul cartellino.» Tutti mi stanno fissando quasi a bocca aperta, persino Diana; e il silenzio si è fatto assordante.
«Cosa... cosa vuole dire signorina.» Torna a chiedere la madre di Luca mascherando un certo nervosismo e cercando di capire il senso del mio discorso. La mano che prima mi stringeva la coscia, adesso la sta accarezzando con movimenti circolari, quasi ad incoraggiarmi.
«Pensavo che Luca mi avesse invitata ad un pranzo in famiglia, non ad un briefing di un congresso del governo. Sinceramente si respira più calore nelle celle mortuarie dell'ospedale che qui dentro. Che ne dice di cominciare a darci del tu ed essere più spontanei?»
Oh mio Dio. L'ho detto davvero? I signori Gualtieri mi stanno fissando allibiti. La famiglia Gennaro è muta e bloccata in attesa della reazione dei padroni di casa. Solo Luca mi sta fissando con un strano sorriso sulle labbra. Il signor Gualtieri posa lentamente le mani sul tavolo e mi fissa duramente. Vedo le grandi dita che vorrebbero artigliare la tovaglia e sicuramente si sta trattenendo dall'esplodere.
Non me ne frega un accidente! Qualcuno deve pure far capire loro che il fascismo è finito da un pezzo. Mi dispiace per Luca ma il nostro fidanzamento ha avuto vita breve.
«Signorina!» comincia con tono duro il signor Mirko trafiggendomi con lo sguardo, «Come si permette di...»
LUCA
Quando Arisa ha cominciato questa battaglia ho cercato di fermarla. So come sono i miei, soprattutto mio padre: non per niente io e Angelica siamo fuggiti da questa casa. Ma quando ho visto il suo sguardo deciso... le ho dato fiducia. Non so che intenzioni abbia, ma qualsiasi cosa dica o faccia smuoverà la freddura di questo incontro e io sono con lei: qualsiasi cosa accada.
Vedo mio padre, percepisco la sua irritazione. Nessuno si è mai permesso di contrariarlo; neppure mia madre. Adesso sicuramente vorrà prevaricare sulla mia rossa, senza urlare, senza dare in escandescenze; non è da lui. Ma la vorrà schiacciare con la sua arroganza e superiorità.
Per questo sono rimasto molto sorpreso quando mia madre lo ha bloccato sul nascere.
«E invece ha perfettamente ragione.» Tutti guardiamo stupiti mia madre. La fierezza che sta emanando. La consapevolezza che qualcosa deve cambiare. «Arisa ha perfettamente ragione. Da troppi anni in questa casa si respira un'aria malata, si parla ma non si dialoga, tutto deve essere perfetto, perfetto come vuoi tu», e fissa mio padre negli occhi, «ma perfetto per chi!? Per chi non c'è a discapito dei nostri figli? Alle persone che amo di più ma alle quali non posso fare una carezza? A dir loro che mi mancano da morire? Il successo ci ha dato alla testa, ci ha fatto diventare quello che siamo solo per apparire alla gente importante, alla gente che conta.
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LUI SOTTO, LEI SOPRA
RomanceCerto che, per un uomo, essere traditi dalla moglie non è mai una cosa piacevole. Soprattutto se a tradirti, lei non è andata con un tizio super palestrato migliore di te, ma con un'altra donna, una modella come lei, una venere giunonica, bellissima...