CAP 31 - NON È COME SEMBRA

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LUCA

Cosa è successo? Mi sembra che un uragano mi abbia travolto.

Finalmente ho chiarito con Kathrina, o meglio, lei si è chiarita. Dopo quasi due mesi abbiamo avuto finalmente un momento di sincerità per noi. Non dico che l'abbia perdonata del tutto, ma entrambi abbiamo le nostre colpe: lei mi ha usato per un suo tornaconto, io avevo troppa voglia di prendermela. E lei, da vera femmina consapevole della sua bellezza, ha usato questa mia debolezza -tipicamente diffusa nei maschi- per attirarmi nella sua ragnatela.

Ma si è resa conto di quello che ha fatto, di quello che mi ha fatto, e ne è pentita. Ha addirittura ipotizzato di rendermi il mio appartamento in centro; cosa che ovviamente ho rifiutato. A parte "l'ovviamente" che suona figo, non so neppure io perché cazzo l'ho fatto. Fatto sta che si è alzata all'improvviso e, allungandosi sopra il tavolino mi ha colto di sorpresa dandomi un delicato bacio stampo sulle labbra. Un segno di perdono? Un segno di ringraziamento? Un segno, improbabile, di affetto? Fatto sta che proprio in quell'istante è arrivata Arisa e ci ha colti labbra su labbra.

Cazzo! Chissà cosa ha pensato, come ci ha visti, le parole che mi ha detto hanno chiarito in pieno il concetto. E come darle torto? Probabilmente al suo posto avrei fatto di peggio. Scatto all'improvviso per correrle dietro, per spiegarle, per farle capire, per giustificarmi. Ma Danilo mi blocca.

«Dove diavolo vuoi correre, ormai chissà dov'è. Siediti e calmati.» e mentre io riprendo posto, lui prende una sedia dall'altro tavolino e si siede tra noi. «Sbaglio o tra voi c'è del tenero? Se è così, l'hai fatta grossa, amico.» lo guardo storto. Kathrina si è resa conto della situazione e non ha ancora fiatato.

«Restane fuori Dani, non sono affari che ti riguardano.» ribatto arcigno.

«E invece sì. Arisa l'ho appena conosciuta e già mi piace, non merita un tipo come te. A proposito, la signorina chi è?» chiede sospettoso guardando comunque interessato Kathrina.

«La signora, per tua conoscenza è mia moglie, ehm, la mia ex moglie. Lei è Kathrina, lui è mio cugino Danilo: penso che basti.» Danilo guarda stranito prima me e poi Kathrina. Un leggero sorriso comincia a delinearsi sulle sue labbra. Siamo alle solite: e poi parla di me.

«Lei è tua moglie? La modella? Caspita! Ma perché hai divorziato da una simile Dea?» chiede continuando a fissare la mia ex. Lei abbassa pudicamente lo sguardo: che falsa.

«Forse, se ti fossi degnato di chiamare dalla Francia invece di rincorrere tutte le mademoiselle disponibili, forse lo sapresti. Ormai è più di un mese che siamo divorziati. Comunque ti racconto poi in macchina.» Danilo sorride compiaciuto: quello sguardo non mi piace.

«Kathrina, proprio un bel nome adatto ad una bellezza mozzafiato come te. Non mi stupisco che stare assieme a questo buzzurro qui non abbia funzionato. Chissà, può darsi che...» mi alzo scocciato dalla sedia interrompendolo.

«Lascia stare cretino e rinfodera le tue armi da Dongiovanni, con lei non attacca: è lesbica». Lo sguardo scioccato di mio cugino è impagabile, per lui è un vero colpo basso. Si alza e prende la mano della bionda e si protrae in un baciamano.

«Peccato Kathrina, un vero peccato. Così tanto ben di Dio sprecato...» e lasciandola ammutolita ce ne andiamo.

ARISA

Ma quanto cretina sono stata. Quanto deficiente. Ho trasgredito al mio proposito di non fidarmi più degli uomini ed ho pagato. Fosse stata almeno una semplice scopata... invece ci ho messo il cuore, e me lo ritrovo di nuovo spezzato. Pensavo che la storia di Luca fosse vera, che stesse soffrendo, che volesse chiudere... come me. Speravo che il nostro avvicinarci ci avrebbe aiutati, guariti. E invece sono stata solo un rimpiazzo nell'attesa che la bella modella ritornasse da lui. Cretina, cretina, cretina.

LUI SOTTO, LEI SOPRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora